La Russa jr, Meloni: "Solidarizzo con la ragazza che denuncia, io non sarei intervenuta"

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Lo ha detto la presidente del Consiglio nelle dichiarazioni a margine del vertice Nato di Vilnius. "Comprendo da madre la sofferenza del presidente del Senato anche se non sarei intervenuta nel merito della vicenda". Sul caso Santanchè: questione complessa, problema di procedura. Poi tra i rapporti politica-magistratura: nessun conflitto, separazione carriere non è modo per aggredire giudici

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"Tendo a sodalizzare per natura con una ragazza che denuncia e non mi pongo il problema dei tempi". Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nelle dichiarazioni a margine del vertice Nato di Vilnius, in merito al caso di Leonardo La Russa, figlio del presidente del Senato Ignazio La Russa. "Comprendo da madre la sofferenza del presidente del Senato anche se non sarei intervenuta nel merito della vicenda", ha precisato. (VERTICE NATO A VILNIUS - GLI AGGIORNAMENTI)

"Santanchè? Questione complessa, problema di procedura"

"La questione Santanchè è extrapolitica - aggiunge Meloni - non riguarda la sua attività di ministro che sta facendo molto bene. È una questione molto complessa, va vista nel merito quando il merito sarà completamente conosciuto, ma credo che questo competa alle aule dei tribunali e non alle trasmissioni tv. Un avviso di garanzia non determina le dimissioni di un ministro, a maggior ragione con queste modalità". 

 

"Nessun conflitto tra politica e magistratura"

"Approfitto per fare chiarezza. Ci sono state molte polemiche, ho letto cose curiose. Non c'è dal mio punto di vista alcun conflitto con la magistratura. Chi confida nel ritorno dello scontro tra politica e magistratura credo che rimarrà deluso", ha detto la presidente del Consiglio. "Mi ha sorpreso che in queste ore alcune dichiarazioni dell'Anm si siano collegati questi obiettivi storicamente nel nostro programma sulla giustizia a uno scontro fra governo e magistratura - aggiunge Meloni - quasi come se queste nostre posizioni avessero un sorta di intento punitivo da parte del governo alla magistratura". 

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni al LitExpo durante i lavori della giornata conclusiva del vertice Natodi a Vilnius, 12 luglio 2023. ANSA/CHIGI PALACE PRESS OFFICE/FILIPPO ATTILI +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++ NPK +++

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"Ho parlato con Von der Leyen" - precisa Meloni. "La Commissione ha dichiarato che il lavoro col governo va avanti e sta dando frutti. Vedo molto più allarmismo sul fronte italiano che in Ue. Non so questa polemica dell'opposizione quanto aiuti. Bisogna ricordare che lavoriamo su un piano che non abbiamo scritto noi. Stiamo facendo il nostro meglio e ci piacerebbe vedere qualcuno dare una mano al posto di fare allarmismo". 

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"Un brutto spettacolo per il Paese: difende l'indifendibile. Riesce a dire tutto e il suo contrario. Questo abbiamo sentito nelle contraddittorie dichiarazioni sulla giustizia della premier Giorgia Meloni. È evidente dalla conferenza stampa di oggi che ci sono due Meloni. Una che rivendica con orgoglio le note di Palazzo Chigi che accusano la magistratura di fare opposizione. E l'altra che nega qualsiasi scontro con la magistratura". Lo dichiara la segretaria del Pd Elly Schlein in merito alle parole della premier Meloni da Vilnius.

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