Intercettazioni, Nordio: "Tuteleremo segretezza e dignità"

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Il ministro della Giustizia ha specificato: "Non comprometteremo le indagini per i grandi crimini della delinquenza organizzata". Poi sull'inappellabilità delle sentenze di assoluzione in primo grado: "Abbiamo tenuto conto della sentenza della Corte Costituzionale di alcuni anni fa"

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"Noi interverremo per attuare completamente l'articolo 15 della Costituzione che afferma la libertà e la segretezza delle conversazioni", ha spiegato il ministro della Giustizia Carlo Nordio parlando di intercettazioni in un intervento ad 'Agora" su Rai Tre. "In questo momento - ha ribadito - siamo intervenuti parzialmente per tutelare il terzo, cioè la persona che viene citata nelle conversazioni di altri, ma successivamente interverremo anche per tutelare la dignità e la libertà delle persone che parlano e devono parlare fra di loro in riservatezza, perché la riservatezza è l'altro lato della libertà". Il ministro ha poi aggiunto: "Naturalmente senza compromettere le indagini per i grandi crimini della delinquenza organizzata" (DDL NORDIO, QUALI MISURE CONTIENE IL PROVVEDIMENTO).

"Sull'inappellabilità in caso di assuluzione tenuto conto sentenza Consulta"

Nordio poi si è soffermato sull'inappellabilità delle sentenze di assoluzione in primo grado, ricordando anche la pronuncia della Consulta del 2007 che bocciò la legge Pecorella. "Noi abbiamo tenuto conto della sentenza della Corte Costituzionale di alcuni anni fa e abbiamo rimodulato questa inappellabilità delle sentenze di assoluzione in conformità alle indicazioni di quella sentenza", ha specificato il ministro della giustizia.

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