
Patto di Stabilità Ue, piano di riforma: le regole per gli Stati membri
La proposta di riforma presentata dalla Commissione europea prevede misure di salvaguardia sulla sostenibilità del debito. Restano invariati i valori di riferimento del 3% e del 60% del Pil per il deficit e il debito. Gli Stati indicheranno obiettivi di medio termine (4 anni) su come intendono affrontare squilibri macroeconomici e riforme, indicando solo un indicatore di spesa

La proposta di riforma del patto di Stabilità dell'Ue prevede misure di salvaguardia sulla sostenibilità del debito. Restano invariati i valori di riferimento del 3% e del 60% del Pil per il deficit e il debito. Al termine del piano sulla spesa concordato da ciascuno Stato per il medio termine (4 anni) il rapporto tra debito pubblico e Pil dovrà essere più basso. Queste alcune delle regole per gli Stati membri
Gentiloni: "Regole a sostegno degli investimenti". Video
È poi previsto un aggiustamento di bilancio minimo dello 0,5% del Pil all'anno finché il disavanzo resta superiore al 3%. La “salvaguardia” di aggiustamento dello 0,5% sarà indipendente dall'avvio di una procedura per disavanzo eccessivo. La Commissione Ue alza il velo sulla proposta di riforma della governance economica. Gli Stati indicheranno obiettivi di medio termine (4 anni) su come intendono affrontare squilibri macroeconomici e riforme, indicando solo un indicatore di spesa
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Tali piani, estendibili di 3 anni, saranno valutati dalla Commissione e approvati dal Consiglio. Gli Stati con disavanzo oltre il 3% del Pil o debito oltre il 60% del Pil, dovranno garantire che il debito abbia un calo plausibile o resti prudente nel piano e che il deficit scenda o resti al di sotto del 3% nel medio termine: l'esecutivo ne parla come di "traiettoria tecnica”

Confermata la possibilità di attivare clausole di salvaguardia generali in caso di grave recessione economica nell'Ue o nell'area dell'euro che consentiranno di deviare dagli obiettivi di spesa. Saranno previste anche clausole di salvaguardia specifiche per Paese in caso di circostanze eccezionali al di fuori del controllo dello Stato membro con un impatto rilevante sulle finanze pubbliche. Il Consiglio, sulla base di una raccomandazione della Commissione, deciderà in merito all'attivazione e alla disattivazione di tali clausole

"Se da un lato le proposte forniscono agli Stati membri un maggiore controllo dei loro piani a medio termine, esse prevedono anche un regime di applicazione più rigoroso per garantire che gli Stati membri rispettino gli impegni. Per gli Stati membri che si trovano ad affrontare sfide sostanziali in materia di debito pubblico, la deviazione dal percorso di aggiustamento di bilancio concordato comporterà automaticamente l'apertura di una procedura per disavanzo eccessivo”, è quanto prevede la riforma del Patto di stabilità presentata oggi dalla Commissione Ue

"Un nuovo governo potrà chiedere una revisione del bilancio strutturale e in questo caso la Commissione pubblicherà una nuova traiettoria tecnica. Ma non si consentirà una riduzione dell'impegno di bilancio”, ha detto il vice presidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis rispondendo a chi gli chiede se il piano di riforme e investimenti quadriennale o settennale di un governo potrà essere modificato

"Noi incoraggiamo gli investimenti con un meccanismo che non è quello classico di contabilità diversa di alcuni investimenti rispetto agli altri, quella che in gergo si chiama golden rule”, ha detto il commissario Ue agli Affari Economici Paolo Gentiloni a margine della presentazione del nuovo Patto di Stabilità. Nella riforma "un maggiore spazio fiscale lo creiamo allungando il tempo dell'aggiustamento: il debito va ridotto già in modo molto graduale e lo si può ridurre in modo ancora più graduale se ci si concentra sugli investimenti in alcuni settori”

La Difesa, per quanto riguarda però l'attuazione del piano previsto dalla 'bussola strategica' sulla sicurezza, rientra nei settori strategici per gli investimenti definiti dal nuovo patto di stabilità proposto oggi dalla Commissione Europea. Lo Strategic Compass, adottato dall'Ue il 21 marzo del 2021, poco più di un mese dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, si compone di quattro pilastri e, oltre alla creazione di una forza d'intervento rapida da 5.000 uomini, prevede l'aumento delle spese congiunte tra i Paesi Ue per rafforzare la difesa comune

Gli investimenti compiuti nell'ambito della bussola strategica potranno dunque far parte dei piani pluriennali sul rientro del debito presentati dai 27 alla Commissione e potranno essere inclusi nei settori prioritari indicati dall'Ue nel momento in cui uno Stato chiede l'estensione del piano di rientro del debito da 4 a 7 anni

In merito alle infrazioni che scattano se un Paese non rispetta il percorso di rientro del debito concordato "l'importo dell'ammenda ammonta fino allo 0,05% del Pil per un periodo di 6 mesi e sarà pagata ogni 6 mesi fino a quando il Consiglio non valuterà che lo Stato membro membro interessato ha adottato misure efficaci in risposta" all'apertura della procedura da parte della Commissione
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Secondo la proiezione elaborata dai tecnici della Commissione europea, l'ampiezza dell'intervento che l'Italia dovrebbe attuare per imboccare la strada del risanamento dei conti pubblici sarebbe una manovra correttiva da 14-15 miliardi l'anno, pari allo 0,85% del Pil. I conti, a quanto si è appreso, sono stati fatti a Bruxelles in base ai parametri contenuti nella proposta di riforma del Patto di stabilità e crescita presentata oggi e sono già stati comunicati ai singoli Paesi