Così il presidente della Repubblica, in un messaggio letto durante la conferenza intitolata "Il 75/mo anniversario del Consiglio d'Europa e della Nato, i pilastri della sicurezza democratica", che si è svolta presso la Camera dei deputati. Partecipare alla Nato e al Consiglio d'Europa, ha scritto Mattarella, ha permesso all'Italia "di superare la tragedia del Secondo Conflitto Mondiale in un contesto di cooperazione internazionale corrispondente al dettato della sua Costituzione"
"La Repubblica Italiana è orgogliosa di aver partecipato fin dalla fondazione" al Consiglio d'Europa e alla Nato, "pilastri della sicurezza democratica". Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio letto durante la conferenza intitolata "Il 75/mo anniversario del Consiglio d'Europa e della Nato, i pilastri della sicurezza democratica", che si è svolta presso la Camera dei deputati. "In particolare, risalta oggi come l'Alleanza Atlantica abbia contribuito, in modo determinante, alla stabilità internazionale e al più lungo periodo di pace vissuto dal Continente europeo, saldo ancoraggio per la sicurezza del nostro Paese”, ha proseguito Mattarella. Sottolineando ancora come “l’attuale fase di instabilità confermi la validità di quelle scelte” di cui “l'inaccettabile aggressione della Federazione Russa contro l'Ucraina e il conflitto in Medio Oriente sono ragioni evidenti".
Il Trattato di Londra e i conflitti odierni |
"Settantacinque anni or sono vedevano la luce il Trattato di Londra che istituiva il Consiglio d'Europa e il Trattato di Washington da cui prese le mosse la Nato, organizzazione difensiva dei Paesi liberi", ha commentato ancora il Capo dello Stato. Parlando della scelta di partecipare alla Nato e al Consiglio d'Europa come importante per consentire all'Italia "di superare la tragedia del Secondo Conflitto Mondiale in un contesto di cooperazione internazionale corrispondente al dettato della sua Costituzione e con l'affermazione di principi di indipendenza, libertà, sicurezza, crescita economica e sociale". Infine, Mattarella, ha citato di nuovo i casi dei conflitti in Ucraina e in Medio Oriente sottolineando come "in entrambi i casi le conseguenze per i civili e per i territori coinvolti siano gravissime, devastanti". Secondo il presidente della Repubblica "l'attività delle delegazioni internazionali presso le rispettive Assemblee parlamentari è preziosa per far crescere la coesione tra le istituzioni e i popoli europei e lo spirito di una comune responsabilità”, ha poi concluso.
La visita in Cina
In queste ore, intanto, Mattarella ha lasciato la città di Hangzhou, sul mar cinese orientale, per Canton, ultima tappa della sua visita di Stato in Cina. Stasera assisterà all'opera house di Canton alla rappresentazione dell'Atto II dell'opera lirica "Marco Polo". Domani incontrerà una delegazione degli imprenditori italiani presenti in Cina. Quindi è previsto il rientro in Italia.