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Pnrr, Meloni: "Il 2024 è un anno decisivo per il raggiungimento degli obiettivi"

Politica
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La presidente del Consiglio dopo la cabina di regia sul Piano nazionale di ripresa e resilienza: "Il nuovo Piano italiano prevede uno stanziamento di oltre 12 miliardi per sostenere la produttività delle imprese e per rilanciare l'economia attraverso la tecnologia verde, per l'implementazione dei contratti di filiera e per la transizione ecologica e digitale della nazione"

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"Ci attende un anno di grande lavoro che vedrà la Cabina di regia Pnrr al centro dell'azione del governo per proseguire ad alimentare la crescita economica strutturale dell'Italia". A dirlo è la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al termine della cabina di regia sul Piano nazionale di ripresa e resilienza che si è svolta a Palazzo Chigi. "Il 2024 è un anno decisivo - ha aggiunto la premier - ed è necessario assicurare il massimo presidio dell'attuazione di tutte le misure concordate per il raggiungimento degli obiettivi previsti, anche in vista della presentazione della sesta e della settima richiesta di pagamento".

Meloni: "Impegno straordinario governo per attuazione Pnrr"

"La cabina di regia di oggi apre un nuovo anno di impegno straordinario del Governo per la concreta messa a terra del Pnrr - ha proseguito Meloni -, all'indomani del pagamento della quarta rata, della richiesta per il versamento della quinta e, soprattutto, dell'entrata in vigore del nuovo Piano italiano, che, tra le nuove misure, prevede uno stanziamento di oltre 12 miliardi per sostenere la produttività delle imprese e per rilanciare l'economia attraverso la tecnologia verde, per l'implementazione dei contratti di filiera e per la transizione ecologica e digitale della nazione".

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Meloni: "Dobbiamo essere molto orgogliosi"

Meloni si dice poi molto soddisfatta del lavoro svolto, del "doppio primato" centrato ossia "essere la prima nazione in Europa non solo a presentare la richiesta e a ricevere dalla Commissione europea la quarta rata, ma anche a presentare entro il 2023 la richiesta per la quinta rata" e consapevole dell'impegno che attende il governo nei prossimi mesi. Poi rimarca "il lavoro di squadra che siamo riusciti a costruire in questi mesi, ci ha consentito di chiudere il 2023 con un bilancio estremamente positivo". Ed elenca i "quattro grandi risultati ottenuti: "Primo: il completamento e la verifica degli obiettivi per il pagamento della terza rata. Secondo: la verifica e la rendicontazione degli obiettivi per chiedere la quarta rata, versata dalla Commissione europea. Terzo: il completamento della revisione del Pnrr con l'implementazione del capitolo REPowerEU e l'approvazione del nuovo Piano da parte del Consiglio Ue. Quarto: il raggiungimento degli obiettivi per la quinta rata e la presentazione della nuova richiesta di pagamento". Quindi conclude: "Dobbiamo essere molto orgogliosi di questo traguardo, che non era affatto scontato. È un obiettivo che ha richiesto tanto impegno, ma il risultato finale è molto gratificante e ringrazio tutti, ad ogni livello, per il contributo che hanno dato".

Fitto: "Avanti con rigore verso obiettivi prossime rate"

"Gli importanti risultati raggiunti dal governo, evidenziati dal presidente Meloni rappresentano un ulteriore stimolo a proseguire, con estremo rigore ed a ritmo serrato, verso il conseguimento dei 113 obiettivi della sesta e della settima rata, complessivamente pari a 28,7 miliardi di euro", afferma il ministro per gli Affari europei, il Sud le Politiche di coesione e il Pnrr Raffaele Fitto in una nota. "Nel 2024 - aggiunge - continueremo a lavorare intensamente per assicurare la completa attuazione del Piano. Dobbiamo guardare oggi al futuro del sistema Italia, con la messa a terra di riforme ed investimenti che produrranno concreti benefici per i cittadini, per le imprese e per tutto il comparto della pubblica amministrazione".

