Colosimo, presidente Commissione Antimafia: "Reato di abuso d'ufficio non porta risultati"

Politica

Ospite della trasmissione “Buongiorno” di Sky TG24, l’esponente di Fratelli d’Italia ha risposto su diversi temi. Paolo Borsellino è “un pezzo fondante della storia d’Italia e dell’identità in cui io mi riconosco”, ha detto. Ancora: “La lotta alla mafia per il centrodestra è prioritaria, il governo Meloni ha già dimostrato di essere contro” la criminalità organizzata. Sul concorso esterno: “Revisione archiviata, non c’è mai stata discussione”. Su Zaki: “Conferma del grande lavoro svolto in silenzio dall’esecutivo”

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Chiara Colosimo, presidente della Commissione Antimafia, è stata ospite della trasmissione Buongiorno di Sky TG24. In collegamento da Palermo, ha risposto su diversi temi: dalla grazia a Patrick Zaki ai depistaggi per la strage di via d’Amelio, fino al reato di abuso d’ufficio, a quello di concorso esterno in associazione mafiosa e alle intercettazioni. “Per il centrodestra la lotta alla mafia è prioritaria”, ha detto Colosimo. Sull'abuso d'ufficio: "Non è un reato che porta a risultati" (GUARDA L'INTERVISTA).

Colosimo: “Paolo Borsellino è un pezzo fondante della storia d’Italia”

Il tema della lotta alla mafia è stato uno dei principali dell’intervista. Colosimo ha partecipato ieri alla fiaccolata per ricordare la strage di via d’Amelio, in cui hanno perso la vita il magistrato Paolo Borsellino e cinque agenti (4 uomini e una donna) della sua scorta. “Quest’anno era a Palermo in veste di presidente della Commissione Antimafia, ma sono vent’anni che ogni anno che ho potuto sono stata presente il 19 luglio. Perché la storia di Paolo Borsellino, e di tutti gli agenti della sua scorta, sono un pezzo fondante della storia d’Italia e dell’identità in cui io mi riconosco. Quell’identità, quel dna, che abbiamo contro la criminalità organizzata e che dobbiamo rivendicare in modo unitario e orgoglioso”, ha detto. Riguardo ai depistaggi e ai misteri che ancora circondano la strage, ha aggiunto: “È uno dei temi principi della Commissione Antimafia. Ho in mente un lavoro che camminerà su due binari: il binario delle verità storiche e quello dell’attualità. Tutti sono invitati a portare il loro contributo”.

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”Per il centrodestra la lotta alla mafia è prioritaria”

Colosimo ha ribadito che “per il centrodestra la lotta alla mafia è prioritaria”. “Il governo Meloni ha già dimostrato di essere contro la mafia”, ha aggiunto l’esponente di Fratelli d’Italia. “L’impegno – ha detto ancora – deve essere quotidiano e costante”. 

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Abuso d’ufficio: “Non è un reato che porta a risultati”

Riguardo al reato di concorso esterno in associazione mafiosa, Colosimo ha detto che la discussione sulla revisione è archiviata: “Secondo me la discussione non c’è mai stata”, ha spiegato. Aperta, invece, la discussione sull’abuso d’ufficio. “Penso che la lotta alla corruzione si faccia coi fatti. Penso che i numeri sull’abuso d’ufficio – ha spiegato Colosimo – ci dicano come quello, purtroppo, non è un reato che porta a risultati. Perché sappiamo che non è un reato che, nella maggior parte dei casi, viene poi giudicato con sentenza, perché è molto difficile da provare. Se poi in Parlamento ci sarà un modo per cercare di rendere l’abuso d’ufficio più stringente e più utile alla lotta alla corruzione, immagino che si farà. Da qui a dire che cancellare l’abuso d’ufficio vuol dire favorire la corruzione, io rimando quella lettura al mittente con i numeri che si possono visionare. Il tema è che spesso l’abuso d’ufficio ha fermato anche le buone azioni di tanti giovani amministratori”.

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Intercettazioni: “La diffusione non è l’utilizzo”

Altro tema, quello delle intercettazioni. “Non capisco il collegamento tra la lotta alla criminalità e la diffusione di intercettazioni sui giornali – ha detto Colosimo –. Questo collegamento non esiste. Le intercettazioni sono uno strumento fondamentale, diverso è utilizzare le intercettazioni in modo inutile sui quotidiani o nella stampa. Questo è il tema, non distinguere due cose che tra di loro non c’entrano niente. Noi le vogliamo distinguere: la diffusione non è l’utilizzo”.

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Su Zaki: “Grande lavoro svolto in silenzio dal governo Meloni”

Tra gli argomenti di cui ha parlato Colosimo c’è Patrick Zaki, il ricercatore e attivista egiziano graziato da al-Sisi. “È una bellissima notizia. Una conferma del grande lavoro svolto in silenzio dal governo Meloni”, ha detto.

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