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Elezioni europee, Fratoianni a Sky TG24: "L'Italia riconosca lo Stato palestinese". VIDEO

Politica
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Il deputato, segretario e leader di Sinistra Italiana e di Alleanza Verdi e Sinistra è stato ospite della nuova puntata di "Tribù", il talk in onda dal lunedì al venerdì in cui i protagonisti della politica italiana si confrontano con giornalisti e commentatori in vista del voto dell’8 e 9 giugno

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Nicola Fratoianni, segretario e leader di Sinistra Italiana e di Alleanza Verdi e Sinistra, è stato ospite della nuova puntata di Tribù, il talk con i protagonisti della politica italiana che torna su Sky TG24 in vista del voto dell’8 e 9 giugno. Insieme al deputato sono intervenuti il direttore de Il Foglio Claudio Cerasa e la direttrice dell’Agi Rita Lofano.

Il conflitto in Medio Oriente

"Non siamo di fronte a un’escalation - dice Fratoianni parlando della situazione in Medio Oriente - siamo di fronte a una mattanza, una strage, un genocidio sulla pelle del popolo palestinese. Il governo non è assente è ipocrita e riempie l’aria di parole vuote, viene in Parlamento e dice ‘noi siamo per due popoli e due Stati’ ma non fa l’unica cosa che dovrebbe fare, riconoscere lo Stato palestinese. Risolverebbe tutti i problemi? No ma sarebbe un primo segnale". Poi aggiunge che "andrebbe sospeso il trattato di associazione fra Israele e Ue che all’articolo 2 prevede che di fronte a gravi violazioni dei diritti umani l’accordo vada sospeso, cosa deve succedere ancora di più?". E ancora: "Finirla del tutto, senza eccezioni, con il commercio delle armi e promuovere sanzioni contro Israele come si è fatto con la Russia di Putin".

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La guerra in Ucraina

Interpellato poi sulla volontà di molte forze politiche di spingere per una risoluzione diplomatica della guerra in Ucraina, Fratoianni sottolinea che "Putin è un autocrate che ha invaso militarmente un Paese sovrano. Dopo due anni e mezzo in cui di armi ne sono arrivate sempre di più e sempre più distruttive, la domanda che pongo è: cos’è scomparso dalla discussione? La parola pace e la parola diplomazia". "Quello che rischiamo è che la Terza guerra mondiale a pezzi, definita così dal Papa, diventi una terza guerra mondiale tutta intera che ci esplode sulla testa, con l’incubo di un conflitto nucleare - aggiunge il leader di Sinistra Italiana - L’Europa o trova un protagonismo capace di costruire un’iniziativa diplomatica o rischia di non esistere. Non c'è un'inziativa dell'Europa, una proposta politica".

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La candidatura di Ilaria Salis

Fratoianni poi risponde alla domanda sulle accuse rivolte al governo in merito al caso di Ilaria Salis, candidata con Avs alle europee: "Che ci sia stata una differenza di atteggiamento (rispetto alla situazione di Chico Forti, ndr) non è questione di opinioni. La presidente del Consiglio Meloni accoglie un italiano condannato in via definitiva per omicidio, mentre tutti i suoi accoliti hanno dileggiato Ilaria Salis trattandola come una pericolosa terrorista". "Ma il punto che mi interessa di più è un altro - sottolinea il segretario di Sinistra italiana - finché c’è stato silenzio, quello invocato dal governo, Ilaria Salis ha vissuto umiliazioni, violazioni, soprusi dei diritti fondamentali della persona. È stata rinchiusa in una cella sporca, le sono stati negati la biancheria intima, gli assorbenti, qualcosa che non dovrebbe neanche immaginato, è stata portata più volte in catene in tribunale. Quando il silenzio si è rotto è migliorata quella condizione ed è stato accolto il ricorso che le consente di andare ai domiciliari".

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Il premierato

C’è qualcosa che salva del progetto di riforma sul premierato? "No, nel merito e nel metodo. Siamo di fronte all’ennesimo tentativo di svuotare il Parlamento e ridurre i poteri del presidente della Repubblica, di spostare il peso tutto nelle mani dell’esecutivo - risponde Fratoianni - Peraltro con un progetto pasticciato, nel mondo non esistono modelli simili, dove l’hanno provato, in Israele, l’hanno cestinato dopo tre anni. La verità è che la Costituzione italiana avrebbe bisogno di un intervento molto significativo: avrebbe bisogno di essere pienamente attuata".

