Abodi su Jankto: “Non amo le ostentazioni, ma rispetto le scelte individuali”. È polemica

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Il giocatore ceco, che pochi mesi fa ha dichiarato la sua omosessualità, è vicino al ritorno in Italia con la maglia del Cagliari. Il ministro dello Sport ha detto: “Non faccio differenze di caratteristiche nella sfera privata”. Poi ha precisato: “Per me esistono le persone. Ho parlato di rispetto per le scelte. Rispetto è un valore non equivocabile, da garantire. Poi, posso non condividere alcune espressioni del Pride?”. Le sue parole hanno scatenato critiche da parte di altri esponenti politici, dal Pd al M5s

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Jakub Jankto, il calciatore ceco che pochi mesi fa ha dichiarato pubblicamente di essere omosessuale, è ormai prossimo al ritorno in Italia, con la maglia del Cagliari. Il centrocampista classe 1996 arriva dal Getafe e ha già un accordo con i sardi. Si aspetta solo l’ufficialità. Ma a far discutere sono le parole di Andrea Abodi, ministro per lo Sport e i giovani, che commentando la notizia in un’intervento a 24 Mattino su Radio 24 ha detto: "La società probabilmente, in generale, ancora qualche passo in avanti può farlo. Per quanto mi riguarda, è prima di tutto una persona e secondo è un atleta. Non faccio differenze di caratteristiche che riguardano la sfera delle scelte personali. Se devo essere altrettanto sincero non amo, in generale, le ostentazioni, ma le scelte individuali vanno rispettate per come vengono prese e per quelle che sono. Io mi fermo qui" (L'INTERVISTA DI JANKTO A SKY TG24 LIVE IN).

La precisazione di Abodi

Più tardi, via Twitter, il ministro Abodi ha voluto fare una precisazione alle sue parole: "Ad esser corretti ho risposto dicendo: per me esistono le persone. Ho parlato di rispetto per le scelte e, aggiungo con convinzione e per correttezza, per la natura umana. Rispetto è un valore non equivocabile, da garantire. Poi, posso non condividere alcune espressioni del Pride?”.

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Le reazioni e le critiche

Le parole di Abodi hanno però suscitato molte polemiche nel mondo politico. "Ma proprio non ce la fanno a trattenersi? Oggi è la volta del ministro Abodi", ha commentato la capogruppo del Pd alla Camera, Chiara Braga. "L'unica ostentazione a cui assistiamo è quella di ministri ottusi e chiusi nel loro oscurantismo anni '50. Sempre contro chi chiede diritti, libertà, giustizia, soprattutto donne e comunità Lgbtqia+”. La vicepresidente del Parlamento europeo, la dem Pina Picierno, si è detta "inorridita" per le parole del ministro, a suo dire "spiacevoli e inopportune, a maggior ragione perché ricopre una carica istituzionale". Per il capogruppo M5S in commissione cultura e sport al Senato Luca Pirondini si è chiesto "da quando dichiarare il proprio orientamento sessuale significa ostentare qualcosa?. Da Azione-Italia Viva è intervenuto Ivan Scalfarotto: "Scelte, ostentazioni, eccessi del Pride...cose che un ministro di un altro Paese avanzato non si sognerebbe nemmeno di pensare, figurarsi dichiararle alla stampa. Ma perché in Italia si deve fare così tanta fatica?”.

Il coming out

Jankto diventerà il primo calciatore dichiaratamente omosessuale a giocare nella nostra Serie A. "Sono gay, non voglio più nascondermi", aveva dichiarato la mezzala ex Udinese e Sampdoria, "così voglio dare coraggio agli altri. Voglio vivere la mia vita in libertà senza paure. Senza pregiudizio. Senza violenza. Ma con amore".

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