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Mattarella a Torino: "Regioni colonna vertebrale del nostro Paese"

Politica
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La città piemontese ospita il festival nazionale della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. Il capo dello Stato: "Qui messaggio di unità". Arrivati anche i saluti, in videocollegamento, della Presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola: "È nella solidarietà che l'Unione Europea è più forte". Fitto sul Pnrr: "Per quinta rata consapevoli delle difficoltà, ma sereni". Domani è attesa la premier Meloni

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"Le Regioni sono la colonna vertebrale del nostro Paese". Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo messaggio da Torino, dove si è svolta oggi, 2 ottobre, la prima delle due giornate del Festival delle Regioni. Si tratta di un'iniziativa che ha l'obiettivo di elaborare proposte utili al potenziamento del ruolo delle Regioni e delle Province autonome. "Vorrei sottolineare come qui, in una città che parla della storia d'Italia, si stia dando un messaggio di grande significato: di unità, di dialogo con il Paese per il futuro dell'Italia. E questa è un'occasione per bilanciare questo messaggio di unità con l'Unione europea, ambito sempre più fondamentale per il futuro del nostro Paese", ha aggiunto il capo dello Stato. In videocollegamento sono arrivati anche i saluti della Presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, che, a sua volta, ha ricordato: "È nella solidarietà che l'Unione Europea è più forte". Per poi aggiungere: "Troppi cittadini sono in difficoltà, dobbiamo mantenere le loro preoccupazioni al centro della nostra attenzione: questo è il momento di restare uniti". Domani invece, in chiusura, interverrà la premier Giorgia Meloni. 

Mattarella: "Vajont lezione terribile"

"La nostra Costituzione si ispira al valore principio e al lavoro dell'Autonomia, dove la repubblica è una è indivisibile ma già all'articolo 5 riconosce e promuove le autonomia" e sottolinea quindi "l'esigenza di collaborazione", ha ricordato il capo dello Stao nel suo intervento. Poi un passaggio anche sula tragedia dell Vajont: "Continua a dare una lezione terribile ed indimenticabile di quanto sia importante la tutela del territorio". 

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Cirio: "A Torino c’è tutta l’Italia"

"A Torino c’è tutta l’Italia perché ne è stata la prima Capitale e perché questa città è diventata grande grazie al contributo delle diverse comunità provenienti da tutto il Paese", ha detto il presidente del Piemonte, Alberto Cirio, in avvio dei lavori. Secondo Cirio "non esiste quindi posto migliore per celebrare la festa delle Regioni, che di questo Paese sono l’ossatura e la spina dorsale. Qui è nata l’Italia e qui affondano le radici le nostre maggiori istituzioni pubbliche".

Fedriga: "Più fondi alle Regioni per il Servizio Sanitario Nazionale"

Mentre Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli Venezia Giulia, oltre che presidente della Conferenza delle regioni e delle province autonome, ha sottolineato che le Regioni hanno chiesto al governo "di incrementare il finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale con la prossima Legge di Bilancio, al fine di realizzare un’efficace, innovativa e sostenibile programmazione sanitaria, muovendosi nella direzione di un miglioramento della qualità delle prestazioni erogate e dell’efficienza del sistema nel suo complesso per andare incontro alla domanda e ai nuovi bisogni di salute, cresciuti dopo la pandemia".

Fitto: "In arrivo la terza rata del Pnrr"

Nel suo intervento, invece, il ministro Fitto ha anticipato che "nei prossimi giorni sarà incassata la terza rata del Pnrr". "Sulla quarta rata", ha poi aggiunto, "noi abbiamo compiuto una scelta, quella di anticipare la rimodulazione cambiando 11 su 28 obiettivi. La Commissione Europea e il Consiglio hanno approvato questa nostra proposta, abbiamo fatto richiesta di pagamento ed è in corso la fase di verifica per il raggiungimento degli obiettivi e noi siamo fiduciosi che questo possa accadere entro il 31 dicembre di quest'anno". E sulla quinta? Il lavoro che si sta facendo è "molto positivo", assicura il ministro che però parla anche di "consapevolezza della difficoltà dei passaggi" ma di "serenità per il lavoro" messo in campo. 

Salvini: "Nuovo codice degli appalti funziona"

A Torino è intervenuto anche il leader della Lega Matteo Salvini: "Il nuovo codice degli appalti è la dimostrazione di quello che questo governo vuole fare dal punto di vista culturale, prima che politico: dare fiducia alla programmazione degli enti locali e le 100 mila nuove richieste di bando di gara dimostrano che il codice sta funzionando", ha spiegato.

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Zangrillo: "Chiave di successo della Pa è capitale umano"

Nel pomeriggio si sono tenuti alcuni tavoli tematici a porte chiuse con diversi ministri e il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio. Tra chi è intervenuto anche il ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo, che ha sottolineato come la “chiave del successo di un'organizzazione enorme e complessa” come la Pa è il “capitale umano”. Poi ha ricordato l’importanza della formazione: “A dicembre 2022 il tempo medio dedicato alla formazione dei dipendenti pubblici era di tre ore all'anno, certamente è un dato allarmante". Il governo, ha aggiunto, si è impegnato a "portare a sei mesi il tempo medio delle procedure concorsuali” e sta avviando “delle soluzioni, anche a livello contrattuale, per introdurre dei meccanismi che consentano alle persone di essere valutate e premiate per quello che producono".

Zangrillo: "I giovani non lasciano l'Italia solo per i salari"

Una riflessione più ampia sul “tema retributivo”. Pur essendo “sicuramente rilevante”, ha detto Zangrillo, “io non credo che i giovani che lasciano il nostro Paese lo fanno per ragioni di carattere retributivo”: chi lascia l’Italia lo fa “perché ritiene che non sia in grado di dargli un'offerta che comprende" molti aspetti "non ultimo un corretto bilanciamento tra l'impegno professionale e la vita personale". 

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Il ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, a margine del Festival, è intervenuto sulle polemiche sollevate dalle dichiarazioni della senatrice Ilaria Cucchi, secondo cui il governo avrebbe abolito lo ius soli sportivo: “Ritengo non sia stata informata prima di attribuire al governo Meloni l'abolizione dello ius soli sportivo semplicemente perché non è così”.

Abodi: "Lo sport unisce. Importante stare tutti dalla stessa parte"

Abodi ha riconosciuto che durante i lavori tutti i presenti si sono "parlati con la sincerità necessaria a un tavolo nel quale ci sentiamo tutti dalla stessa parte”. Sarà importante farlo sempre: “Se riuscissimo a preservare uno spirito che consenta di tutelare il decoro nazionale, faremmo un salto di qualità. Altrimenti, la sistematicità del conflitto non aiuta". Lo sport - ha aggiunto – “unisce, e quindi aiuta”. Sottovalutato “il tema del turismo sportivo”, a proposito del quale Abodi ha citato l'esempio della Ryder Cup di Roma. "Il golf ha un indotto di circa 1 miliardo, e 600 milioni di telespettatori stimati. È gente che magari non è mai venuta in Italia, ma ci ha visti in televisione, con una sceneggiatura del Paese sempre vista da una parte, come se non stessimo tutti dalla stessa parte”, ha detto ricordando che “non c'è crescita senza reputazione: linguaggio, vocabolario e postura sono importanti".

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