Elezioni comunali, Genova e Ravenna al centrosinistra. Schlein: "Uniti si vince"

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Nella città ligure vince Salis, in quella romagnola Barattoni. La neosindaca a Sky TG24: "Puntavamo alla vittoria al primo turno". A Matera e Taranto in vantaggio i due candidati di area progressista, ma si andrà al ballottaggio. "Fossi in Giorgia Meloni comincerei a preoccuparmi, è il sintomo che qualcosa nel suo rapporto con il Paese si è rotto", ha detto la segretaria Pd. Pochi i commenti dai partiti di governo

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Esulta il Centrosinistra il giorno dopo i risultati delle Comunali di primavera, con la vittoria al primo turno a Genova di Silvia Salis e a Ravenna di Alessandro Barattoni. Negli altri due capoluoghi al voto, Taranto e Matera, si andrà al ballottaggio, ma i due candidati di area progressista (rispettivamente Piero Bitetti e Roberto Cifarelli) sono in vantaggio sugli sfidanti del Centrodestra. "Uniti si vince - ha detto a Repubblica la segretaria del Pd Elly Schlein -. Fossi in Giorgia Meloni comincerei a preoccuparmi, è il sintomo che qualcosa nel suo rapporto con il Paese si è rotto". Pochi i commenti dai partiti di governo: il senatore di Fratelli d'Italia Marco Silvestroni e il vicecoordinatore Alessandro Palombi hanno rivendicato le vittorie del Centrodestra in alcuni Comuni romani, mentre dalla Lega - come scrive il Corriere della sera - fanno sapere di "essere saldamente la seconda forza" della maggioranza. Per Forza Italia prende parola Licia Ronzulli, vicepresidente del Senato: "Nel Milanese è stato premiato il Centrodestra".

Schlein: "Pd primo partito in molte città"

"La cosa ormai è chiara: il Centrodestra esulta per i sondaggi, noi però vinciamo le elezioni. Essere testardamente unitari non è una tesi o un dibattito politologico ma un dato oggettivo: solo così si può battere la destra. Ne siamo talmente convinti che proseguiremo in questa direzione, cercando di porre al centro le tante cose che ci uniscono, facendo sintesi dei diversi punti di vista, che pure ci sono. Dove governiamo insieme sta già funzionando", ha sottolineato Schlein. A sorprendere maggiormente la segretaria dem è la crescita del Pd: "Siamo il primo partito in moltissime città. A Genova stiamo intorno al 30%, otto punti più delle scorse comunali, mentre Fratelli d'Italia è al 12%. Siamo sopra di ben 18 punti. Un trend che si era già affermato alle Regionali e alle Europee. A Ravenna noi siamo al 42%, loro al 16%. A meno che non sia sorda, l'allarme è suonato bello forte", ha rimarcato. Non bene, invece, il M5s, ma la segretaria del Pd ha puntualizzato: "Per vincere è stato fondamentale il contributo di tutti, non è solo una questione matematica".

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Schlein: "Siamo fiduciosi per le Regionali"

"Io credo che vincere sui territori con candidature credibili e programmi condivisi è la dimostrazione che lo possiamo fare anche alle Politiche, seguendo esattamente lo stesso metodo", ha evidenziato Schlein. "I temi che portiamo alle elezioni locali non sono diversi da quelli nazionali. Noi, al contrario della destra che sta insieme per il potere, ci alleiamo per le cose da fare insieme per gli italiani, è una bella differenza", ha rimarcato. "Siamo fiduciosi perché la giornata di oggi è un passo avanti verso la costruzione dell'alternativa. Continueremo a insistere per vincere anche i ballottaggi e i referendum. Semmai sono loro che devono essere preoccupati", ha ribadito. "In vista delle Regionali "vittorie così significative sono la migliore premessa per lavorare a coalizioni altrettanto forti per la tornata che ci aspetta fra qualche mese. Il lavoro è già ben avviato. Sono ottimista", ha concluso la segretaria del Pd.

