Lavoro, decreto Cassa integrazione semplificata per edilizia e agricoltura in Cdm
Sul tavolo del governo approdano nuove norme per salvaguardare i lavoratori di settori particolarmente condizionati dagli eventi meteo estremi. Il decreto autorizza gli edili ad accedere alla cassa integrazione ordinaria extra conteggio e stabilisce la cassa integrazione per gli operai agricoli a tempo indeterminato (Cisoa)
Novità in arrivo per i lavoratori dei settori dell’edilizia e dell’agricoltura alle prese con l’ondata di caldo. Arriva oggi sul tavolo del Cdm un decreto legge che autorizza il ricorso alla cassa integrazione in caso di eventi meteo estremi come le temperature roventi di queste settimane
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Secondo la bozza del decreto proposto dalla ministra del lavoro Marina Elvira Calderone, per chi opera nel settore edile sarà più semplice ricorrere alla Cig ordinaria extra conteggio, senza cioè considerare lo stop causa caldo nelle 52 settimane previste nel biennio mobile
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Ad accedere al percorso semplificato dovrebbero esserci anche i lavoratori nel settore agricolo. Il provvedimento punta ad autorizzare il ricorso a ore della Cassa integrazione salariale operai agricoli (Cisoa) fino al limite di 90 giorni nell'anno solare
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Per entrambi i comparti la cassa integrazione semplificata per il meteo estremo verrebbe garantita per tutto il 2023, ma come ha dichiarato Calderone l’idea è di rendere la misura “strutturale con la prossima Legge di bilancio”, anche in vista di futuri eventi climatici estremi che avranno sempre più un impatto negativo sulle categorie che lavorano in ambienti esterni
Norme di emergenza, queste, che saranno affiancate da un documento-quadro condiviso con le parti sociali. Si tratta del “Protocollo contro i rischi legati all’ondata di caldo”, un ventaglio di procedure da seguire sul posto di lavoro per salvaguardare la salute in caso di condizioni climatiche estreme che rendono difficile l’attività, la cui firma è stata rinviata alle prossime settimane
Valutati i pericoli nei luoghi di lavoro sarà possibile attivare la sorveglianza sanitaria per i dipendenti considerati a rischio. La procedura di emergenza include il trasporto immediato del lavoratore interessato in un'area sicura e la contestuale chiamata dei soccorsi
Dalle misure di prevenzione alle procedure da seguire, spetta all'azienda farsi carico della formazione e informazione che metta in guardia i lavoratori sui rischi sanitari legati al caldo. Il Protocollo prescrive inoltre la necessità di formazione per gli addetti al primo soccorso
Spetta poi al datore di lavoro riorganizzare i turni riducendo l'esposizione diretta in caso di temperature elevate e, se necessario, ristabilire l'organizzazione delle attività all'esterno in orari o periodi più freschi. Il datore deve prevedere poi pause brevi e frequenti in luoghi all'ombra
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Infine il Protocollo per il caldo prescrive la necessità di un monitoraggio costante delle condizioni meteo da parte del datore di lavoro, per poter attivare tempestivamente tutte le misure di prevenzione e protezione in caso di temperature roventi
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