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Pensioni di maggio 2025, quando vengono pagate e gli importi

Economia
©IPA/Fotogramma
Pensioni, Inps: nessun buco in bilancio per rottamazione
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Pensioni, Inps: nessun buco in bilancio per rottamazione
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Introduzione

Il calendario dei pagamenti cambia in concomitanza della Festa dei lavoratori. Il Primo maggio le banche e gli uffici postali restano chiusi perciò il versamento che riguarda tutti i trattamenti previdenziali, assistenziali e pensionistici erogati dall’Inps saranno visibili sul conto corrente da venerdì 2 maggio. Slitta anche il calendario per chi ritira fisicamente la pensione alle Poste. Tutte le date, gli importi e le novità per la detrazione delle imposte

Quello che devi sapere

Il pagamento della pensione il 2 maggio

  • Il prossimo mese il primo giorno “bancabile” è venerdì 2 maggio a causa della Festa dei lavoratori. I pensionati che si avvalgono dell’accredito della pensione direttamente sul conto corrente non devono compiere alcuna azione. Basterà controllare il saldo il 2 maggio per vedere l’importo del trattamento pensionistico sul proprio conto

Per approfondire: Pensioni, riscatto dei buchi contributivi. Come fare domanda all'Inps

Il calendario per chi ritira alle Poste

  • Chi va direttamente alle Poste a ritirare la pensione, deve continuare a seguire la rotazione alfabetica. Il calendario alfabetico, causa Primo maggio e weekend, slitta. I pensionati con cognome dalla A alla B possono andare a ritirare la pensione venerdì 2 maggio; dalla C alla D possono andare solo la mattina di sabato 3 maggio; dalla E alla K il giorno per andare negli uffici postali è lunedì 5 maggio; dalla L alla O è martedì 6 maggio; dalla P alla R mercoledì 7 maggio e dalla S alla Z giovedì 8 maggio

Per approfondireMutui, come cambiano le rate con il nuovo taglio della Bce? Le stime

Quando arriva il cedolino

  • Il cedolino potrebbe essere già arrivato il 18 aprile, in anticipo perché il 20 del mese, la data che di solito apre all'invio delle informazioni sui pagamenti, cade nella domenica di Pasqua. Il cedolino può arrivare via email, se è stata spuntata l’opzione nell’area personale del sito dell’Inps, oppure puà essere controllato appunto nella sezione apposita accedendo alla propria area personale. La disponibilità del cedolino consente ai pensionati di verificare eventuali aggiornamenti sugli importi e sulle trattenute Irpef, soprattutto alla luce delle incertezze legate alla riforma fiscale.

Quali sono gli importi di maggio 2025

  • Gli importi di maggio restano identici a quelli di aprile, le regole per il calcolo della pensione non cambiano, salvo eventuali trattenute già previste. Per i titolari di assegni inferiori al trattamento minimo Inps, che è pari a 603,40 euro, resta attiva la maggiorazione straordinaria del 2,2%. Per il resto non è previsto nessun altro intervento. In attesa della riforma, le aliquote Irpef sono sempre le stesse e l’Inps continua ad applicare la ritenuta in acconto per il 2025 che verrà poi ricalcolata in sede di conguaglio. Anche le addizionali sono le stesse rispetto al mese scorso. Il prossimo aumento è atteso a luglio quando su alcune pensioni viene aggiunta la quattordicesima mensilità.

Pensioni, le novità per le detrazioni d’imposta

  • La detrazione per carichi di famiglia è riconosciuta per ciascun figlio di età pari o superiore a 21 anni, ma inferiore a 30 anni e per ciascun figlio di età pari o superiore a 30 anni con disabilità accertata. L’Inps, in qualità di sostituto d’imposta come previsto dalla Manovra e con effetto dall’anno in corso, ha proceduto ad adeguare il sistema informativo delle “Detrazioni Unificate” azzerando, in quanto non spettanti, le detrazioni per figli a carico che hanno compiuto 30 anni e non sono disabili

Altre novità per le detrazioni d’imposta

  • L’Inps ha provveduto a revocare, in quanto non spettanti, le detrazioni per gli altri familiari a carico e inserita la possibilità di dichiarare che si tratta di soggetto ascendente convivente con il contribuente. Per quanto riguarda altri familiari: la detrazione fiscale è riconosciuta ai soli ascendenti conviventi con il sostituito, nella misura e nei limiti reddituali previsti, da ripartire pro quota tra coloro che vi hanno diritto

Le domande per Quota 97,6

  • Le domande per accedere a Quota 97,6 e 98,6 per gli autonomi devono essere presentate entro il 1° maggio 2025. Possono fare richiesta coloro che hanno 36 anni di contributi e 61 anni e 7 mesi di età. Le istruzioni pubblicate dall'Inps riguardano i lavoratori che svolgono lavori particolarmente faticosi e pesanti e i termini riguardano dipendenti e autonomi che perfezionano i requisiti nell’anno 2026

I requisiti per Quota 97,6

  • La domanda può essere presentata anche dai lavoratori dipendenti del settore privato che hanno svolto lavori particolarmente faticosi e pesanti e che raggiungono il diritto alla pensione con il cumulo della contribuzione versata in una delle gestioni speciali dei lavoratori autonomi. Le categorie di lavoratori che maturano i requisiti dal 1° gennaio 2026 al 31 dicembre 2026, possono conseguire il trattamento pensionistico se raggiungono Quota 97,6 con 35 anni di contributi e 61 anni e 6 mesi d’età o 62 anni e 6 mesi nel caso degli autonomi

Come fare domanda per Quota 97,6

  • La domanda di riconoscimento del beneficio deve essere presentata telematicamente, corredata dal modulo “AP45” e dalla documentazione minima ai fini della procedibilità della stessa. Se dalla documentazione sopra indicata non risulti inequivocabilmente lo svolgimento dell’attività faticosa e pesante, ai fini del riconoscimento del beneficio, è possibile produrre ogni ulteriore documentazione equipollente, contenente elementi utili e probanti l’attività svolta. Per i lavoratori nel privato tutta la documentazione deve risalire all’epoca in cui sono state svolte le attività particolarmente faticose e pesanti e la stessa non può, pertanto, essere sostituita da dichiarazioni del datore di lavoro rilasciate “ora per allora”.

Per approfondire: Fondi pensione, ecco quanto possono far aumentare l’assegno mensile