La candidata per la coalizione di centrosinistra alla carica di sindaca di Genova, Silvia Salis, durante un evento elettorale nel quartiere di Sestri Ponente a Genova, 31 marzo 2025.
ANSA/LUCA ZENNARO

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Bucci (Liguria): "Le urne hanno sempre ragione"

"Salis ha vinto e quando la città decide una cosa attraverso le elezioni è sempre un ottimo risultato. Noi stavamo dall'altra parte, e quindi per noi è una sconfitta, ma quando l'elettorato decide ha sempre ragione", ha detto alla Stampa il presidente della Liguria Marco Bucci, ex sindaco di Genova. "Quello che so per certo è che il loro programma non c'era e non c'è, mentre noi abbiamo un programma come si deve. Io ho un ruolo istituzionale e continuerò ad averlo collaborando con le altre istituzioni. Farò tutto il possibile per aiutare la città. Se mi trovo di fronte a qualcuno che vuole fare la decrescita felice, allora il nostro atteggiamento sarà un po' diverso. Ma non credo che finirà così", ha affermato al quotidiano. "Bisogna vedere quanto questo ciclo del Centrosinistra dura. Potrebbe durare sei mesi oppure cinque anni. Dipende da quale sarà la loro capacità di andare avanti insieme. Certamente l'ostacolo più grosso che hanno davanti è lavorare tutti assieme". Bucci ha rilasciato un'intervista anche a Repubblica: "La sconfitta è mia come di tutti, come sempre quando si gioca in squadra", ha ammesso. Chi ha perso? Il candidato, la coalizione, il programma, i toni troppo alti usati a destra? "Se lo sapessi non avremmo perso, ne parleremo appena si potrà come sempre abbiamo fatto nel Centrodestra, confrontandoci tra di noi. I toni li hanno alzati da sinistra. La sconfitta però dice che ogni tanto bisogna cambiare, progredire in meglio, rimettersi a lavorare. Ma distinguiamo tra una tornata elettorale locale, e quanto succede al governo. Piciocchi era il miglior candidato che avevamo a disposizione in questo periodo, il migliore che c'è".

Conte (M5s) esulta per Salis

Per Giuseppe Conte, leader del Movimento Cinquestelle, "la vittoria di Silvia Salis" a Genova, "con un margine così ampio, è la dimostrazione che progetti nati dal basso e inclusivi delle proposte della società civile sono percepiti dai cittadini come più vicini alle proprie esigenze e, per questo, meritori di fiducia ed entusiasmo". Plausi all'esito del voto anche da Riccardo Magi, segretario di +Europa e Luana Zanella di Avs.

Calenda (Azione): "Costruiamo l'alternativa"

"Questo voto amministrativo è stato un piccolo test con risultati in chiaroscuro per il Centrodestra. C'è però grande soddisfazione per Noi moderati che conferma il trend di crescita", ha commentato Maurizio Lupi. Sull'esito del voto è intervenuto anche Carlo Calenda, leader di Azione: "Quando si presentano candidati riformisti, concreti e competenti il consenso arriva. Ora dobbiamo rafforzare la presenza nei territori, sostenere il lavoro degli eletti e continuare a costruire un'alternativa pragmatica per il Paese".

Renzi: "Senza veti, si vince"

"Le amministrative dimostrano che il Centrosinistra unito vince. E vince dappertutto. Servono candidati credibili e programmi chiari, certo. Ma se si procede senza veti, si vince", ha detto Matteo Renzi, leader di Italia Viva. "Nelle elezioni di sei mesi fa la Liguria è stata il simbolo: hanno messo il veto su di noi e hanno perso per l'1%. Questa volta Genova è stata il simbolo: nessuno ha messo veti e Silvia Salis, brava candidata del Centrosinistra, ha vinto al primo turno con il 51,5%. Basta fare una sottrazione per capire che la nostra lista ha impedito il ballottaggio", ha aggiunto.

