Caivano, Meloni inaugura centro sportivo al Parco Verde: "Lo Stato può fare la differenza"

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La premier è tornata nel comune campano, simbolo della lotta del governo alla criminalità giovanile, per l'apertura di una struttura recuperata dalle macerie dove lo scorso anno due bambine di 10 e 12 anni subirono degli abusi: "Le istituzioni possono mantenere gli impegni"

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Giorgia Meloni è tornata a Caivano. In tarda mattinata la premier è arrivata nel comune campano – diventato per il governo un simbolo della lotta alla criminalità organizzata – per l’inaugurazione del nuovo centro sportivo ex Delphinia, tra le cui rovine la scorsa estate due bambine di 10 e 12 anni erano state violentate: "Lo Stato può fare la differenza, siamo partiti da quell'orrore e dal fallimento delle istituzioni che non avevano difeso i più deboli". Per "troppo tempo", ha detto Meloni, si è tollerata l'esistenza di "zone franche". Fu proprio quell’episodio - "orrore indicibile della violenza perpetrata dal branco su due bambine innocenti cui è stato strappato tutto" -  a portare il parroco della chiesa di San Paolo don Maurizio Patriciello a lanciare un appello alla premier per andare al Parco Verde, rione popolare di Caivano noto alle cronache per episodi di spaccio e di violenza. Da lì prese il via l'iter per la stesura di quello che è stato battezzato dl Caivano, testo di legge che punta a contrastare la criminalità giovanile. Tra le autorità presenti oggi anche il ministro degli Interni Piantedosi, il presidente della Campania Vincenzo De Luca e il sindaco della Città metropolitana Gaetano Manfredi.

La polemica con De Luca

Meloni ha lanciato una frecciata al governatore campano Vincenzo De Luca: "Voglio dire senza polemica al presidente di De Luca che ieri ha parlato di una passeggiata del governo che se tutte le volte che la politica passeggia portasse questi risultati avremmo sicuramente una politica più rispettata dai nostri cittadini, quindi continueremo a passeggiare". E al suo arrivo la premier ha salutato così il governatore dandogli la mano: "Presidente De Luca, quella str**za della Meloni. Come sta?". "Benvenuta", le ha risposto lui. "Bene di salute". Il governatore lo scorso 16 febbraio usò il termine "str**za" riferendosi alla presidente del Consiglio, mentre parlava con i giornalisti in Transatlantico alla Camera. 

"A Caivano abbiamo ridato la gioia delle cose banali"

La premier si è detta orgogliosa "di aver riportato" a Caivano "anche la speranza e la gioia delle cose normali, banali". Poi ha elencato quanto fatto: "Abbiamo riportato il parco giochi, l'asilo comunale dove far crescere i propri bambini, abbiamo portato più docenti nelle scuole, assistenti sociali che mancano e abbiamo riportato un centro dove poter stare insieme, fare sport, fare comunità, respirare il bello della vita".

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La riqualificazione di Caivano

Era il 31 agosto scorso quando Giorgia Meloni arrivò per la prima volta a Caivano dopo l'appello del parroco. "Sono qui per riportare la presenza dello Stato" disse, assumendosi, tra gli altri, l'impegno di far rinascere il centro sportivo divenuto simbolo del degrado. Oggi ha visitato la nuova piscina, in apertura tra qualche giorno, e gli altri impianti dove saranno praticate diverse discipline sportive. Le operazioni di recupero della struttura sportiva sono state condotte in nove mesi dagli uomini del Genio militare dell'Esercito italiano. Da qui in avanti sarà gestita dalle Fiamme Oro della Polizia di Stato. Dal 29 maggio omani "inizieranno gli Open Day, il 10 giugno prenderanno vita anche i campi estivi per i bambini e i ragazzi di questo territorio", ha detto Meloni. Adesso si dovrà procedere al recupero anche dell'area teatro, destinata a diventare una struttura polifunzionale.

Don Patriciello: “Oggi è il tempo della gioia” 

"C'è un tempo per le lacrime e c’e' un tempo per gioire. Oggi lasciateci gioire”, ha detto don Maurizio Patriciello, giungendo al centro sportivo di Caivano per l’inaugurazione. "Da domani cominceremo a pensare a cosa c'è ancora da fare. La vita è fatta da un gradino alla volta", ha proseguito il sacerdote che ad agosto scorso aveva lanciato l'appello poi raccolto da Giorgia Meloni. "Questo luogo era qualcosa di molto triste - ha proseguito - si soffriva al pensiero che un bene potesse essere distrutto". A giudizio del parroco almeno in questo momento "le polemiche sono fuori posto. C'è un verso nella Bibbia che dice che c'è un tempo per ogni cosa". 

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