Manovra 2025, ecco quali sono i bonus non prorogati dalla Legge di Bilancio

Economia
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Introduzione

Sono diversi i contributi non rinnovati dal governo nella Finanziaria per il prossimo anno. “È finito il tempo dei bonus, degli sprechi e del reddito di cittadinanza. Puntiamo su lavoro, famiglie e imprese”, aveva dichiarato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un’intervista di qualche mese fa. Ecco quali sono i bonus che al momento risultano essere tagliati.

Quello che devi sapere

Bonus verde

  • Tra gli incentivi non confermati c'è il bonus verde, che scadrà ufficialmente il prossimo 31 dicembre 2024. L'aliquota prevista per i lavori è del 36%, con un massimale di spesa fissato in 5 mila euro per unità immobiliare: è possibile usufruire del contributo per tutte quelle spese relative alla sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, realizzazione di pozzi e impianti di irrigazione. Inotre il bonus copre anche le spese relative alla realizzazione di giardini pensili e di coperture a verde.

Per approfondire: Bonus casa 2025, come cambia la mappa delle detrazioni. Confedilizia: "Con tagli più nero"

Ecosismabonus combinati sulle parti comuni degli edifici

  • Tra i contributi edilizi non è stato confermato nemmeno l'ecosismabonus, combinazione dell'ecobonus e del sismabonus (invece confermati) che venivano utilizzati insieme per i lavori sulle parti comuni degli edifici. La percentuale di agevolazione prevista è tra l'80% e l'85% (in base al singolo o doppio salto di classe sismica) con un massimale di spesa pari a 136 mila euro per unità immobiliare

Bonus caldaie

  • Uno degli incentivi di cui è certa la scomparsa nel 2025 è il bonus caldaie, che oggi permette di detrarre il 50% o il 65% della spesa, a seconda delle caratteristiche dell'impianto. La ragione è legata alla direttiva Ue sulle Case green che comporta il taglio degli incentivi per tutti quei sistemi a metano o gpl

Bonus tv e decoder

  • In scadenza il 31 dicembre anche il Bonus tv e decoder, l'agevolazione, con valore fino a 50 euro, per l'acquisto di TV e decoder idonei alla ricezione di programmi televisivi con i nuovi standard trasmissivi (DVBT-2/HEVC). Già ora la piattaforma non è più attiva per esaurimento fondi

Bonus acqua potabile

  • Non sarà confermato nel 2025 il bonus acqua potabile. Tale agevolazione, attiva nel 2024, consiste in un aiuto economico riconosciuto tramite credito di imposta a chi acquista sistemi per migliorare la qualità dell’acqua da bere in casa oppure in un’attività commerciale, professionale o imprenditoriale, nonché in un ente del terzo settore o religioso

Bonus pellet

  • Anche il bonus pellet non sarà riproposto nel 2025. La riduzione dell’aliquota IVA dal 22% al 10% per l’acquisto di pellet rivolta a tutti i cittadini era valida fino a fine febbraio 2024 e al momento pare improbabile la riattivazione

Bonus internet

  • Non sembra essere stato confermato nemmeno il bonus internet da 100 euro per favorire l’accesso alla banda larga, presente nella Legge di Bilancio 2024. Il contributo è destinato alle famiglie che non dispongono di alcun servizio di connettività ad internet o che hanno una connessione lenta oppure che intendono attivare un nuovo abbonamento fibra

Bonus colonnine di ricarica

  • Non confermato al monento nemmeno il bonus colonnine di ricarica: la misura copre l'80% della spesa per l'acquisto e la messa in opera di colonnine di ricarica per i veicoli alimentati ad energia elettrica. La misura è gestita da Invitalia e viene erogata sotto forma di rimborso spese già sostenute

Bonus benzina

  • Nel 2025 scomparirà anche il bonus benzina o carburante, la cui scadenza è fissata al 31 dicembre 2024. Prevede un buono fino a 200 euro, esente da contributi e imposte, e riguarda esclusivamente i lavoratori dipendenti del settore privato. I dipendenti pubblici ne restano quindi esclusi. Il contributo viene corrisposto sulla base di uno sgravio fiscale fruito dal datore di lavoro, che in questo modo godeva di una tassazione agevolata. L'incentivo non viene concesso quindi dal governo direttamente ai cittadini, ma è il datore di lavoro ad erogare il voucher ai propri dipendenti sotto forma di fringe benefit

Decontribuzione Sud

  • Non confermata nemmeno la decontribuzione Sud: introdotta dalla Legge di Bilancio 2021, prevede un esonero contributivo per i datori di lavoro privati con sede in una delle regioni del Mezzogiorno. La misura è stata prorogata fino al 31 dicembre 2024 ed è certa la sua non riconferma: i fondi sono stati infatti già indirizzati al bonus assunzione giovani, al bonus assunzione donne e al bonus ZES.

Per approfondireManovra 2025, confermati i bonus per le assunzioni. Quali sono e come funzionano