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Costituente M5s, Conte alla prova del voto. Grillo: “Da francescani a gesuiti”

Politica
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Gli iscritti sono chiamati a decidere su temi come il ruolo del garante, il cambio del nome e del simbolo o la regola del doppio mandato. Il voto si è concluso alle 15, in corso lo scrutinio

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Prosegue a Roma la Costituente del M5s iniziata ieri. Gli 88.943 iscritti sono chiamati a decidere su temi come il ruolo del garante, il cambio del nome e del simbolo o la regola del doppio mandato. In gioco anche gli incarichi di Conte - ieri contestato da una ventina di persone - e Grillo. Il voto si è concluso alle 15, ora lo scrutinio. La vicecapogruppo M5S a Montecitorio, Vittoria Baldino, ha detto: “È evidente che le vicende interne hanno distratto l'opinione pubblica dalle grandi battaglie che stiamo conducendo in Parlamento e tutte le istituzioni”.

Grillo sui social: “Da francescani a gesuiti”

"Da francescani a gesuiti". È questa la frase del nuovo stato WhatsApp di Beppe Grillo. Un post che arriva mentre si sta chiudendo l'Assemblea Costituente del M5s. La frase si accompagna a una foto che ritrae la reliquia del santo nella chiesa di San Francesco a Ripa a Roma. La targa recita: “Sasso dove posava il capo il serafico padre San Francesco". Nelle votazioni, gli iscritti decideranno se diminuire i poteri o eliminare il ruolo del garante, che Grillo ricopre.

Baldino: “È finita la pubertà del Movimento”

La vicecapogruppo M5S a Montecitorio, Vittoria Baldino, oggi a margine di Nova ha detto: “O Conte o Grillo? Io ho una certezza: da domani ricominceremo a parlare con la gente. L'abbiamo sempre fatto ma è evidente che le vicende interne hanno distratto l'opinione pubblica dalle grandi battaglie che stiamo conducendo in Parlamento e tutte le istituzioni. Penso alla sanità pubblica, al diritto ad un salario dignitoso, al diritto alla casa, al diritto all'istruzione. Queste sono le cose ci cui dobbiamo parlare e oggi abbiamo deciso proprio di parlare di temi. Fine della pubertà del Movimento? Sono d'accordo. Il M5S ha attraversato un periodo iniziale di grande forza propulsiva in cui siamo riusciti ad attrarre, con una forte contrapposizione contro un sistema politico marcio, tantissima gente che aderiva alle più svariate ideologie politiche. Poi però vai a governare e devi prendere decisioni, devi prendere una direzione. Inevitabilmente alcuni si sono riconosciuti in questa direzione e altri no. Non dobbiamo avere l'ambizione di piacere a tutti ma l'ambizione di dare una linea chiara e dire a chi rappresentiamo qual è la nostra idea di Paese".

Raggiunto il quorum. Conte: "Dirci progressisti è fondamentale"

"L'unica cosa che ci è riuscita è di dirci 'progressisti', in un sistema mediatico che vuole destra e sinistra. Essere progressisti è uno spartiacque fondamentale, dall'altra parte c'è la conservazione. Essere progressisti significa non rassegnarsi allo status quo. Significa difendere i valori della Costituzione", ha detto ieri Conte rispondendo alle domande degli iscritti dal palco. Si sono però registrati anche momenti di tensione, con un gruppo di una ventina di contestatori - alcuni dei quali indossavano una maglia con i volti di Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio - che ha interrotto l'intervento iniziale di Conte gridando: "Onestà e trasparenza". E ancora: "Siete come il Pd, due mandati e a casa". Ad ogni modo, in serata, il leader del M5S ha annunciato: "Abbiamo raggiunto il quorum (la maggioranza qualificata, cioè il 50% piu' uno degli aventi diritto, su 88.943 iscritti chiamati al voto, ndr) è una soddisfazione per tutti. È la vittoria di chi ha deciso di decidere, di impegnarsi per definire il futuro del M5s, a prescindere dagli orientamenti di voto. Continuiamo a votare per decidere sulle nostre battaglie".

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