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Emergenza clima, approvato da Cdm decreto su cassa integrazione a lavoratori: cosa prevede

Politica
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Il provvedimento estende la possibilità di accedere alla cassa integrazione per l'edilizia e l'agricoltura, i settori più esposti. Consente, in caso di eventi oggettivamente non evitabili, di chiedere la cig ad ore per i lavoratori edili e agricoli, escludendola dal conteggio previsto. Calderone: “Impegno su protocolli emergenze, non solo sul caldo”

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È arrivato il via libera del Consiglio dei ministri al decreto legge per la tutela dei lavoratori in caso di emergenza climatica. Il provvedimento estende la possibilità di accedere alla cassa integrazione per l'edilizia e l'agricoltura, i settori più esposti. Consente, in caso di eventi oggettivamente non evitabili, di chiedere la cig ad ore per i lavoratori edili e agricoli, escludendola dal conteggio previsto (rispettivamente 52 settimane nel biennio mobile per la cig ordinaria in edilizia e 90 giorni nell'anno solare per la Cisoa in agricoltura). Sul fronte maltempo, inoltre, il Consiglio dei Ministri ha preso atto di un primo stanziamento di 12 milioni di euro proveniente da Simest per le imprese di Emilia Romagna, Marche e Toscana colpite dall'alluvione delle scorse settimane.

Calderone: “Impegno su protocolli emergenze, non solo sul caldo”

Il governo aveva sottoposto alle parti sociali un protocollo che riguardava un'intesa per il 'caldo' ma si è deciso di avviare "un percorso che si tradurrà in un lavoro molto più ampio, di un protocollo emergenze che terrà conto anche del caldo, ma che guarderà in modo più ampio alle emergenze climatiche, individuando anche protocolli settoriali”, ha detto la ministra del Lavoro, Marina Calderone, al termine del Consiglio dei ministri spiegando che sul tema c'è anche un articolo nel decreto approvato. "Il decreto recepisce e valorizza le intese tra le parti sociali, che possono essere promosse dal ministero del Lavoro e della Salute e che possono essere recepite in decreti ministeriali. Vanno ad aggiungersi a quelli del decreto alluvioni e sono un modo per dare attenzione a quelle che sono necessità specifiche del momento". La ministra ha detto che in ogni caso il governo punta a favorire "gli accordi con le parti sociali e le buone prassi con attenzione alla norme su sicurezza e lavoro".

Schillaci: con Dl caldo diamo risposte a tutela salute lavoratori

"Con questo provvedimento diamo risposte importanti per la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori soprattutto in quegli ambiti in cui sono maggiormente esposti alle temperature elevate”, ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, in merito al decreto legge su misure urgenti in materia di tutela dei lavoratori in caso di emergenza climatica approvato dal Consiglio dei Ministri. "La previsione contenuta nel decreto di favorire intese con le parti sociali ci consentirà di intervenire ulteriormente, anche recependo le intese attraverso decreti, per definire modalità organizzative, misure di prevenzione e di sorveglianza sanitaria in modo da aumentare i livelli di sicurezza in presenza di temperature elevate, come abbiamo iniziato a fare con il protocollo che il Ministero della Salute ha elaborato nei giorni scorsi che fornisce indicazioni sui turni di lavoro, la gestione delle pause, l'abbigliamento adatto, la costante idratazione e quanto può essere utile a garantire più elevati livelli di sicurezza sui luoghi di lavoro".

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Musumeci: “10 milioni per risarcire i turisti in Sicilia”

Al termine del Consiglio dei ministri si è tenuta una conferenza stampa, nel corso della quale il il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci ha fatto sapere che “il ministro Santanchè ha presentato una proposta per i turisti che si sono trovati in Sicilia nel periodo più difficile: ci saranno 10 milioni di euro per il rimborso dei biglietti aerei e delle prenotazioni per quelli che sono rimasti privi di copertura. Si parte dal giorno in cui va in tilt l'aeroporto di Catania. Sarà istituito un apposito ufficio".

Musumeci: “Compreremo e produrremo Canadair, Ue ne ha pochi”

"Ci sono sempre meno Canadair in giro proprio per la limitata produzione”, ha aggiunto Musumeci. “L’Italia si è candidata ad acquistarne alcuni ma dovrà aspettare ancora 4-5 anni: a fronte di questa paradossale situazione che abbiamo scoperto al momento del nostro insediamento si sta lavorando per trovare una soluzione alternativa assieme ad altri Stati membri perché il problema non è solo italiano. È assurdo che l'Ue non abbia una flotta di velivoli antincedio degna di questo nome. Anche in Italia speriamo di poter trovare una o più aziende in condizioni produrre velivoli leggeri che possano accumulare acqua da laghetti o dalla superficie del mare come avviene ancora oggi”, ha detto ancora il ministro per la Protezione civile.

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"La cultura della prevenzione passa anche attraverso un nuovo approccio con le assicurazioni contro i rischi. Il Governo affronterà questo tema nelle prossime settimane: serve che ogni cittadino che vive e opera in un territorio a rischio debba ricorrere ad assicurazione, magari anche con il concorso dello Stato”, ha detto ancora il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, dopo il Consiglio dei ministri.

Musumeci: “Ieri 35 richieste di concorso aereo"

"Sono state 35 le richieste di concorso aereo nella giornata di ieri: 15 in Sicilia, 13 in Calabria, 4 in Sardegna, 3 in Puglia, 1 in Abruzzo. Tutte le richieste possibili sono state soddisfatte, in Sicilia a causa delle forti correnti d'aria la flotta aerea regionale non ha potuto effettuare alcun interventi ieri e questo ha reso in parte più complicate le operazioni di spegnimento. La regione Puglia non si è dotata di una flotta aerea regionale per cui gli interventi devono essere fatti da una flotta aerea di Stato", ha aggiunto Musumeci.

Musumeci: “Incendi dolosi non sono una novità”

"Non si esclude che ci siano incendi dolosi", tra quelli scoppiati negli ultimi giorni, ha spiegato ancora Musumeci. "Indagano magistratura e forze dell'ordine. Non sarebbe una novità; da diverso tempo in molte regioni gli incendi sono determinati dalla criminalità locale spesso per fini speculativi su quei territori attraversati dalle fiamme".

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