Pnrr, terza e quarta rata: incognite sui tempi

Economia
Simone Spina

Simone Spina

Il governo ha chiesto modifiche al Piano Nazionale di Ripresa per la quarta rata da 16 miliardi, ma non ci sono garanzie che questa tranche arriverà entro la fine dell'anno. Incertezza anche su quando sarà effettivamente erogata la terza rata da 19 miliardi, attesa da mesi

ascolta articolo

Quando arriverà la terza rata del Piano Nazionale di Ripresa? E la quarta? Parliamo, in totale, di trentacinque miliardi sui quali le nostre casse statali fanno affidamento per avviare cantieri, ammodernare il Paese, dare una spinta all’economia ed evitare, nel breve periodo, problemi coi conti pubblici.

Terza tranche in stallo

La terza tranche riguarda gli obiettivi che dovevamo centrare entro lo scorso dicembre. Abbiamo consegnato a Bruxelles i compiti richiesti (i finanziamenti del Pnrr arrivano dopo aver raggiunto determinati traguardi ogni sei mesi) ma l’Europa ha mosso rilievi ancora da sciogliere.

Quando i 19 miliardi?

Nonostante gli annunci del governo di un imminente esborso da parte dell’Europa, il via libera formale ancora non c’è e, visti i continui rinvii, il timore è che i 19 miliardi in questione, con agosto in mezzo, scavallino l’estate e siano effettivamente erogati a settembre.

Quarta rata, chieste modifiche

Tempi lunghi potrebbero riguardare anche la quarta rata, quella da 16 miliardi, relativa agli obiettivi da completare entro fine giugno. Palazzo Chigi ha chiesto all’Unione una serie di modifiche per sveltire la pratica, ma ciò non toglie che l’Europa dovrà vagliare il dossier e, come ha ammesso il ministro Raffaele Fitto, che ha la delega sul Pnrr, nessuno può garantire che questa tranche arrivi entro fine anno.

I rischi per i conti pubblici

Se spuntassero dei nodi, poi, si andrebbe al 2024, aprendo un buco imprevisto sul bilancio da colmare cercando denari sui mercati. Nuovo debito pubblico, quindi, mentre si inizia a disegnare la prossima manovra con la consapevolezza che la coperta è corta e che l’anno prossimo le regole di bilancio europee torneranno a essere più stringenti. Una serie di incognite di cui è consapevole il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, secondo il quale senza i fondi del Pnrr ci sarebbe un problema e per questo spera che i soldi da Bruxelles arrivino il più presto possibile.  

Economia: I più letti