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Anci: "Ancora poca chiarezza per i Comuni"

"Dalla cabina di regia odierna sul Pnrr ci saremmo aspettati di ricevere informazioni certe su quali Comuni siano stati coinvolti dalla rimodulazione del Piano, o di conoscere i contenuti del decreto che dovrà specificare le nuove fonti di finanziamento e le modalità di impiego, ma così non è stato", dice il presidente dell'Anci, Antonio Decaro, dopo la cabina di regia sul Pnrr precisando che al governo è stata posta come questione cruciale "che tutte le semplificazioni burocratiche che erano state previste per le opere finanziate dal Pnrr continuino a valere". "Intanto, i lavori nei Comuni procedono bene - aggiunge - Sui 35 miliardi che erano stati assegnati ai Comuni, al netto di quelli per le Città metropolitane, sono state bandite circa 230mila gare per un valore di circa 32,7 miliardi, di cui 12 miliardi già aggiudicati. E questo nonostante il Mef abbia interrotto i pagamenti per le opere uscite dal Pnrr: è una situazione grave che abbiamo fatto presente al Governo perché i Comuni non potranno sostenerla ancora per molto". "Per le opere che erano preesistenti al Pnrr - prosegue Decaro - la nostra proposta è che tornino a essere coperte dai finanziamenti tratti dal bilancio dello Stato che avevano in precedenza. Per i Piani urbani integrati si potrà ricorrere a risorse statali tratte dal Fondo nazionale complementare e dai fondi di coesione che vengano assegnate direttamente ai Comuni interessati, com'era previsto per il Pnrr. Sempre in vista del decreto oggi abbiamo posto al governo due questioni cruciali. La prima è che tutte le semplificazioni burocratiche che erano state previste per le opere finanziate dal Pnrr continuino a valere, per queste stesse opere, anche nella nuova forma di finanziamento. La seconda è che ai Comuni sia consentito di pagare alle imprese interessate una anticipazione del 30 per cento, essenziale perché i cantieri non vengano fermati".

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Tra gli obiettivi V rata anche appalti settore idrico 

Tra gli obiettivi della quinta rata del Piano, che sarà versata all'Italia al termine dell'iter di valutazione previsto dalle procedure europee, attualmente in corso, figurano importanti misure come l'aggiudicazione degli appalti del settore idrico, l'elettrificazione della linea ferroviaria nel Mezzogiorno e la tratta ferroviaria Salerno-Reggio Calabria. Lo si legge in una nota di Palazzo Chigi al termine della Cabina di regia. In tema di ambiente - si legge ancora - sono previsti interventi per il potenziamento delle condotte, della depurazione e per la realizzazione degli impianti per la valorizzazione dei rifiuti. In tema di pubblica istruzione è in programma l'entrata in vigore della riforma dell'organizzazione del sistema scolastico, oltre all'aggiudicazione degli appalti per la realizzazione dei nuovi plessi. Inoltre, sono previsti significativi traguardi in tema di digitalizzazione, con particolare riferimento al ministero della Difesa, della Giustizia, al Consiglio di Stato, all'Inps e all'Inail.

Fondi per ricostruzione in Emilia Romagna, Toscana e Marche

Ci saranno anche, dice Palazzo Chigi, "1,2 miliardi per le opere di ricostruzione in Emilia-Romagna, Toscana e Marche, circa 5 miliardi per il potenziamento delle reti, per l'acquisto di nuovi treni a emissioni ridotte e per la realizzazione di nuovi edifici scolastici e circa 4 miliardi per una serie di misure rivolte ai giovani, per riformare i servizi delle politiche del lavoro, per l'efficientamento energetico dell'edilizia pubblica e dei grandi condomini, per lo sviluppo della telemedicina e per l'acquisto di grandi apparecchiature per le strutture ospedaliere".

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