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Mutui, come cambiano le rate con il nuovo taglio della Bce? Le stime

Economia
Ansa/SkyTG24
Settimo taglio della Bce, cosa cambia per i mutui
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Settimo taglio della Bce, cosa cambia per i mutui
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Introduzione

La Banca centrale europea ha tagliato ancora una volta i tassi di interesse. Ieri, 17 aprile, da Francoforte è arrivata una nuova sforbiciata di 25 punti base sul costo del denaro, la settima consecutiva da giugno dello scorso anno: adesso fanno paura i dazi e le tensioni internazionali, ma l'inflazione spaventa meno. Cosa significa per le famiglie europee, e quindi anche per quelle italiane?

Quello che devi sapere

Tasso fisso medio verso il 2,55%

  • Partendo dai numeri: il tasso sui depositi, quello preso come riferimento, con il nuovo taglio è passato dal 2,50% al 2,25%, mentre il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali è calato da 2,65% a 2,40% e il tasso sui prestiti marginali da 2,90% a 2,65%.
  • La sforbiciata favorisce ancora la riduzione dei tassi di interesse praticati sui mutui dalle banche alle famiglie: il tasso fisso medio potrebbe arrivare, a breve, attorno al 2,55%, cifra ben più contenuta rispetto al 4% praticato fino a circa un anno fa. Così stima un'analisi della Fabi, Federazione Autonoma Bancari Italiani.

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Tasso fisso medio verso il 2,55%

Taglio tassi Bce, risparmi su rate mutuo da 37 a oltre 200 euro

  • Molto dipende comunque dal tipo di mutuo che si è sottoscritto. L’effetto dell'abbassamento dei tassi sulle rate mensili, spiega la Fabi, diventa progressivamente maggiore con l'aumentare della durata del mutuo. E quindi: se su un prestito decennale il risparmio si aggira in una forbice che va dai 37 ai 182 euro, secondo l'importo finanziato, su un mutuo di 30 anni l'impatto sarebbe decisamente più forte, arrivando anche a superare i 200 euro mensili

Le stime della Fabi sui possibili risparmi

  • Scendendo nel dettaglio, ecco alcune stime.
  1. Su un mutuo da 100mila euro a 20 anni, la rata si ridurrà di 76 euro al mese, mentre per lo stesso importo a 30 anni il risparmio sarà di 81 euro
  2. Per un finanziamento di 250.000 euro a 30 anni, la riduzione mensile arriva a 203 euro, pari a oltre 2.400 euro annui. 
  3. In generale, come detto, l'effetto sarà dunque più marcato sui mutui di lunga durata

Le stime di Facile.it sui mutui a tasso variabile

  • Guardando ai mutui a tasso variabile, secondo le stime di Facile.it su un finanziamento da 126mila euro in 25 anni, si scenderà sotto i 600 euro al mese. Cifra ben lontana dai 752 euro di dicembre 2023, ma comunque più alta dei 456 euro di giugno 2022 (quando a Francoforte è iniziata la lotta all'inflazione)

Le stime di Facile.it sui mutui a tasso variabile

I tassi per chi deve ancora fare un mutuo

  • Per chi invece deve ancora fare un mutuo, la forbice tra i tassi fissi e quelli variabili si sta riducendo. Come indicato da MutuiOnline.it, i primi ad aprile 2025 sono al 2,2%, i secondi al 2,6%

I tassi per chi deve ancora fare un mutuo

Benefici anche oltre il mercato immobiliare

  • La discesa dei tassi non fa bene soltanto al mercato immobiliare, ma anche ad altri settori. Secondo la Fabi si registreranno vantaggi – che saranno ancora una volta progressivamente sempre più consistenti – ad esempio anche per il credito al consumo. Che significa comprare a rate e fare shopping

La media dei tassi d’interesse per il credito al consumo

  • In questo contesto di tagli consecutivi da parte della Banca centrale europea, per la Fabi la media dei tassi d'interesse per il credito al consumo potrebbe attestarsi in poco tempo attorno al 7,65%

Erogazioni in calo

  • C’è da dire però che le erogazioni, per il momento, sono in calo. Si registra infatti una decrescita del 5,4% sui prestiti personali (quelli erogati senza una specifica finalità), che sono passati da 120,5 miliardi a 113,9 miliardi, in discesa dunque di 6,5 miliardi. 
  • Il saldo è negativo anche sul fronte del credito al consumo (con cui si acquistano a rate vari beni e servizi), sceso di 1,7 miliardi (-1,4%), da 123 a 121,2 miliardi, in calo dalla seconda parte del 2024. In totale, i finanziamenti per lo shopping sono scesi in nove mesi di 8,2 miliardi (-3,4%) da 243,5 miliardi a 235,2 miliardi

Chi ci rimette dal taglio dei tassi?

  • Va sottolineato infatti come il taglio dei tassi sia visto peggio da chi presta soldi, cioè da chi ha un credito, così come da chi ha un conto deposito o un titolo di Stato: si vedranno i rendimenti calare

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Chi ci rimette dal taglio dei tassi?