La combo mostra Pietro Bitetti (S) e Francesco Tacente.
Secondo le proiezioni parziali (53% del campione) di Opinio Italia per la Rai delle 18.04, si conferma la tendenza di un ballottaggio a Taranto con il candidato del centrosinistra Pietro Bitetti (36,6%, alla coalizione va il 40,3%) e Francesco Tacente (civiche supportate dalla Lega) con il 26,5%, 27,4 per la coalizione che lo sostiene. Terzo il candidato del centrodestra Luca Lazzaro che raggiungerebbe il 20,7% delle preferenze (19,1%). Solo quarta la candidata del M5S, Annagrazia Angolano, con il 11,1% (8,7% per la coalizione).
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Salis: "Spero di parlare con Meloni"

"Sono qui per dare un messaggio a Genova, non al governo o a Meloni. Anzi, spero di incontrarla presto per capire come possiamo lavorare insieme per il bene della città", ha dichiarato a Repubblica Salis, nuova sindaca di Genova. Che l'aria stava cambiando "si era capito già alle Regionali dello scorso anno, quando a Genova il centrosinistra era finito avanti di 8 punti. Questa è una città che aveva bisogno di un vento nuovo, di scrollarsi di dosso tutto quello che ci avevano portato al disonore delle cronache. E poi ha pesato il senso di unione che ha dato questa coalizione fin dal primo giorno. La narrazione della destra è stata grossolana e la gente se n'è accorta. Noi diciamo sì alle infrastrutture che servono e ai grandi progetti già in corso. Poi diciamo che bisogna pensare subito anche alle infrastrutture sociali", ha detto, sottolieando che "il campo progressista, quando si concentra sulle cose che lo uniscono, che sono molte più di quelle che lo dividono, può vincere potenzialmente ovunque. Quando ci uniamo e si mettono a confronto le classi dirigenti nostre e le loro, non c'è storia".

Salis: "Puntavamo a vincere al primo turno"

"Puntavamo alla vittoria al primo turno", ha detto la neosindaca Salis, ospite a Sky TG24. "La coalizione non si dividerà sui referendum. Ci sono sensibilità diverse e andremo a votare ognuno con le proprie idee", ha continuato. "Non credo si possa parlare di divisione. Si può invece parlare della destra e delle istituzioni del Paese che invitano a non votare e credo sia un messaggio orribile. Io andrò a votare e voterò cinque sì". A Radio 1, Salis ha affrontato la questione delle dimissioni dal Coni: "Mi dimetterò da vicepresidente. Non mi devo dimettere, ma mi dimetterò. Scriverò oggi la lettera, la manderò oggi o domani". Si farà chiamare sindaca o sindaco? "È indifferente, però direi sindaca. Non mi offendo, non puntualizzo e non correggo, però sindaca va benissimo. Vorrei essere chiamata sindaca, ma se qualcuno non lo facesse non succede niente". E sulla Gronda autostradale di Genova? "La realtà è che è un progetto che richiede un finanziamento ad oggi di 8 miliardi, che nessuno è disposto a fare. Quando Aspi tornerà a parlare del finanziamento per la Gronda, torneremo a parlarne anche noi".

Barattoni: "Vince il lavoro di squadra"

La vittoria è "frutto di un grande lavoro di squadra. Abbiamo fatto un programma per governare Ravenna per due legislature", ha detto al Qn il nuovo sindaco di Ravenna Barattoni. "L'alluvione? Mi impegnerò perché servono più opere straordinarie, oltre che a tenere alta l'attenzione sul nostro territorio, così da realizzare gli interventi necessari per la messa in sicurezza. Io non ho mai risposto alle provocazioni. Di sicuro non si governa solo con le dichiarazioni. La nostra cifra stilistica è stata la qualità del rapporto quotidiano con i cittadini", ha spiegato Barattoni. "Gli avversari? Su alcuni temi mi piacerebbe trovare convergenze. Le mie priorità? Le infrastrutture. Vorrei che in fretta venisse convocato un tavolo con gli altri sindaci romagnoli per discutere di Alta Velocità. Ravenna ha poi bisogno, in fretta, di un secondo bypass sul Candiano". Pensava di staccare con questi numeri così grandi? "No, pensavo a superare il 50%".

