Premierato, Meloni: "Se il referendum non passa chissene, non lascio"

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"Io arrivo alla fine dei 5 anni" ha sottolineato la presidente del Consiglio intervistata su Rai3. Tra gli argomenti trattati anche la recente proposta del segretario generale della Nato di far attaccare la Russia all'Ucraina con armi occidentali. "Non so perché Stoltenberg dica una cosa del genere. Bisogna essere molto prudenti". Sul caso Toti? "Finchè non ho tutti gli elementi non posso dare una risposta", ha detto

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Il premierato è un tema cardine che sta scuotendo gli animi dei partiti italiani. "Non mi fa paura l'idea del referendum e non lo considererò mai un referendum su di me ma sul futuro del Paese". Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha aperto l'argomento intervistata durante il programma di Rai3 "In mezz'ora". Invitata a commentare la sua recente dichiarazione sull'esito della riforma, "o la va o la spacca", Meloni ha risposto: "Mi chiedono se non passa il referendum è un problema...chissene importa. Sono pronta a dimettermi qualora venisse bocciato il referendum? No. Io arrivo alla fine dei 5 anni e chiederò agli italiani di essere giudicata. Se la riforma non passa gli italiani non l'avranno condivisa. Tutto il resto sono speranze della sinistra". Il premierato, ha proseguito la prmeier, è una riforma che dà il potere ai cittadini di "scegliere da chi farsi governare e questo è un grande elemento di stabilità e non capisco l'opposizione della sinistra a meno che non pensi di non vincere mai più le elezioni...". E ha aggiunto: "Se invece si pensa 'eh no perchè la democrazia va bene ma se vince la sinistra'" non è la mia idea: "una cosa è costituzionale se è di sinistra; la democrazia va bene finchè vince la sinistra non è la mia idea di democrazia ma purtroppo è quella che ormai ha la sinistra".

Stoltenberg su Ucraina? "Consiglio maggiore prudenza"

Jens Stoltenberg ritiene che bisognerebbe autorizzare l'Ucraina a usare sul territorio russo le armi fornite dall'Alleanza ma il governo italiano non ci sta. Dopo le polemiche sollevate dal leader della Lega Matteo Salvini, anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha risposto alle dichiarazioni del Segretario generale della Nato. "Non so perché Stoltenberg dica una cosa del genere", ha commentato la premier ospite su Rai3. "Bisogna essere molto prudenti. Sono d'accordo sul fatto che la Nato deve mantenere la sua fermezza, non deve dare segni di cedimento. Sono molte le dichiarazioni discutibili. Ricordo Macron. Io consiglio maggiore prudenza. È importante che la Nato continui a mantenere il sostegno all'Ucraina per raggiungere la pace". E ha aggiunto parlando del conflitto in Ucraina: "Penso che fermo restando che la guerra porta con sé sempre incognite mi pare abbastanza controproducente questo racconto allarmante per il quale l'Europa sarebbe sull'orlo di un conflitto più ampio. E' irresponsabile il gioco di chi alimenta questo per raggranellare qualche voto".

La combo, realizzata con immagini di archivio, mostra il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg (S) e il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini.
ANSA

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Medioriente? "Serve soluzione due popoli due stati"

Durante l'intervista al programma della Rai Giorgia Meloni ha affrontato molti temi. Sulla questione mediorientale, ha detto, "bisogna sempre ricordare chi è responsabile di questa crisi: è Hamas" e "mi spaventa l'assenza di empatia che c'è stata sulle vittime civili israeliane che racconta un antisemitismo latente che sta venendo fuori". La premier ha auspicato il cessate il fuoco e il rilascio immediato degli ostaggi. "Continuiamo a lavorare per il cessate il fuoco sostenibile, per il rilascio degli ostaggi, per scongiurare l'ingresso israeliano a Rafah. Bisogna rafforzare l'Autorità nazionale palestinese fondamentale per costruire una prospettiva di pace. Tutta l'Italia deve essere molto fiera di quanto fatto in questi mesi. Penso - ha spiegato - anche che non dobbiamo aspettare per costruire una soluzione stabile e strutturale. Uno dei modi per far finire la crisi è iniziare a parlare subito della soluzione dei 'due popoli e due stati'". E ha aggiunto: "Quello che io vedo è che Israele rischia di infilarsi esattamente nella trappola che i fondamentalisti avevano architettato: costringere Israele a una rappresaglia sul territorio molto forte" per isolarlo. "Questo sta accadendo e per questo credo si debba ribadire" che Israele "deve rispettare il diritto internazionale". 

Toti? "Finchè non ho tutti gli elementi non posso dare una risposta"

Un passaggio anche sul caso Liguria che sta coinvolgendo il governatore della Regione Giovanni Toti. Solo lui, ha commentato la premier, "è nelle condizioni di dare una risposta compiuta perchè solo lui conosce la verità ed è una persona che ha a cuore i suoi cittadini, lui è nella posizione di valutare cosa sia meglio per loro. Io finchè non ho tutti gli elementi non posso dare una risposta seria a questa domanda".

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Meloni: "Patto di stabilità sostenibile"

La presidente del Consiglio ha poi parlato del patto di stabilità, sostenendo gli sforzi dell'esecutivo per far fronte agli impegni presi. "Il patto di stabilità ha una fase temporanea di rientro, è sostenibile sulla carta", ha spiegato. "Il disastro è nei 220 miliardi di buco per aver ristrutturato prevalentemente seconde case" con il Superbonus. La premier ha quindi sottolineato che in ragione della misura del Superbonus, "oggi ci troviamo in difficoltà su moltissimi altri fronti". E ha promesso: "Il governo farà di tutto per mantenere i suoi impegni".

Elezioni Ue? "Non sono disposta a maggioranza con sinistra"

Tema caldo degli ultimi mesi sono le prossime Elezioni europee dell'8 e 9 giugno. Giorgia Meloni ha sottolineato come in Ue non sia disposta in alcuno modo a una maggioranza con la sinistra. "Non sono abituata a dare le patenti di presentabilità. Il mio obiettivo è costruire una maggioranza alternativa. L'obiettivo è una maggioranza di centrodestra e mandare la sinistra all'opposizione in Ue. Penso che le maggioranze arcobaleno producano solo compromessi a ribasso e non possiamo permetterci un'Europa debole". A decidere chi deve far parte della maggioranza sono i cittadini, ha spiegato. "Io non sono disposta a fare maggioranza con la sinistra, tutto il resto si vede".

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