Manovra, via libera dal Cdm: interventi per 30 miliardi lordi

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Introduzione

Il Consiglio dei ministri è durato circa un'ora e mezza. Sul tavolo, insieme al Documento programmatico di bilancio per l'Ue, anche lo schema di disegno di legge della Legge di Bilancio vera e propria. Approvati anche un decreto legge con misure urgenti in materia economica e fiscale e in favore degli enti territoriali e un decreto legislativo con la revisione delle disposizioni in materia di accise. La premier Meloni: "Come promesso non ci sono nuove tasse. Mettiamo al centro famiglie, cittadini e il rilancio dell'Italia". Mercoledì 16 ottobre, alle ore 11 ci sarà una conferenza stampa del ministro Giorgetti per i dettagli.

 

Arriva la “carta nuovi nati", 1000 euro entro i 40mila euro Isee. Confermate e potenziate le misure sui congedi parentali. Assegno unico fuori dal calcolo dell'Isee e si rafforza il bonus per gli asili nido. Più detrazioni per famiglie numerose. Proroga del taglio del cuneo fiscale e riforma Irpef: sono strutturali. Da banche-assicurazioni contributi per coperture rilevanti, via libera a revisione e efficientamento di spesa delle amministrazioni, come i tagli per i ministeri. Carta "dedicata a te" finanziata con 500 milioni nel 2025. Più risorse a sanità anche per rinnovo contratti. Finanziati i rinnovi nella P.A. nel triennio 2025-2027. Ok a incentivi lavoro per giovani e donne. Fringe benefit per neoassunti che si spostano oltre 100 km.

Quello che devi sapere

Ok del Cdm alla manovra

  • Il Consiglio dei ministri ha approvato la manovra. Il disegno di legge di bilancio, fa sapere il Ministero dell'Economia in una nota, in linea con l'approccio serio e responsabile dei provvedimenti economici approvati finora dal governo, dispone interventi con effetti pari, in termini lordi, a circa 30 miliardi nel 2025, più 35 miliardi nel 2026 e oltre 40 miliardi nel 2027. Lo schema di disegno della Legge di Bilancio 2025 è arrivato a sorpresa, e con una settimana d’anticipo rispetto al previsto. Il Cdm convocato dalla premier Meloni è durato circa un'ora e mezza. Sul tavolo, insieme al Documento programmatico di bilancio per l'Unione europea, anche una prima versione della legge di Bilancio vera e propria. Approvati anche un decreto legge con misure urgenti in materia economica e fiscale e in favore degli enti territoriali, e un decreto legislativo con la revisione delle disposizioni in materia di accise.

Per approfondire: Manovra 2025, a chi spettano i sacrifici? Pensionati e operai già li fanno: i dati

Meloni: "Come promesso non ci sono nuove tasse"

"Oggi, in Consiglio dei Ministri, abbiamo varato la legge di bilancio, un intervento che mette al centro i cittadini, le famiglie e il rilancio della nostra nazione", ha affermato sui social la premier Giorgia Meloni. "Come avevamo promesso non ci saranno nuove tasse per i cittadini". Poi è entrata nel dettaglio: "Rendiamo strutturale il taglio delle tasse sui lavoratori, e 3,5 miliardi provenienti da banche e assicurazioni saranno destinati alla Sanità e ai più fragili per garantire servizi migliori e più vicini alle esigenze di tutti". Nella mattinata di mercoledì 16 ottobre è prevista invece una conferenza stampa a Palazzo Chigi del ministro Giorgetti

Le banche

  • Quella sulle banche è forse la partita più delicata di questa Manovra. Il Mef conferma dopo il Cdm che “tra le altre coperture rilevanti, ci sono contributi del settore bancario e assicurativo". Da parte bancaria si confida che non ci sarà un intervento né sull'Ires né sull'Irap, ma un contributo sotto forma di anticipo sulle imposte differite attive (Dta) e sulle stock option. Si ipotizza anche un intervento per i fondi utilizzati per rafforzare il patrimonio bancario

