Riservisti, 10mila militari in caso di guerra: cosa prevede la proposta della maggioranza

Politica
©IPA/Fotogramma

Introduzione

Una riserva di volontari dell'Esercito sul modello israeliano e della Guardia Nazionale Americana, da attivare in caso d'emergenza. L'idea è del deputato della Lega e presidente della commissione Difesa Antonino Minardo, che l'ha presentata in Commissione Difesa alla Camera. Ecco cosa sapere sulla proposta

Quello che devi sapere

Di cosa si tratta

Si tratta, come si legge nel testo della proposta di legge, di una riserva ausiliaria dello Stato composta da un massimo di 10 mila unità, ripartite in nuclei operativi, a livello regionale e sotto le dipendenze delle autorità militari. La proposta di legge, secondo quanto evidenziato ieri dallo stesso Minardo, inizierà il suo iter in commissione l'8 luglio

 

Per approfondire: Sicurezza, il Generale Masiello: "L’Esercito deve prepararsi a qualunque evenienza"

Da chi verrebbe composta questa forza?

Nella proposta di legge i riservisti verrebbero attinti esclusivamente dal bacino dei cittadini italiani che hanno già prestato servizio come Volontari in ferma triennale (VFT) o Volontari in ferma iniziale (VFI) e che attualmente sono in congedo. Ciò consentirebbe di selezionare, su base volontaria, personale già formato e addestrato dalle Forze Armate

 

Per approfondire: Leva militare, chi verrebbe arruolato se l’Italia fosse coinvolta in una guerra?

Cosa dice il Pdl sulla mobilitazione della riserva ausiliaria

Nella proposta di legge si spiega, all'articolo 3, che "il governo può mobilitare la riserva ausiliaria in tempo di guerra o di grave crisi internazionale o in situazioni di grave crisi suscettibili di ripercuotersi sulla sicurezza dello Stato ovvero per la difesa dei confini nazionali o per attività complementari, logistiche e di cooperazione civile-militare"

Compiti e mobilitazione

Nel testo si evidenzia inoltre come “il governo può mobilitare la riserva ausiliaria per adibirla al presidio del territorio, anche in concorso con le forze di polizia ad ordinamento civile e militare, in caso di dichiarazione dello stato di emergenza di rilievo nazionale da parte del Consiglio dei Ministri". Nel testo si prevede che “la decisione di mobilitare la riserva ausiliaria, vada comunicata tempestivamente alle Camere, che la autorizzano o la respingono entro quarantotto ore dalla presentazione

Chi può accedervi e come funziona l'addestramento

Sono previsti dei requisiti per accedere alla riserva militare: “Le condizioni psico-fisiche degli appartenenti alla riserva sono oggetto di verifica annuale da parte della Sanità militare. Gli appartenenti alla riserva non possono avere un’età superiore a quaranta anni”. Sono, inoltre, presenti degli obblighi: “Gli appartenenti alla riserva sono tenuti a garantire la loro reperibilità, comunicando tempestivamente all’autorità militare ogni eventuale cambio di domicilio”. Hanno poi l’obbligo di “sottoporsi, con cadenza annuale, all’accertamento del possesso dei requisiti psicofisici richiesti per il richiamo in servizio”. Per quanto riguarda l’addestramento i riservisti, come si legge ancora nella proposta di legge, “hanno l’obbligo di frequentare corsi di durata non inferiore a due settimane all’anno per l’addestramento, l’aggiornamento e il mantenimento delle qualifiche già acquisite nel corso del servizio”

La riserva delle opposizioni

Una proposta che innesca la reazione delle opposizioni. Stefano Graziano, deputato e componente Pd della commissione Difesa, spiega che la proposta Minardo ha contenuto nettamente diverso da quella presentata dal Pd, focalizzata sui compiti di tutela sanitaria e protezione civile. "La proposta di legge che ho presentato un anno e mezzo fa non ha alcun assetto militare, né prevede funzioni operative in ambito bellico. Al contrario, si tratta di un progetto pensato per valorizzare, in chiave civile e sociosanitaria, e supportare le attività logistiche e assistenziali della Croce Rossa"

Cosa diceva la proposta Graziano

Nel testo di Stefano Graziano si legge infatti che "al fine di dare continuità alle attività di volontariato svolte nel Corpo militare della Croce Rossa o durante il servizio delle Forze armate, di valorizzare le risorse umane e strumentali degli uomini e delle donne che hanno acquisito capacità e competenze nella vita civile e intendono metterle volontariamente al servizio del Paese, è istituita la Riserva ausiliaria dello Stato" (art.1). Il compito della riserva immaginato dal Pd è dunque quello di dare "supporto alle Forze armate e di polizia nel territorio nazionale, in situazioni di emergenza, per lo svolgimento di operazioni di soccorso sanitario e socioassistenziale, in collaborazione con il Dipartimento della protezione civile nelle calamità naturali"

Le differenze

Per questa ragione, Graziano sottolinea che "la nostra proposta di legge è profondamente diversa da quella presentata dal presidente della Commissione Difesa della Camera, Nino Minardo, che - come si legge chiaramente nel testo della proposta di legge della maggioranza - prevede esplicitamente il possibile utilizzo della riserva in caso di guerra"

L’attacco di Bonelli

Per Angelo Bonelli di Avs, "il disegno di legge per istituire una riserva militare da 10 mila riservisti è l'ennesima conferma della volontà della destra meloniana di trasformare l'Italia in un Paese militarizzato, che estende la cultura militare anche alla società civile. Quello del Presidente della Commissione difesa Minardo è un progetto ideologico, che guarda all'Austria come modello, ma ignora completamente le emergenze vere del nostro Paese: il crollo del welfare, l'abbandono delle persone con disabilità, la solitudine degli anziani, la mancanza di risorse per chi fa volontariato nei territori"

 

Per approfondire: Carri armati made-in-Italy: il viaggio di Sky TG24 nella fabbrica di La Spezia