Governo, oggi i vertici su migranti e Pnrr convocati da Giorgia Meloni

Politica
©Ansa

La presidente del Consiglio ha convocato per oggi un vertice di governo per fare il punto sul dossier flussi con i vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini e i ministri Matteo Piantedosi e Guido Crosetto. Sul tavolo anche i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza

ascolta articolo

Migranti e Pnrr sul tavolo del governo Meloni. La presidente del Consiglio ha convocato per oggi un vertice di governo per fare il punto sul dossier flussi con i vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini e i ministri Matteo Piantedosi e Guido Crosetto, mentre al Senato dovrebbe entrare nel vivo l’esame del nuovo decreto migranti. Ma sotto esame sono anche i ritardi nella gestione dei fondi del Pnrr.

Tajani: "I muri non sono la soluzione"

Sul tema dei migranti è intervenuto oggi il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani nella conferenza alla stampa estera. Rispondendo alla domanda di un giornalista greco sull'utilità di erigere muri per bloccare i flussi migratori ha detto: "Non so se il muro è una soluzione, dipende dalla Grecia, ma non è la soluzione perché poi i muri si scavalcano, il problema è la strategia europea che faccia un muro di altro tipo, non è questione di ordine pubblico ma di strategia. In Ue si sono fatti passi avanti ma non si può costringere alcuni Paesi ad agire da soli". Poi ha aggiunto: "Noi chiediamo sui migranti un maggior impegno europeo perchè le coste italiane sono frontiere europeo. Siamo preoccupati per il corridoio balcanico. Per quanto riguarda le Ong abbiamo dato delle regole. Abbiamo detto che non possono fare i taxi del mare. Non c'è stato nessun accanimento contro le Ong, neanche l'impedimento a salvare i migranti. Guardia costiera e guardia di finanza fanno egregiamente il loro lavoro". E ha concluso: "Dublino è una ricetta un po' obsoleta che riguarda solo una parte dei migranti. C'è anche un problema di immigrazione secondaria, ma se aumenta quella primaria non si risolve la secondaria".

leggi anche

Migranti, Ong denunciano 500 migranti in pericolo nel Mediterraneo

Meloni sul Pnrr: "Verifica sulla fattibilità dei progetti"

Mentre le opposizioni continuano a chiedere che il governo faccia chiarezza in Parlamento sui ritardi, Meloni ieri al Vinitaly ha rassicurato sul Piano di ripresa e resilienza e ha ribadito che l'Italia non perderà i fondi. E tantomeno ha intenzione di rinunciare a una parte dei 200 miliardi europei. La Lega suggerisce di "rinunciare a una parte dei fondi a debito" piuttosto che "spenderli a caso". La premier promette invece di portare al traguardo una "verifica sulla fattibilità" delle centinaia di progetti previsti e fare una selezione da presentare a Bruxelles.

Gentiloni: "Lavoreremo con il governo per attuare il Pnrr"

"Bisogna essere occupanti più che preoccupati. Se noi siamo convinti che l'antidoto ad una crescita stagnante è il Pnrr è chiaro che dobbiamo lavorare tutti insieme per questo obiettivo. E anche il governo italiano è convinto di questo", ha detto oggi il commissario europeo all'Economia, Paolo Gentiloni, nel corso dell'evento di inaugurazione di Pavia capitale della cultura d'impresa 2023. "La commissione europea - ha aggiunto - lavorerà con il governo per rendere questi programmi attuabili. So bene quali sono i rischi di ritardi ma so anche che questa è la nostra priorità. Altri obiettivi comuni devono essere il lavoro". "La sfida è come riuscire ad evitare dinamiche che portano a ridurre la crescita. L'attenzione per il Pnrr è molto determinata da questo - ha aggiunto - Dobbiamo puntare sulla crescita non certamente aumentano la spesa corrente e il debito ma utilizzando lo strumento del Pnrr. L'importanza del Pnrr riguarda l'insieme dell'Europa. Il fatto che abbiamo già erogato 151 miliardi ha contribuito ad una cosa non scontata ovvero il livello degli investimenti pubblici è molto elevato".

leggi anche

Pnrr, Meloni: “Nessun allarme, non sono preoccupata”

Politica: I più letti