No a nuove tasse per persone e aziende

  • Si confermano gli interventi in favore dei redditi medio bassi e delle famiglie con figli: le entrate arriveranno soprattutto da tagli e razionalizzazione delle spese e non ci sarà aumento di tasse per le persone e le aziende

Cuneo fiscale e Irpef

  • La Manovra conferma a grandi linee le misure dello scorso anno, con il taglio del cuneo fiscale e il sistema Irpef a tre aliquote che diventano strutturali. Valgono da sole oltre la metà della manovra, intorno ai 14 miliardi. Interventi che, assicura il presidente della commissione Finanze della Camera Marco Osnato (FdI), permetteranno di abbassare la pressione fiscale dal 42,3% del 2024 al 42,1% nel 2025, riducendo così il dato tendenziale del 42,8% indicato nel Piano strutturale di bilancio. Per quanto riguarda il taglio del cuneo dovrebbero essere superati alcuni difetti con una doppia azione. Dal prossimo anno potrebbe, infatti, rimanere contributivo per i redditi fino a 20mila euro, per poi trasformarsi in fiscale, con un aumento delle detrazioni per il lavoro dipendente fino a 35mila euro. A quel punto partirebbe un decalage, piuttosto rapido, fino a 40mila euro. Se i fondi in arrivo dal concordato preventivo e dal ravvedimento collegato saranno sufficienti, il governo potrebbe poi ridurre l'aliquota intermedia, fino a 50mila euro di reddito, dal 35 al 33%

Sostegno alla natalità

  • Un altro punto saldo del testo saranno forme di sostegno alla natalità, attraverso lo strumento dell'assegno unico o con detrazioni mirate alle fasce più deboli. Il Mef conferma che la manovra "rafforza il bonus destinato a supportare la frequenza di asili nido, anche prevedendo l'esclusione delle somme relative all'assegno unico universale dal computo dell’Isee". Tra le misure previste anche l'estensione alle lavoratrici autonome della decontribuzione per le mamme lavoratrici con due o tre figli. Con la legge di Bilancio sono "confermate e potenziate le misure sui congedi parentali" e viene "introdotta anche una "Carta per i nuovi nati" che riconosce 1000 euro ai genitori entro la soglia Isee di 40 mila euro per far fronte alle numerose prime spese per ogni nuovo nato"

Cambiano le detrazioni

  • Il Mef annuncia che "nel compiuto delle detrazioni si terrà conto del numero dei familiari a carico. Più numerosi i componenti della famiglia, maggiori sono gli spazi per le detrazioni fiscali". Quindi ci sarà un restyling delle detrazioni in vista di una successiva e più complessiva razionalizzazione delle tax expenditures: prevista l'introduzione di un importo massimo che si potrà detrarre, che dovrebbe essere a sua volta modulato in base al nucleo familiare. Introducendo di fatto, viene spiegato, un primo assaggio di "quoziente familiare". Tra le ipotesi anche quella di rivedere al ribasso la soglia di reddito oltre il quale scatta il decalage degli sconti fiscali al 19% (oggi parte da 120mila euro) ma ancora si starebbe lavorando sull'intero pacchetto

La spending review per i ministeri

  • Sul fronte della spending review, con un obiettivo fissato a 3 miliardi di euro e la minaccia di Giorgetti di fare il "cattivo", arrivano i tagli lineari che saranno comunque gestibili in modo flessibile: saranno cioè i singoli dicasteri a decidere come distribuire la cifra imposta dal Mef. Dopo il Cdm emerge che nel varo della manovra ci sono "misure di revisione ed efficientamento della spesa delle amministrazioni pubbliche". Si attende di capire l'entità dei tagli. Da fonti di governo trapela che dovrebbero essere del "5%". Dalla revisione della spesa dovrebbero invece essere esclusi gli Enti locali e i Comuni

Sanità

  • Per la sanità vengono incrementate le risorse anche per finanziare il rinnovo dei contratti. In particolare nel prossimo biennio lo stanziamento è in linea con la crescita del Pil nominale. Gli stanziamenti serviranno al ministro della Salute Orazio Schillaci per avviare l'annunciato piano triennale di assunzioni per medici e infermieri

