Il Ministro per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale è intervenuto al LetExpo, organizzato da Alis, che si chiude quest'oggi alla Fiera di Verona
"Le norme che sono contenute nel decreto puntano a colpire chi organizza i viaggi in mare" ha dichiarato il ministro Antonio Tajani ai margini del LetExpo alla Fiera di Verona. "Non a caso abbiamo detto - ha aggiunto - che possono essere perseguiti anche coloro che compiono il reato fuori dai confini italiani, perché vogliamo colpire coloro che stanno dietro. Quindi colpiremo anche gli organizzatori, questo è lo spirito dell'azione".
"Non mi piace la religione di Greta Thunberg"
Non solo migranti, Tajani ha anche affrontato il tema dell'ambientalismo. "La religione di Greta Thunberg non mi piace. Bisogna difendere la natura, ma al centro ci deve essere sempre l'uomo, non lo dobbiamo dimenticare. È l'uomo che deve essere sempre tutelato, perché è il miglior difensore dell'ambiente, come l'agricoltore è il miglior difensore dell'ambiente". Poi ancora sullo stop ai motori benzina e diesel dal 2035: "Non servono quattro organizzazioni internazionali, che hanno anche interessi economici dietro, a dirci come dobbiamo difendere l'ambiente. Non ho mai lesinato critiche a una politica ambientalista che non tiene conto delle necessità dell'industria e dell'agricoltura. Credo che si debba combattere il cambiamento climatico, ma ci dobbiamo anche rendere conto che c'è un problema sociale. Quando si danno all'agricoltura e all'industria degli obiettivi irraggiungibili non si combatte bene il cambiamento climatico e si fanno danni enormi alle persone. Bene ha fatto il governo a bloccare la decisione della Commissione, contro cui il centrodestra aveva votato nel Parlamento europeo - ha concluso - perché così si costringe la commissione a riflettere"
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"Rinforzare il Made in Italy dai Balcani al Medio Oriente"
Il ministro Tajani ha parlato anche di Made in Italy: "Per reagire alla crisi dobbiamo rinforzare la nostra presenza politico-economica in quell'area del Mediterraneo allargato dove noi possiamo giocare un ruolo da protagonisti. Cominciando dai Balcani al Medio Oriente attraverso l'Africa, dobbiamo far sì che l'Italia possa avere più fonti energetiche ma sia anche esportatrice del proprio saper fare". Ancora Tajani: "Dobbiamo lanciare un'offensiva per occupare quello spazio di mercato grazie a quel nome che però non è Made in Italy. Sarò in Egitto per proporre un'espansione delle nostre attività industriali e commerciali. Il 21 lo facciamo a Belgrado con un business forum. C'è dunque una strategia chiara, di internazionalizzazione, che è l'esatto contrario della delocalizzazione".