Il presidente della Repubblica è intervenuto all’evento all'Auditorium Parco della Musica a Roma: "Dobbiamo essere orgogliosi per il livello di qualità e di produzione di ricchezza raggiunti e per la rivoluzione sociale che, anche nelle campagne, ha reso effettivi i principi di eguaglianza sanciti nella nostra Carta". Poi sul conflitto in Ucraina parla di "uso spregiudicato di Mosca della risorsa alimentare, utilizzata come arma strategica. Il cibo anziché diritto universale viene considerato arma di guerra"
"La politica agricola continua a essere uno dei pilastri dell'Unione Europea e garanzia per la nostra produzione agricola". A dirlo è il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che, all'Assemblea invernale di Confagricoltura all'Auditorium Parco della Musica a Roma, sottolinea: "L'immane dimensione del passo in avanti, fatto in questi 75 anni che ci introduce in un altro mondo. Un mondo che le riforme e le politiche della Repubblica e quelle della Unione Europea hanno sollecitato e che le imprese agricole hanno plasmato. Dovete, dobbiamo, esserne orgogliosi. Per il livello di qualità e di produzione di ricchezza raggiunti, per la profonda rivoluzione sociale che, anche nelle campagne, ha reso effettivi i principi di eguaglianza sanciti nei primi articoli della nostra Carta". Poi aggiunge: "Le recenti alluvioni hanno mostrato egualmente lo spirito di solidarietà connaturato a chi si occupa di agricoltura nei territori: il loro sacrificio, i danni che hanno subito, meritano di essere prontamente ristorati perché con politiche appropriate si creino le condizioni per la ripresa". All'evento, dal titolo Agricoltori, protagonisti del futuro. Ambiente, territorio, impresa: gli attrezzi della Costituzione, presenti anche i ministri Antonio Tajani, Matteo Salvini e Francesco Lollobrigida.
"Intervenire sulle condizioni di vita degli agricoltori"
"Il Trattato di Roma del 1957, in sintonia con la Costituzione italiana, ne ricalca i temi, a dimostrazione dell'influenza della nostra Repubblica, Paese fondatore, nell'ambito del processo di integrazione europea - dice Mattarella - Soffermiamoci per un momento su questo, visto che successivamente la politica agricola comune sarebbe stata a lungo - e continua ad essere - uno dei pilastri dell'Unione Europea e garanzia per la nostra produzione agricola". "Questi gli obiettivi indicati - prosegue il capo dello Stato -: incrementare la produttività agricola, assicurando lo sviluppo razionale della produzione; assicurare un tenore di vita equo alla popolazione agricola; garantire la sicurezza degli approvvigionamenti; infine - ed è un elemento di novità - assicurare prezzi ragionevoli ai consumatori. Come si vede, accanto alle esigenze di produttività e di produzione, ci si propone di intervenire sulle condizioni dei cittadini occupati in agricoltura, residenti nelle zone rurali".
"C'è interesse pubblico a sviluppo agricoltura"
"L'obiettivo primario della previsione costituzionale era quello di accrescere la quantità della produzione agricola per soddisfare i bisogni della popolazione, uscita stremata dalla guerra indicando l'obbligo di coltivare la terra. Anche per questo l'art. 47 dispone che 'la Repubblica favorisce l'accesso alla proprietà diretto coltivatrice' - continua Mattarella - In nome di un più alto interesse generale, che travalica le normali relazioni economiche bilaterali. In Costituzione viene definito l'interesse pubblico allo sviluppo razionale delle coltivazioni agricole, ritenuto degno di tutela".
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"Italia in agricoltura mai sulla difensiva"
"L'Unione Europea è il primo esportatore globale di prodotti agro-alimentari e, in essa, Italia e Francia si contendono il primo posto. È parte del soft power europeo - spiega Mattarella - Con essi, si esporta uno standard di qualità e di salute, si afferma un modello di consumo e di vita che si impone ai mercati - come nel caso della dieta mediterranea - con la persuasione del suo valore, il contrario di tentazioni di chiusura. Si pensi che l'Italia è nel gruppo di testa della classifica dell'Unione Europea che ha valorizzato le nostre produzioni nelle denominazioni di 'indicazione geografica protetta', di 'denominazione origine protetta', di 'specialità tradizionale garantita'. Un'Italia, dunque, non sulla difensiva ma che può giocare d'iniziativa a tutto campo; in una stagione che vede, insieme, alimentazione, tutela dell'eco-sistema, governo del territorio, valorizzazione dei beni ambientali".
"Agricoltura oggi è sinonimo di benessere"
Il presidente della Repubblica poi sottolinea che "l'agricoltura, da problema, da elemento di arretratezza, è divenuta sinonimo di opportunità e di benessere. Più - e meglio - di altri comparti economici, ha saputo disseminare modernità, uscendo da un'attività di mera sussistenza, di autoconsumo autarchico, per creare valore, divenendo vettore di internazionalizzazione dell'economia". "È necessario rendere tutti consapevoli di quanto centrale sia oggi l'agricoltura - aggiunge Mattarella - Un volano per la crescita, per la creazione di filiere produttive; presupposto per l'export delle eccellenze del Made in Italy; veicolo di innovazione e promozione della ricerca e della salute. Protagonista nella gestione dei territori e per la tutela dell'ambiente, proteggendo le culture, e le colture, che hanno modellato, nei secoli, il paesaggio e il modo di vivere italiano".
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"Da Mosca uso spregiudicato delle risorse alimentari"
"Si è affacciata la crisi derivante dall'invasione russa in Ucraina, con un uso spregiudicato da parte di Mosca della risorsa alimentare, utilizzata come arma strategica - dice ancora Mattarella - Il cibo, anziché diritto universale viene considerato arma di guerra, affamando popolazioni, destabilizzando nazioni, accentuando povertà e spostamenti di popoli. La fame è uno spettro che si aggira nuovamente nei territori in guerra, e non solo; e si presenta, inoltre, nelle aree soggette a desertificazione". "Le drammatiche vicende di questo periodo confermano come l'agro-alimentare sia la base di ogni concreta prova sul terreno della sostenibilità ambientale e sia, inoltre, la prima frontiera su cui si misura la stabilità internazionale e le politiche di cooperazione - aggiunge - Sicurezza alimentare era espressione che si era spostata da una concezione quantitativa dei rifornimenti agricoli, a una qualitativa, relativa alla salubrità degli alimenti. Oggi rischiamo di tornare drammaticamente indietro. Ecco perché l'agro-alimentare è anche un veicolo di pace". Il presidente della Repubblica poi sottolinea la riconoscenza "al mondo dell'agricoltura che, durante la crisi della pandemia da Covid, non ha mai cessato, neppure per un istante, di nutrire il Paese. Gli agricoltori, al pari di altre categorie benemerite, hanno consentito a un Paese ferito di rialzarsi e riprendere il suo percorso".
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"Lucidità e lungimiranza per prossime elezioni Ue"
"Il 2024 sarà caratterizzato da un grande esercizio di democrazia: il popolo europeo sarà chiamato a eleggere il Parlamento d'Europa, massimo organismo rappresentativo delle volontà dei cittadini del continente - ricorda Mattarella - Occorreranno lucidità di giudizio e consapevole lungimiranza per essere all'altezza delle sfide che ci riguardano. Le strutture dell'Unione hanno bisogno di essere rafforzate in numerosi ambiti, dalla difesa all'agricoltura".