
Pnrr, tra il rischio di ritardi e le scadenze da rispettare: a che punto è l'Italia
Secondo uno studio condotto dall'Osservatorio Pnrr di The European House- Ambrosetti, solo il 6% dei finanziamenti è stato speso e solamente l'1% dei progetti è stato completato. Giorgetti: "Conseguiti 151 obiettivi sui 527 in programma fino al 2026"

Non si placa la contesa politica sul Pnrr, su cui da giorni ha iniziato a materializzarsi lo spettro che una parte delle risorse assegnate all'Italia dal Piano studiato dalla Ue per la ripresa economica dopo la pandemia di Covid possa non essere utilizzata
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Dopo le riforme di sistema ora è il momento di far atterrare le risorse sul territorio, tra opere infrastrutturali e immateriali, ma i bandi procedono in alcuni casi a rilento. Così nella maggioranza alcune voci chiedono di poter rimodulare l'utilizzo di alcuni fondi, mentre diversi sindaci domandano che le risorse in bilico vadano ai Comuni che si dimostrano in grado di utilizzarli
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“Sul Pnrr purtroppo l'attuale governo si è trovato a dover risistemare molte cose che non vanno perché il piano è stato fatto in modo troppo frettoloso dal governo Conte II", ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giovanbattista Fazzolari. "Che ci siano delle criticità lo abbiamo sempre detto, noi di FdI ci siamo astenuti dal votarlo in Parlamento e lo rivendichiamo, il Pnrr è stato portato in Aula con meno di 24 ore di anticipo rispetto a quando il Parlamento lo ha dovuto votare"
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In settimana invece il ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto aveva ha invitato i colleghi a effettuare "in tempi rapidi un'analisi netta e chiara di tutte le criticità relative ai progetti di competenza di ciascun Ministero elaborando delle proposte concrete"
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Intanto la Corte dei Conti in una relazione dedicata ha parlato di "difficoltà nel garantire la continuità operativa delle strutture" a causa della precarietà del personale, mentre "necessiterebbero un quadro di risorse certo per tutto l'orizzonte temporale del Piano"

Secondo uno studio condotto dall'Osservatorio Pnrr di The European House- Ambrosetti, solo il 6% dei finanziamenti è stato speso e solamente l'1% dei progetti è stato completato. Il documento riporta come il 65% dei progetti passi dai Comuni e il 60% di questi siano paesi con meno di 5mila abitanti, con notevoli difficoltà nella gestione dei fondi

Nelle scorse settimane il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti aveva fatto il punto della situazione: l'Italia ha conseguito tutti gli obiettivi previsti per il 2021-2022, 151 sui 527 in programma fino al 2026. Nel 2023, invece, dovrà centrarne altri 96, di cui 27 nel primo semestre e altri 69 nel secondo

Se nel primo biennio si è trattato soprattutto di redigere riforme strutturali, ora prende il via la fase della realizzazione delle opere infrastrutturali e dei programmi di transizione energetica che diano sostanza sui territori al piano varato dall'Ue

Finora, secondo i dati forniti dal titolare del Mef, sono stati erogati dall'Ue 66,9 miliardi di euro in favore dell'Italia, poco meno di un terzo del totale dei 191,5 previsti. A dicembre scorso è stata presentata la richiesta per l'erogazione di altri 19 miliardi, che potrebbero essere versati tra maggio e giugno

Da pochi giorni, infine, è on line una mappa interattiva a cura della Ue che consente di osservare lo stato di avanzamento dei singoli finanziamenti
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