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Manovra, Landini: "Arrivato il momento di una vera rivolta sociale"

Politica

"Per noi lo sciopero non è che l'inizio di una mobilitazione e di una battaglia perché il nostro obiettivo non è semplicemente migliorare o cambiare la legge di bilancio, il nostro obiettivo è cambiare e migliorare il nostro paese anche attraverso l'uso dei referendum" ha detto il segretario della Cgil, parlando della mobilitazione del 29 novembre. Foti (FdI): "Nelle sue parole gli estremi di un reato"

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"Io credo che sia arrivato il momento di una vera e propria rivolta sociale perché avanti così non si può più andare". Così il segretario della Cgil, Maurizio Landini, a margine dell'assemblea generale a Milano, a proposito dello sciopero indetto con la Uil per il prossimo 29 novembre. "Per noi - ha aggiunto - lo sciopero non è che l'inizio di una mobilitazione e di una battaglia perché il nostro obiettivo non è semplicemente migliorare o cambiare la legge di bilancio, il nostro obiettivo è cambiare e migliorare il nostro paese anche attraverso l'uso dei referendum".

FdI: in parole di Landini estremi di un reato

Parole che hanno scatenato l'indignazione della maggioranza. "Ci chiediamo con quale coraggio il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, inciti alla rivolta sociale. Stia molto attento Landini, a incitare alla rivolta sociale, perché integra gli estremi di un reato, oltre a perdere totalmente la faccia" ha attaccato il capogruppo di FdI alla Camera dei deputati, Tommaso Foti. "Dopo l'aumento del suo stipendio di quasi trecento euro al mese alla faccia dei suoi appelli al salario minimo - ha aggiunto Foti - è rimasto da solo a credere ai suoi esilaranti proclami di insurrezione". "Fa rabbrividire che il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, si auguri una rivolta sociale. Pesare le parole è una responsabilità necessaria, soprattutto in un periodo storico in cui i facinorosi dei centri sociali hanno ritrovato nelle strade italiane una preoccupante intraprendenza. Landini, nel bene supremo del dibattito civile, dovrebbe chiedere scusa per il termine inopportuno" ha dichiarato in una nota anche il senatore Salvo Sallemi, vicecapogruppo di Fratelli d'Italia a Palazzo Madama. 

 

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