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Carne coltivata, dalla Camera ok al divieto in Italia. Lite tra Prandini e Della Vedova

Politica

Con 159 voti a favore, 53 contrari e 34 astenuti Montecitorio ha approvato in via definitiva la legge che vieta la produzione e l'immissione sul mercato di alimenti e mangimi costituiti, isolati o prodotti a partire da colture cellulari o di tessuti derivanti da animali vertebrati nonché la denominazione di carne per prodotti trasformati contenenti proteine vegetali. In mattinata davanti a Palazzo Chigi tensione tra il presidente di Coldiretti e gli esponenti di +Europa

 

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L'Aula della Camera ha dato il via libera definitivo al divieto di produrre e vendere in Italia carne coltivata. Con 159 voti favorevoli, 53 contrari e 34 astenuti, l'Assemblea di Montecitorio ha approvato il disegno di legge presentato dal ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida. Questa decisione fa dell'Italia il primo Paese in Europa a introdurre una simile restrizione. La nuova normativa proibisce la produzione e commercializzazione di alimenti e mangimi derivati da colture cellulari o tessuti di animali vertebrati, nonché vieta l'uso del termine "carne" per prodotti trasformati contenenti proteine vegetali.

Applausi di Coldiretti: in mattinata Prandini ha attaccato Della Vedova e Magi

Applausi e grida di gioia hanno accompagnato l'approvazione della legge che stoppa la produzione e l'immissione sul mercato della cosiddetta carne sintetica. A festeggiare il disco verde è stata la Coldiretti, raccolta in un sit in organizzato sotto il porticato della Galleria Colonna, a due passi da Palazzo Chigi. In mattinata, c'era stato un episodio di tensione proprio fra il presidente di Coldiretti Ettore Prandini e i vertici di +Europa Riccardo Magi e Benedetto Della Vedova. In un presidio davanti alla Galleria Colonna, Prandini ha attraversato la strada puntando contro i due deputati che a loro volta manifestavano contro il divieto di fronte alla sede del governo. "È arrivato come un ossesso dicendomi delinquente e ci ha aggrediti fisicamente", ha detto Della Vedova. Ci sono stati spintoni e insulti, ed è dovuta intervenire la polizia per trattenere Prandini e separare i manifestanti.

 

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"Se il presidente di Coldiretti si sente in diritto di aggredire un parlamentare credo che siamo all'eversione. È una persona che non dovrebbe ricoprire un ruolo del genere, ora facciamo una bella denuncia", ha in seguito dichiarato Della Vedova. "Chiediamo che il governo si dissoci", ha aggiunto il segretario di +Europa, Riccardo Magi. "Trovo assolutamente gravissimo che non un semplice militante ma il presidente di una delle più potenti organizzazioni sindacali di questo Paese si senta legittimato ad attraversare la strada ed aggredire un Parlamentare per le parole che ha pronunciato in Aula. Questo è successo, ed è di una gravità assoluta - ha aggiunto ancora Della Vedova - Ho attaccato la Coldiretti: potrò avere il diritto di farlo motivandolo in Aula? Faremo denuncia ma invito il ministro Lollobrigida a non andare dalla manifestazione di Coldiretti: non può andare a legittimare questa aggressione contro il Parlamento. Sarebbe un riconoscimento alla violenza. Ho una certa esperienza ma una cosa del genere non la ho mai vista". Poi ha ricordato: "Durante le dichiarazioni di voto sono andato sotto Palazzo Chigi per una foto con un volantino sulla carne coltivata che non richiamava alcuna associazione. A un certo punto arriva prima un signore con le insegne di Coldiretti e poi come un ossesso il presidente Prandini: corre verso di me e mi urla: 'delinquente, delinquente' e cerca di aggredirmi. Gli agenti della Digos lo allontanano". 

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Prandini: "Della Vedova ha provocato Coldiretti"

Prandini ha replica al deputato di +Europa: "Della Vedova denuncia? Noi faremo altrettanto per i cartelli che lui ha esposto, venendo a provocare una manifestazione che era assolutamente pacifica fino a quel punto, con le scritte 'agricoltori coltivano ignoranza'". Il presidente di Coldiretti ha poi aggiunto: "Come giustamente ci deve essere rispetto nei confronti del parlamento e dei parlamentari, anche i parlamentari devono avere rispetto per i cittadini italiani e un mondo che io rappresento, che è quello degli agricoltori. Di fronte a una provocazione di quel tipo, sono andato a dirgli quello che penso di lui e ho cercato di fargli abbassare il cartello. Questo è quello che avvenuto". Poi ha con tinuato: "Se poi lui vuole creare le condizioni per cui questa strumentalizzazione gli possa dare visibilità personale che diversamente non avrebbe, è libero di farlo. E noi agiremo a nostra volta nelle sedi opportune, rispetto a un comportamento che non ha nulla di democratico, come lui si definisce, e soprattutto non è rispettoso del lavoro di milioni di agricoltori".

CPP/ S0A QBXB

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Pd: "Solidarietà a Magi e Della Vedova aggrediti"

A favore degli esponenti di +Europa si sono schierati i dem, con Stefano Vaccari, capogruppo Pd, e Antonella Forattini, Stefania Marino e Andrea Rossi, della Commissione agricoltura della Camera, che hanno dichiarato: "Piena solidarietà da parte del gruppo Pd della Commissione Agricoltura a Riccardo Magi e Benedetto Della Vedova di +Europa aggrediti verbalmente e fisicamente da Ettore Prandini, presidente nazionale della Coldiretti. La differenza delle opinioni non giustifica in alcun modo un simile comportamento e nuoce alle stesse cause del mondo agricolo. Sulla carne coltivata ci sono opinioni diverse e dovrebbe prevalere la riflessione e il merito senza che il libero confronto degeneri in atteggiamenti inqualificabili. Ci meraviglia tutto questo unitamente ad appiattimenti politici verso il governo che minano l'autonomia che dovrebbero avere tutte le organizzazioni". 

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