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Mattarella in Cina, per sconfiggere guerre "serve concordia mondiale"

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©Ansa

Il presidente della Repubblica, in visita di Stato in Cina, si è spostato da Pechino ad Hangzhou. Nei giorni trascorsi nella capitale cinese Mattarella ha chiesto a Pechino di "adoperarsi per porre termine alla brutale aggressione russa all'indipendenza e alla integrità territoriale dell'Ucraina". Per l'Italia, ha detto poi Mattarella, la Cina "il primo partner economico in Asia" e ha invitato il governo di Pechino a rimuovere le barriere ai prodotti italiani

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Il viaggio di Sergio Mattarella in Cina prosegue da Pechino verso Hangzhou, città di circa 11 milioni di abitanti. Qui incontrerà il personale del Consolato d'Italia e la collettività italiana della circoscrizione consolare di Shanghai, poi visiterà la mostra della Biennale di Venezia dal titolo "The Perfect Path - Marco Polo's heaven city", all'Accademia Cinese di Belle Arti. Infine, Mattarella si recherà al Conservatorio della provincia di Zhejiang per assistere alla rappresentazione dell'opera lirica "Marco Polo", eseguita dal Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia. Domani il presidente della Repubblica si sposterà a Canton dove è in programma, tra l'altro, l'omaggio alla tomba del gesuita Prospero Intorcetta e la partecipazione alla rappresentazione dell'atto II dell'opera lirica Marco Polo. Il rientro in Italia è previsto il 12 novembre. 

"Marco Polo insegna il valore del rispetto reciproco"

Mattarella ha parlato intervistato alla televisione cinese CGTN da He Yanke per il programma "Leaders Talk". Il presidente ha parlato di Marco Polo, figura che "ha indicato quello che caratterizza il rapporto tra civiltà orientale e occidentale: il rispetto reciproco, la volontà di apprendere gli uni dagli altri, di mettere insieme conoscenze per una crescita in comune". Come ha sottolineato il capo dello Stato, "questo in fondo è quello che Marco Polo che ha lasciato di più importante, accanto alla descrizione dei luoghi e di quel che ha vissuto. Ed è quello che stiamo vivendo oggi: un grande sviluppo di collaborazione culturale attraverso i nostri atenei, la nostra università, attraverso i giovani cinesi che frequentano, in Italia e i giovani italiani che frequentano gli studi qui, e attraverso le comuni ricerche, nel comune lavoro di docenti universitari".

Mattarella: "Mercati aperti sono antidoto alla guerra"

Focus anche sui mercati aperti che, dice Mattarella, sono "l'antidoto alla guerra". "Ogni messaggio che induce alla collaborazione politica, economica e commerciale è un modo per rafforzare la pace. Perché mercati aperti, collaborazione commerciale significano interessi comuni che vengono coltivati. E questo - ha sottolineato - è l'antidoto alle contrapposizioni e alla guerra. Ed è uno strumento che consente di crescere socialmente come benessere delle popolazioni, e consente la strada alternativa alla contrapposizione. Per questo, tutte le iniziative che richiedono collaborazione, anche economica e commerciale, oltre che a scambi culturali, sono preziose". 

Rapporti Italia-Cina "straordinari"

Anche oggi Mattarella ha ribadito quanto detto anche nei giorni scorsi, ovvero che che "i rapporti tra la Cina e l'Italia sono straordinari, saldamente eccellenti". "I rapporti tra Cina e l'Italia - ha aggiunto il capo dello Stato - sono talmente eccellenti che pochi mesi fa è venuta in Cina la Presidente del Consiglio italiana, Giorgia Meloni. A pochi mesi di distanza c'è la mia visita di Stato. È del tutto inconsueto che vi siano visite così ravvicinate, nello stesso Paese, del Presidente della Repubblica e del Presidente del Consiglio dei ministri. È un'eccezione che sottolinea quanto sia importante il rapporto dell'Italia con la Cina e come l'Italia vuole coltivarlo con attenzione e sviluppo. Come lo definirei? Lo definirei come un rapporto di amicizia, quella che è fatta da fiducia e da capacità di comprensione reciproca. È quello che contraddistingue questa relazione tra Cina e Italia".

Mattarella: con Xi "sintonia e convergenza"

Con Xi Jinping c'è "piena sintonia e convergenza di valutazioni per quanto riguarda la volontà di pace, il multilateralismo, e l'apertura nelle relazioni economiche". Così Sergio Mattarella ha commentato l'incontro con il leader cinese durante il suo viaggio istituzionale in Cina, nei 3 giorni trascorsi nella capitale. Il capo dello Stato ha chiesto a Pechino di prendere atto di essere una potenza globale e di adoperarsi per far pesare la sua influenza su Vladimir Putin aiutando a porre fine all'aggressione russa in Ucraina. Il presidente della Repubblica ha sottolineato che con Xi "c'è una crescita di volontà di collaborazione reciproca”. Per il capo dello Stato si tratta di un “rapporto antico che trova oggi una declinazione attuale piena e collaborativa sul piano politico e sulla visione internazionale per quanto riguarda la volontà di pace, del multilateralismo, di apertura nelle relazioni economiche. Per questo questa visita per me è molto importante". 

Focus sulle guerre

Per Sergio Mattarella "la Cina è uno dei protagonisti fondamentali della vita internazionale”. Per questo motivo il presidente della Repubblica ha ribadito, nei tre giorni trascorsi nella capitale cinese, la sua aspettativa che Pechino “faccia uso della sua grande autorevolezza sul proscenio internazionale per ribadire la sua tradizionale posizione a sostegno delle norme di convivenza della comunità internazionale, adoperandosi per porre termine alla brutale aggressione russa all'indipendenza e alla integrità territoriale dell'Ucraina, primo passo per una pace giusta sulla base dei principi della Carta delle Nazioni Unite". Uno sguardo poi anche al conflitto in Medio Oriente, dove una “inaccettabile scia di violenza” sta colpendo la popolazione civile. “Occorre fermare subito la guerra, per avviare soluzioni anche all'immane crisi umanitaria che ne è derivata”, ha detto Mattarella, confidando “che la Cina vorrà aggiungere la sua voce affinché i diversi attori regionali esercitino moderazione e possa essere finalmente applicata una soluzione a due Stati tra Israele e la Palestina".

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I rapporti economici

Il colloquio del presidente della Repubblica con Xi Jinping ha riguardato anche i rapporti economici tra i due Paesi. "La Cina - ha detto Mattarella - è, per l'Italia, il primo partner economico in Asia. Lo spirito costruttivo che ci anima sollecita un rapporto equilibrato che consenta, con la rimozione delle barriere che ostacolano l'accesso al mercato cinese di prodotti italiani di eccellenza, di corrispondere alle attese dei consumatori cinesi, sempre più esigenti e attenti alla qualità”. E questo “vale per l'approccio in ambito finanziario, aperto a nuovi investimenti cinesi - in una logica di trasparenza, concretezza e mutuo vantaggio - che stimolino occupazione e generino crescita del valore e delle competenze". 

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella con il Presidente della Repubblica Popolare Cinese, Xi Jinping, in occasione della visita di Stato
(foto di Francesco Ammendola - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

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