Il presidente della Repubblica ha promulgato il ddl recante "disposizioni in materia di divieto di produzione e di immissione sul mercato di carni coltivate. Il Governo ha trasmesso il provvedimento accompagnandolo con una lettera con cui si è data notizia dell'avvenuta notifica del disegno di legge alla Commissione europea", ha comunicato il Quirinale in una nota
Il disegno di legge approvato dal Parlamento con il divieto di produzione e vendita di alimenti derivati da colture cellulari è stato firmato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a differenza di quanto precedentemente riportato. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha infatti promulgato il ddl recante "disposizioni in materia di divieto di produzione e di immissione sul mercato di carni coltivate. Il Governo ha trasmesso il provvedimento accompagnandolo con una lettera con cui si è data notizia dell'avvenuta notifica del disegno di legge alla Commissione europea e con l'impegno a conformarsi a eventuali osservazioni che dovessero essere formulate dalla Commissione nell'ambito della procedura di notifica", ha comunicato il Quirinale in una nota.
La notifica
L'Italia ha notificato nel database Tris per le norme tecniche con potenziali effetti sul mercato interno la legge che vieta la produzione e commercializzazione di di alimenti e mangimi prodotti a partire da colture cellulari. Commissione, Stati membri e parti interessate hanno ora tre mesi di tempo per commentare il provvedimento. La fine del periodo di sospensione della legge, per consentirne l'esame, è fissata al 4 marzo 2024. In caso lo ritenesse opportuno, la Commissione potrà prolungare di altri tre mesi il periodo di sospensione.
Cosa è successo
Il ddl sulla carne coltivata è stato inviato a Bruxelles prima dell'approvazione in Parlamento per essere sottoposto a una procedura che si chiama Tris e permette alla Commissione e agli altri Paesi di valutare leggi che impattano sul mercato unico europeo. Poi però il ministro Lollobrigida ha chiesto di ritirare il testo dal Tris con l'intenzione di rimandarlo a Bruxelles dopo il via libera definitivo del Parlamento. L'ok è arrivato il 16 novembre, senza alcuna modifica. Ora quindi si attende la valutazione dell'Ue.
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Rischio procedura d'infrazione
La carne coltivata in laboratorio, così come l'assunzione di proteine da insetti, sono esempi di cosiddetti 'nuovi alimenti' (novel food), come vengono definiti da Bruxelles. L'iniziativa legislativa deve essere notificata a Bruxelles come qualunque altro progetto di legge che potrebbe ostacolare tecnicamente gli scambi commerciali da parte degli Stati membri, all'interno del mercato unico. Se questa fosse eventualmente la valutazione dell'Ue, si potrebbe arrivare a una procedura di infrazione. Lo scoglio potrebbe materializzarsi sulla possibilità che il decreto ostacoli la libera circolazione mettendo una serie di norme che intendono imporre il divieto agli operatori del settore alimentare di produrre, commercializzare e somministrare cibo isolato o prodotto a partire da colture cellulari o di tessuti derivanti da animali vertebrati.