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Costituente M5s, ok a modifica tetto dei due mandati ed eliminazione ruolo Garante

Politica
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Sono passate con più del 50% dei voti tutte le opzioni di revisione della regola, tra cui l'elevazione del limite a 3 mandati e la deroga alla candidatura di sindaco e di presidente di Regione. L'Assemblea degli iscritti al M5s ha votato anche per l'eliminazione del ruolo del garante. La platea di 'Nova', la kermesse del M5s, ha accolto con un applauso la comunicazione del risultato. Conte: "Grillo è entrato a gamba tesa"

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Sono arrivati i risultati delle votazioni alla Costituente del M5s iniziata ieri.  L'Assemblea degli iscritti al M5s ha votato per modificare la regola dei due mandati. Sono passate con più del 50% dei voti tutte le opzioni di revisione della regola, tra cui l'elevazione del limite a 3 mandati e la deroga alla candidatura di sindaco e di presidente di Regione. Inoltre L'Assemblea degli iscritti al M5s ha votato per l'eliminazione del ruolo del garante. La platea di 'Nova', la kermesse del M5s, ha accolto con un applauso la comunicazione del risultato. Il presidente del M5s Giuseppe Conte ha detto: “Non mi sarei mai aspettato che il garante si mettesse di traverso ed entrasse a gamba tesa. Un garante che ci ha detto da subito e lo ha ripetuto con pec e video che ci sono alcune cose di cui potete discutere e altre no. Questo ha creato un cortocircuito. Non è mai stato uno scontro del garante contro il sottoscritto”.

Alleanza solo con accordo programmatico preciso

Inoltre, le alleanze del M5s devono essere condizionate a un accordo programmatico preciso. È l'esito del voto, 92,4%, della Costituente M5s comunicato dal notaio durante l'evento Nova in corso a Roma. L'81,2 % dei votanti non vuole vietare alleanze al M5s. Il 13,9% invece vorrebbe che il M5s non si alleasse con altre forze. E ancora l’Assemblea degli iscritti al M5s ha votato per abrogare la facoltà del garante di chiedere la ripetizione di una votazione sulle modifiche allo Statuto, prevista alle lettera 'i' dell'articolo 10 dello Statuto. Inoltre la maggioranza ha votato per dichiararsi "progressisti indipendenti", riguardo al quesito sul posizionamento politico del Movimento. Il 65,3% dei votanti alla costituente M5s si è dichiarato "favorevole alla progressiva abolizione dell'uso del denaro contante e contemporaneamente a promuovere la sempre maggiore diffusione dei pagamenti digitali degli utenti".
Sono poi diversi i quesiti approvati dall'Assemblea degli iscritti al M5s che limitano o modificano i poteri del presidente. Tra questi, i militanti hanno votato per stabilire un limite al numero di candidati proposti dal presidente. Gli iscritti hanno votato inoltre perché il ruolo di presidente del M5s sia compatibile con il ruolo di premier e quello di ministro. L'assemblea ha deciso inoltre che il "presidente non deve essere iscritto ad altri partiti nei dieci anni precedenti". Ha stabilito inoltre che aumenta a 8 il numero di componenti del consiglio nazionale eletti dagli iscritti.

Conte: “Tracciamo nuova rotta a dispetto di chi ha tradito”

Il presidente del M5s Giuseppe Conte ha detto: “Abbiamo pensato questa Costituente per tracciare una nuova rotta, per ascoltare la base, voi iscritti che non ci avete mai lasciato a dispetto delle scissioni e dei tradimenti di qualcuno che aveva contribuito al sogno. Noi rispondiamo con più partecipazione. Il fuoco è vivo, non si è spento, è sempre dentro di noi, il M5s non sarà mai una timida brezza, ma un vento forte". Poi Conte ha aggiunto: “C’è una cosa che in questi anni mi ha pesato molto. La gente mi fermava per strada e mi diceva 'Presidente crediamo in te, ma il M5s ma cosa è il M5s?' Sapete cos’è il M5s?, Quei puntini sono gli schizzi di fango, le accuse infondate dei nostri avversari e di un sistema mediatico che contribuisce a disinformare".
Conte ha poi aggiunto: “Siamo progressisti? Dai quesiti direi che siamo progressisti. Siamo progressisti nella misura in cui non ci appartiene la cultura della conservazione. Non ci appartiene la cultura reazionaria. Per noi essere progressisti non significa disquisire nei salotti buoni in algide conferenze, ma proteggere diritti e conquiste, e battersi per nuovi diritti”.

Conte: “Sulle alleanze disponibili a sporcarci le mani”

"Che significa essere progressisti indipendenti? Significa essere radicali nei valori e pragmatici nelle soluzioni”, ha spiegato Conte. “Parliamo di alleanze: per noi non è un dato precostituito, prepolitico. Ma sono e saranno sempre non un fine, ma un mezzo per cambiare la società, combattere battaglie giuste". Poi, citando la segretaria Pd Elly Schlein che si dice "testardamente unitaria", Conte ha aggiunto: "Siamo testardamente orientati a cambiare la società. Siamo disponibili a sporcaci le mani e a confrontarci, ma ci sarà intransigenza sulla legalità e sull'etica pubblica. Non saremo mai su un ramo a dire noi siamo i migliori".

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Grillo sui social: “Da francescani a gesuiti”

"Da francescani a gesuiti". È questa la frase del nuovo stato WhatsApp di Beppe Grillo. Un post che è arrivata mentre si sta chiudendo l'Assemblea Costituente del M5s e prima dei risultati delle votazioni. La frase si accompagna a una foto che ritrae la reliquia del santo nella chiesa di San Francesco a Ripa a Roma. La targa recita: “Sasso dove posava il capo il serafico padre San Francesco". Nelle votazioni, gli iscritti decideranno se diminuire i poteri o eliminare il ruolo del garante, che Grillo ricopre. Il "legame" fra le origini del M5s e Francesco è indicato anche dal compleanno del Movimento, che è stato fondato il 4 ottobre, lo stesso giorno della memoria liturgica del Santo di Assisi. La frase di Grillo "da francescani a gesuiti" starebbe quindi a indicare un giudizio sulla trasformazione del Movimento che, secondo il garante, si sarebbe allontanato dalla spinta originale, di umiltà e attenzione agli ultimi.

Baldino: “È finita la pubertà del Movimento”

La vicecapogruppo M5S a Montecitorio, Vittoria Baldino, oggi a margine di Nova ha detto: “O Conte o Grillo? Io ho una certezza: da domani ricominceremo a parlare con la gente. L'abbiamo sempre fatto ma è evidente che le vicende interne hanno distratto l'opinione pubblica dalle grandi battaglie che stiamo conducendo in Parlamento e tutte le istituzioni. Penso alla sanità pubblica, al diritto ad un salario dignitoso, al diritto alla casa, al diritto all'istruzione. Queste sono le cose ci cui dobbiamo parlare e oggi abbiamo deciso proprio di parlare di temi. Fine della pubertà del Movimento? Sono d'accordo. Il M5S ha attraversato un periodo iniziale di grande forza propulsiva in cui siamo riusciti ad attrarre, con una forte contrapposizione contro un sistema politico marcio, tantissima gente che aderiva alle più svariate ideologie politiche. Poi però vai a governare e devi prendere decisioni, devi prendere una direzione. Inevitabilmente alcuni si sono riconosciuti in questa direzione e altri no. Non dobbiamo avere l'ambizione di piacere a tutti ma l'ambizione di dare una linea chiara e dire a chi rappresentiamo qual è la nostra idea di Paese".

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