Carta "dedicata a te" finanziata con 500 milioni nel 2025

Tra le misure di carattere sociale, "la carta "dedicata a te" è rifinanziata per il 2025 nella misura di 500 milioni", ha comunicato il Mef al termine del Consiglio dei ministri a proposito degli interventi della manovra

Fringe benefit

  • Si confermano i fringe benefit, con importi maggiorati per i nuovi assunti che accettano di trasferire la residenza di oltre 100 chilometri. La misura sui sostegni aziendali nell'ultima legge di bilancio era stata modificata portando la soglia di esenzione a 2.000 euro per i lavoratori con figli a carico e a 1.000 euro per tutti gli altri (aprendo alla possibilità di usarli anche per pagare l'affitto o il mutuo prima casa)

Investimenti nel settore della Difesa

  • Nella nota del Mef si legge che "il disegno di legge di bilancio stanzia anche risorse per assicurare che, successivamente al termine del Pnrr, l'andamento della spesa per investimenti pubblici sia coerente con i requisiti della nuova governance europea. In particolare, è previsto anche il potenziamento degli investimenti nel settore della Difesa"

Incentivi lavoro per giovani e donne

  • Nel Mezzogiorno si confermano gli incentivi all'occupazione di giovani e donne, anche ai rapporti di lavoro attivati nel biennio 2026-2027. Confermati inoltre la decontribuzione in favore delle imprese localizzate nella Zes e gli incentivi all'autoimpiego nei settori strategici per lo sviluppo di nuove tecnologie, la transizione digitale ed ecologica. Si conferma, anche per il triennio 2025-2027, la tassazione agevolata al 5% dei premi di produttività ai lavoratori

Dal bonus Maroni al bonus ristrutturazione

  • Sono stati  finanziati gli stanziamenti necessari per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego, con particolare riferimento al triennio 2025-2027. Sul fronte delle pensioni nella manovra "sono confermate le misure dello scorso anno e potenziate quelle destinate ai lavoratori pubblici e privati che raggiungono l'età della pensione ma restano a lavoro", ha fatto sapere il Mef. Perfezionato quindi il bonus Maroni, incentivando chi sceglie di rimanere al lavoro. Si va anche verso la riconferma nel 2025 il bonus ristrutturazioni al 50% ma solo per le prime case: per tutte le altre da gennaio scenderà al 36%

Tetto ai compensi per enti e fondazioni pubbliche

  • In arrivo una stretta sui compensi dei manager di enti pubblici, fondazioni, società non quotate: secondo quanto apprende l'ANSA da diverse fonti di governo la misura è stata inserita in manovra. Questi manager non potranno guadagnare più del presidente del Consiglio, quindi all'incirca 80mila euro. Si tratterebbe di un intervento, viene spiegato, introdotto su forte input del ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti

Le accise

  • Nell'ordine del giorno del Cdm è stato aggiunto anche un decreto legislativo per la revisione delle disposizioni in materia di accise. Ma nel testo non ci sono misure che riguardano benzina e diesel. Fonti di governo spiegano che il provvedimento include norme relative a gas naturale, energia elettrica, oli lubrificanti e prodotti da fumo. Si tratta, viene precisato, di misure di carattere amministrativo. Nella bozza si legge anche che il processo per la riduzione del tasso alcolico del vino sarà sottoposto ad accisa. L'Agenzia delle dogane e dei monopoli, specifica il testo, può autorizzare i produttori di vino, che operano in regime di deposito fiscale, ad effettuare trattamenti finalizzati esclusivamente a ridurne il titolo alcolometrico. L'autorizzazione viene concessa purché il quantitativo annuo di alcol etilico, che si ritiene possa essere ottenuto a seguito dei trattamenti, sia non superiore a 50 ettolitri. 

Per approfondire: Accise carburanti, come potrebbe funzionare il riallineamento diesel-benzina