"La pluralità di focolai degli ultimi giorni lascia pensare ad atti dolosi, all'azione di scelleratezza assoluta che distrugge territorio e ambiente, fatti contro la nostra comunità che ne è vittima. Sono reati gravi come quelli mafiosi, sono reati contro l'umanità". Così il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla
"La pluralità di focolai degli ultimi giorni lascia pensare ad atti dolosi", "fatti contro la nostra comunità che ne è vittima. Sono reati gravi come quelli mafiosi, sono reati contro l'umanità". E' quanto ha dichiarato il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, ai microfoni di Sky TG24. "Il caldo e il vento evidentemente accelerano e facilitano la scelleratezza degli uomini - ha aggiunto -, perché una pluralità di focolai, così come quella che è stata registrata, non può che essere, in molti casi, di origine dolosa. Ed è questo che preoccupa, di fronte a cambiamenti climatici che ci mettono di fronte a scenari imprevisti con particolare frequenza, prendere in considerazione il perpetuarsi anche di questi atti di criminalità. Perché di questo si tratta: Palermo ha rischiato di essere vittima totale, anche funzionale, del fuoco nelle scorse 24 ore, perché le fiamme hanno lambito strutture e impianti sensibili, oltre che pericolosi, per i loro contenuti, al di là del circolo di fuoco che ha contornato le case delle borgate e della periferia cittadina. Quindi, si tratta veramente di un reato, se mi è consentito dire, nei confronti della comunità, brutale e violento, esattamente come un atto mafioso".
La situazione a Palermo oggi
"Preoccupa, ovviamente, il quadro generale, ma rispetto all'emergenza specifica siamo in una fase di evidente e positiva regressione e si mantengono ancora alcuni residuali focolai boschivi in provincia. Sono ancora in corso alcuni voli antincendio sulla discarica di Bellolampo a Palermo". In questi giorni l'aeroporto e l'ospedale Cervello sono stati lambito dalle fiamme. Rimangono delle criticità in queste sedi? "Il residuo ha ancora qualche esigenza che mi è stata rappresentata pochi momenti fa sulla rete elettrica, che ha subito alcuni danni, oltre il sovraccarico in alcune sottostazioni, ma l'Enel sta ovviamente provvedendo a fare quanto di propria competenza. L'ospedale Cervello è stato messo in sicurezza sin da subito, ieri è stato sgomberato solo un reparto, il reparto oncologico, non tanto per il rischio diretto da incendio, quanto per la sua vicinanza alla centrale dei gas ad ossigeno che, con l'elevazione della temperatura e l'avvicinarsi delle fiamme, avrebbe potuto costituire un elemento di rischio oggettivo".
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L'emergenza
"Abbiamo vissuto tutta la nottata tra lunedì e martedì, e tutta la giornata di martedì tra il COC comunale e la centrale operativa della Prefettura, dove sono confluite tutte le funzioni gestori dell'emergenza, e credo che si sia fatto insieme un buon lavoro, anche se ovviamente le crisi come queste, evidenziano anche la necessità di un potenziamento di alcune funzioni, tra cui quelle, diciamo, dei Vigili del Fuoco che hanno fatto un grandissimo lavoro, ma sono stati impegnati su un fronte eccessivamente vasto". "Ieri - ha concluso - non abbiamo potuto contare sugli elicotteri, ma solo su alcuni voli dei Canadair, peraltro anche limitati nel numero".