Da Roma, dove ha partecipato al corteo di Libera, il primo cittadino torna sulla decisione del Viminale di nominare una commissione che dovrà verificare eventuali infiltrazioni della criminalità nell'amministrazione comunale. "A Bari la mafia esiste, ma c'è soprattutto una città che alla mafia resiste", ha sottolineato
"Sulla mia giunta non c'è nessuna ombra". Così a Start, di Sky TG24, il sindaco di Bari, Antonio Decaro, dopo la decisione del ministero dell'Interno di nominare una commissione che dovrà verificare eventuali infiltrazioni della criminalità nell'amministrazione comunale e nelle aziende municipalizzate della città. Decaro oggi ha partecipato, a Roma, al corteo di Libera, nella giornata della memoria delle vittime di mafia. Il sindaco è stato alla testa del corteo, insieme a don Luigi Ciotti, con cui c'è stato anche un lungo abbraccio. "Conosco don Luigi da tanti anni, è stato un punto di riferimento per me nelle denunce che abbiamo fatto contro i clan nelle mie città", ha sottolineato Decaro.
Decaro: "Procura Repubblica ha detto che è caso circoscritto"
Decaro poi, sulle polemiche che stanno riguardando la sua giunta, ha sottolineato: "La Procura della Repubblica quando ha comunicato gli arresti", di febbraio, "ha detto che è un caso circoscritto, e che l'amministrazione comunale ha sempre contrastato la criminalità organizzata". Poi il primo cittadino ha ricordato di aver denunciato molti - almeno 6 - dei clan presenti sul territorio. E ha specificato: "A Bari la mafia esiste, ma c'è soprattutto una città che alla mafia resiste. I criminali sono una minoranza e la mia città per fortuna non abbassa più la testa".
La decisione del Viminale
Ieri sul caso il ministro dell'Interno Piantedosi ha chiarito che il governo "ha dichiarato guerra alle mafie non certo agli amministratori locali". Oggi Decaro risponde che "i sindaci combattono contro le mafie, in collaborazione con lo Stato e con le forze di Polizia che fanno riferimento al ministero dell'Interno". "Mi hanno inquietato i tempi", della decisione del Viminale, spiga poi il primo cittadino. "Aspetterò la commissione e ci metteremo a disposizione", assicura.