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I gruppi europei

Alla domanda su quale gruppo sceglieranno gli eletti di Avs alle europee, Fratoianni risponde: "Alcuni degli eletti andranno nel gruppo di The Left e altri nel gruppo di European Green. Noi ci chiamiamo Alleanza Verdi-Sinistra, considero questa non solo non una debolezza ma un’occasione, le famiglie europee hanno bisogno di costruire convergenze, quelle che si battono per rafforzare il Green Deal, per la giustizia sociale".

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I 5 temi

Fratoianni poi è stato interpellato sulla posizione sua e del partito riguardo a cinque temi. Sulla difesa comune europea il leader si dice favorevole "come a una politica estera europea perché pensiamo che l’Europa esisterà se sarà in grado di assumere un’iniziativa rispetto al mondo terribile che abbiamo do fronte, e questo vale anche per la difesa". Poi le politiche per il lavoro e i salari: "Siamo di fronte a un’emergenza che riguarda gli stipendi, il potere d’acquisto. Il lavoro è stato reso più precario, con meno diritti, pensiamo che  vadano messe in campo politiche che vadano in direzione opposta, un salario minimo europeo, uno statuto dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici europeo, vogliamo interventi che riducano la settimana lavorativa e un reddito europeo per chi è a rischio esclusione". Segue la transizione ecologica che "non è soltanto una necessità ma anche una grande opportunità. Ma bisogna coglierla, innanzitutto rendendola giusta, cioè stabilendo che a pagare i costi non siano sempre i soliti, quelli che hanno già pagato i costi della crisi climatica. Proponiamo un fondo a livello europeo che aiuti questo passaggio. E via gli allevamenti intensivi". L’immigrazione? "È un fenomeno strutturale e non un’emergenza, non siamo di fronte a un’invasione. Dobbiamo fare politiche diverse sul piano della cooperazione per ridurre le cause che spingono le persone a fuggire e cancellare il trattato di Dublino". Fratoianni poi, come ultimo tema, sceglie l’intelligenza artificiale: "Ne parliamo quasi sempre come di un gran pericolo incombente perché viene vista, e rischia di essere questo, come un’altra delle innovazioni che produrrà una riduzione dei posti di lavoro. Ma non è scontato che sia così, può essere un’occasione ad esempio per ridurre l’orario di lavoro a parità di salario o per introdurre la settimana corta in Europa".

L’Erasmus

Arrivato al momento Erasmus, in cui ai leader viene chiesto con chi condividerebbero un’esperienza all’estero, Fratoianni fra Giorgia Meloni, Elly Schlein, Giuseppe Conte e Carlo Calenda sceglie la segretaria del Pd e il leader del M5S insieme per studiare come costruire una proposta alternativa in grado di battere le destre.

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"Tribù" e "La scelta 2024"

Tribù è l'approfondimento, in onda in diretta dal lunedì al venerdì alle 20.30 su Sky TG24, che vede il conduttore Fabio Vitale confrontarsi faccia a faccia con i protagonisti della politica italiana, per raccontare le tante "tribù" della politica: fra europeisti e identitari, liberal e conservatori. Si alternano come ospiti anche giornalisti e commentatori, tra cui l'editorialista de Il Corriere della Sera Ferruccio de Bortoli, il Presidente della Fondazione MAXXI Alessandro Giuli, la giornalista e scrittrice Maria Latella e la Direttrice di QN Agnese Pini. Come nella precedente tornata elettorale europea torna il “momento Erasmus” in cui i politici ospiti del programma saranno trasportati virtualmente nella camera di uno studentato per scegliere con chi vorrebbero condividere, fra quattro possibili opzioni, un periodo di studio all'estero. Tribù fa parte del più ampio progetto La scelta 2024 con cui Sky TG24 si appresta a seguire la campagna elettorale per le Elezioni Europee dell’8 e 9 giugno mettendo in campo reportage, strumenti digitali, sondaggi e maratona finale. Tutti i contenuti de La scelta 2024 sono disponibili sui canali 100 e 500 della piattaforma Sky, sul canale 50 del DTT, su Sky On Demand, sul sito skytg24.it e su tutti i canali social di Sky TG24.

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