Con metà delle sezioni scrutinate si consolida il vantaggio del candidato sindaco di Assisi per centrosinistra e civici Valter Stoppini. Il portale Eligendo riporta che con i risultati di 16 dei 32 seggi ottiene il 55,33 per cento dei voti. Si ferma per ora al 44 e 67 per cento Eolo Cicogna, candidato del centrodestra.
ANSA/RICCARDO GASPERINI

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Il Partito Democratico con il premio di maggioranza triplica Fratelli d'Italia nel nuovo Consiglio comunale di Genova: sono 14 i seggi ottenuti dai Dem, primo partito in assoluto alle elezioni amministrative con 65.960 voti pari al 29,06%, rispetto ai 5 di FdI, primo partito della coalizione di centrodestra con 28.234 voti pari al 12,44%. L'assemblea sarà composta da 40 consiglieri comunali più la neo sindaca Silvia Salis. Il campo progressista ottiene 24 seggi, il centrodestra 16 tra cui il seggio spettante al candidato sindaco sconfitto Pietro Piciocchi, che nella conferenza stampa post elezioni ha annunciato di volersi prendere qualche giorno di tempo prima di decidere se accettare o meno l'incarico. Il Pd al 29,06% si conferma primo partito della coalizione del campo progressista con 14 seggi, seguito dalla lista civica Silvia Salis sindaca all'8,31% con 4 seggi, Alleanza Verdi e Sinistra al 6,92% con 3 seggi, Movimento Cinque Stelle al 5,1% con 2 seggi e la lista Riformiamo Genova al 2,38% con un seggio. Fratelli d'Italia al 12,44% si conferma primo partito della coalizione del centrodestra con 5 seggi, seguito dalla lista civica Piciocchi sindaco Vince Genova al 10,68% con 4 seggi, Noi Moderati Bucci Orgoglio Genova al 7,84% con 3 seggi, Lega al  6,94% con 2 seggi e Forza Italia al 3,78% con un seggio. La candidata più votata alle elezioni comunali a Genova è la deputata di Noi Moderati Ilaria Cavo candidatasi nella lista Noi Moderati Bucci Orgoglio Genova con 3.160 preferenze, nel Partito Democratico il più votato è il capogruppo uscente Davide Patrone con 2.043 preferenze, in Fratelli d'Italia l'assessore comunale uscente Alessandra Bianchi con 1.434 preferenze. Tra gli eletti anche Silvia Pericu, figlia dell'ex sindaco di centrosinistra a Genova Giuseppe e capolista della lista civica Silvia Salis sindaca con 722 preferenze.

Istituto Cattaneo: “C’è stabilità tra gli schieramenti”

Le elezioni comunali hanno manifestato una sostanziale stabilità dell'equilibrio fra centrodestra e centrosinistra, già registrato alle europee e alle regionali dell'anno scorso. È quanto osserva l'Istituto Cattaneo di Bologna che ha analizzato le comunali di Genova e Ravenna. Un'analisi che, premette il Cattaneo, si basa su elezioni, come lo comunali, che non sono un test adeguato per misurare la forza elettorale di partiti e coalizioni, perché il formato dell'offerta è disomogeneo e perché spesso sono in campo liste civiche ed esperienze difficili da incasellare nella dinamica politica nazionale. Il campo largo perde qualcosa rispetto alle politiche del 2022, sopratutto a causa dell'elevato astensionismo degli elettori Cinque Stelle, ma risulta più competitivo, soprattutto se si presenta unito. In ogni caso, sia a Genova, sia a Ravenna, le elezioni degli ultimi anni (soprattutto le regionali del 2024) si sono rivelate un ottimo predittore del risultato delle comunali. La stabilità viene confermata anche dalle stime sui flussi, calcolate sulla base del voto alle regionali del 2024: "Nel caso di Ravenna - conclude il Cattaneo - dove il centrodestra dando evidentemente per persa la competizione si è presentato diviso, si notano alcuni spostamenti che nel complesso si bilanciano, a vantaggio e a danno del candidato di centrosinistra. A Genova la stabilità del voto risulta pressoché perfetta".

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