Jakub Jankto a Live In Napoli: "In Italia non avrei mai fatto coming out". VIDEO

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L'ex centrocampista di Sampdoria e Udinese spiega in esclusiva a Sky TG24 la scelta di rendere pubblica sua omosessualità. "Ho sempre pensato che il calcio fosse omofobo, ma Praga, la mia città, mi è stata vicina al momento di prendere una decisione difficile" Poi dice: "Spero che il mio gesto possa aiutare altri calciatori a sentirsi liberi di dichiararsi"

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Col suo coming out Jakub Jankto, ex centrocampista, tra le altre, di Sampdoria e Udinese, ha aperto uno squarcio nel mondo del calcio, ricevendo attestati di stima e incoraggiamento per un segnale che nessuno professionista del suo livello era stato in grado finora di dare. Intervistato in esclusiva nel corso di Live In Napoli, la due giorni di Sky TG24 che si sposta dagli studi televisivi alle piazze, Jankto ha spiegato il perché del suo gesto (LIVE IN NAPOLI. LO SPECIALE - GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA). “Ho fatto coming out prima per me stesso e poi per aiutare gli altri", ha detto il calciatore ora in forza allo Sparta Praga. "Quanto ci ho pensato prima di farlo? Lo sapevo sin da piccolo, però tendi a dire ‘posso continuare in qualche maniera’. Diciamo che il mondo calcistico è un po’ omofobo, l’ho detto tante volte e lo sappiamo tutti, però mi è venuto improvvisamente, non era qualcosa di programmato. Mi è venuto così e non mi dispiace averlo fatto. Finalmente posso fare quello che voglio e sono felicissimo”. 

"In Italia o in Spagna non lo avrei mai fatto"

"Mi ha aiutato molto essere a casa per fare coming out", ha spiegato Jankto in riferimento alle tempistiche del suo annuncio. "Se fossi stato in Spagna o in Italia non lo avrei mai detto. In Italia si dice ‘casa dolce casa’ ed è così, è la verità, le persone qui a Praga mi hanno aiutato molto".

"Spero che il mio esempio aiuti altri calciatori gay"

Il coming out di Jankto potrebbe fare da apripista per altri professionisti del pallone. "Io sicuramente non farò i nomi, però ci sono altri calciatori gay", spiega lui stesso a Live In. "C’erano, ci sono e ci saranno. Io non pretendo che adesso facciano coming out anche loro, però forse il mio esempio li può aiutare, magari nel futuro penseranno ‘lo posso fare anch’io’”. 

"Con la mia ex compagna abbiamo protetto nostro figlio"

Jankto ha parlato anche della scelta nel momento in cui l'ha comunicata alla sua ex compagna e madre di suo figlio. “Lei è rimasta stupita, però si aspettava che qualcosa non andasse. È stato tutto casuale e non programmato, ma diciamo, tra virgolette, che l’ha accettato. Siamo abbastanza intelligenti per continuare, per trovare la strada giusta e per proteggere il nostro bambino, credo sia una cosa fondamentale, per noi e soprattutto per lui. In ogni caso, non è stato facile né per me, né per lei’”.

"Se due persone si amano possono crescere un figlio"

Infine, un'opinione sul tema dei figli di coppie omogenitoriali, che tanto clamore sta suscitando nel nostro Paese. "Secondo me, se due persone si amano e si vogliono bene, possono tranquillamente occuparsi dei bambini, dando forse un esempio migliore di tante madri e padri, perché ci sono sempre i brutti esempi, dove i genitori non si comportano bene". "Tutto quello che posso fare", ha concluso Jankto, "è occuparmi di mio figlio e della mia famiglia”.

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