Anche nella città toscana si torna a votare domenica 28 maggio dalle 7 alle 23 e lunedì 29 maggio dalle 7 alle 15. In corsa per la poltrona di primo cittadino ci sono il sindaco uscente Francesco Persiani, candidato del centrodestra (ma senza l’appoggio di FdI al primo turno) ed Enzo Romolo Ricci, che corre per il centrosinistra
Dopo il primo turno di elezioni amministrative del 14 e 15 maggio, a Massa nessun candidato ha superato il 50%+1 delle preferenze e quindi si torna alle urne domenica 28 e lunedì 29 maggio per scegliere al ballottaggio il sindaco. Nella città toscana si sfidano il primo cittadino uscente Francesco Persiani, candidato del centrodestra (che al primo turno si è diviso con FdI che ha appoggiato un altro nome) ed Enzo Romolo Ricci, che corre per il centrosinistra. Si vota domenica dalle 7 alle 23 e lunedì dalle 7 alle 15 (LO SPECIALE ELEZIONI).
Chi sono i candidati
L’attuale primo cittadino, Francesco Persiani, dopo aver ottenuto una storica vittoria per il centrodestra nel 2018, si è ripresentato per un secondo mandato, sostenuto al primo turno dalle liste Forza Italia, Lega, Civici Apuani, Francesco Persiani Sindaco. Fratelli d’Italia, invece, aveva sostenuto la candidatura dell’assessore Marco Guidi, insieme a Noi Moderati, Nuovo Psi e altre liste. Persiani al ballottaggio sfiderà Enzo Ricci, segretario comunale del Pd, candidato di Partito Democratico, Alleanza Verdi e Sinistra, Dalla parte del Cuore, Evangelisti per Massa, Massa è un’altra Cosa. Nella città toscana il M5s si era presentato invece insieme a Unione Popolare per sostenere Daniela Bennati. La speranza per il centrosinistra è che questa parte di elettorato possa confluire in questa tornata su Ricci.
I risultati del primo turno
Al primo turno Persiani è uscito dalle urne in vantaggio: il candidato del centrosinistra ha ottenuto il 35,42%, per un totale di 11.872 voti. Ricci ha avuto il 29,95%, pari a 10.037 voti. Dopo il voto ci sono state alcune polemiche: l'europarlamentare della Lega Susanna Ceccardi ha criticato la scelta di Fratelli d’Italia di “spaccare la coalizione in diversi Comuni, scelta divisiva che non li ha premiati. Quella di FdI è una scelta poco comprensibile che noi abbiamo cercato di ricucire fino all'ultimo. Sono voluti andare da soli per misurarsi e contarsi. Questa conta è andata male e ha dimostrato, ancora una volta, che quando si guida una coalizione bisogna essere responsabili, perché altrimenti si mandano al macero tanti anni insieme di buongoverno e si fa vincere il Pd. A Massa la cittadinanza era assolutamente favorevole a Francesco Persiani. La scelta di Fdi che ha spaccato il centrodestra è stata assolutamente incomprensibile per la nostra base. Inoltre in questi giorni prima del ballottaggio c’è stato un altro episodio che ha fatto molto discutere: alcuni manifesti elettorali di Persiani sono stati imbrattati con il candidato sindaco del centrodestra trasfigurato e ritratto come Adolf Hitler. Unanimi i commenti di disapprovazione per questo gesto, anche lo sfidante Ricci ha espresso “la condanna mia personale e di tutte le donne e gli uomini della coalizione che mi sostiene nei confronti del gesto di vandalismo a danno di un manifesto del mio avversario".
vedi anche
Elezioni comunali, risultati amministrative a Massa: ballottaggio
L’elezione del sindaco
Dopo il ballottaggio viene eletto primo cittadino il candidato che ha ottenuto il maggior numero di voti validi. In caso di parità, vince il candidato collegato alla lista o al gruppo di liste per l'elezione del consiglio comunale che ha conseguito la maggior cifra elettorale complessiva. In caso di ulteriore parità, è proclamato primo cittadino il più anziano fra i due sfidanti.
Come si vota
La scheda per il ballottaggio riporta il nome e il cognome dei candidati, scritti nell'apposito rettangolo sotto il quale sono riprodotti i simboli delle liste collegate. L’elettore deve esprimere il proprio voto tracciando un segno sul rettangolo dentro il quale è indicato il nome del candidato scelto. Per votare bisogna andare al seggio con la tessera elettorale e un documento d’identità. Il proprio seggio è indicato sulla tessera elettorale dove si trovano il numero e la sede della sezione a cui si è assegnati, il collegio e la circoscrizione di appartenenza.