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Lollobrigida su sostituzione etnica: "Non conosco teoria complottista"

Politica
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Il ministro dell'Agricoltura intervistato dal Corriere della Sera: "Non sapevo chi fosse il signor Kalergi. Ho letto molto nella vita, ma non perdo tempo con folli e complottisti a cui la sinistra dedica molta attenzione"

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Dopo le parole sulle ipotesi di sostituzione etnica, il ministro Francesco Lollobrigida, in un'intervista al Corriere della Sera, ha chiarito la sua posizione sul tema, dichiarando di non conoscere la teoria del piano Kalergi: "Nelle mie parole non c’era alcun riferimento a visioni ben lontane dalla mia formazione".

"Non si cancelli la nostra cultura"

"Non credo sia corretto definirmi ignorante perché fino a ieri non sapevo chi fosse il signor Kalergi. Ho letto molto nella vita, ma non perdo tempo con folli e complottisti a cui la sinistra dedica molta attenzione" ha dichiarato il ministro dell'Agricoltura. Poi, sul tema migranti: "Se siamo italiani e pensiamo che i nostri valori debbano essere tutelati dobbiamo difenderli, con la nascita di bambini così fortunati da venire al mondo in Italia. Senza ostacolare l’integrazione, ma senza cancellare la nostra cultura a vantaggio di altre. Si può diventare italiani anche venendo qui, lavorando, apprezzando il nostro modello e giurando sulla Costituzione, pietra miliare che distingue i cittadini italiani dal resto".

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Lollobrigida al Corriere della Sera ha anche parlato di Orbán e del rapporto di Fratelli d'Italia con il presidente ungherese: "Non ho grande confidenza con Orbán e se condividessimo tutte le sue idee sarebbe con noi nel gruppo dei Conservatori Ue. Sono contrario all’uso politico della parola razza e ritengo che stoni nella nostra Costituzione. Si sta cercando di fare un caos sul tema serissimo della denatalità e sul tentativo di mantenere il nostro modello". Infine, una battuta sulle dichiarazioni di Schlein, che aveva definito le sue parole da suprematista bianco: "L'ultima volta che ho sentito parlare di suprematismo bianco stavo guardando i Blues Brothers, uno dei miei film preferiti. E non ero dalla parte dei nazisti dell’Illinois".

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