Regionali, l’analisi dei flussi a Roma. In città l’astensione ha penalizzato più il M5s
PoliticaI flussi elaborati da YouTrend mostrano che a queste elezioni l’astensione ha riguardato maggiormente gli elettori che nel 2018 avevano votato per Lombardi e nel 2021 per Virginia Raggi, del Movimento 5 Stelle
Grazie ai dati per sezione resi disponibili sul sito del Comune di Roma, YouTrend ha potuto elaborare i flussi elettorali tra le Regionali 2023 e le tre precedenti tornate (Regionali 2018, Amministrative 2021, Politiche 2022). I flussi mostrano che a queste elezioni regionali l’astensione ha riguardato in particolare gli elettori che nel 2018 e nel 2021 si erano recati alle urne per votare le candidate del Movimento 5 Stelle, e anche una fetta consistente di chi ha scelto Fratelli d’Italia alle politiche del 2022.
Il confronto con il 2018
Guardando nel dettaglio il confronto tra i dati delle Regionali del 2018 e quelli delle recenti elezioni, visibile qui sotto, si vede come un’ampia maggioranza di chi aveva scelto la candidata del Movimento 5 Stelle Roberta Lombardi non si sia recata alle urne. Rispetto al 2018, inoltre, si può notare come anche una quota consistente, seppur minoritaria, degli elettori di Nicola Zingaretti (centrosinistra) abbia disertato il voto. Da notare inoltre come pochissimi elettori astenutisi nel 2018 si siano recati alle urne nel 2023.
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Il confronto con il 2021
Osservando adesso il paragone con le elezioni amministrative del 2021, si nota come anche in questo caso la maggioranza degli elettori che scelsero Virginia Raggi del M5s non si siano recati alle urne nel 2023. L’astensione ha comunque colpito, seppur in modo minore, anche gli elettori che scelsero Michetti, Gualtieri e Calenda. Anche in questo caso, poi, sono molto pochi gli elettori astenutisi nel 2021 che si sono recati alle urne nel 2023.
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Il confronto con il 2022
Infine, guardando al confronto con le scorse elezioni politiche, si può notare come l’astensione abbia colpito una fetta consistente di chi nel 2022 aveva votato per Fratelli d’Italia. Anche in questo caso la maggioranza di chi aveva scelto il M5s non si è recato alle urne. Leggermente inferiore, invece, l’astensione tra gli elettori del Pd.