Il quotidiano inglese racconta come - mentre a ottobre, in coincidenza del suo insediamento, l'Europa si chiedeva se costituisse un pericolo - ora la leader italiana sia diventata la più popolare del vecchio continente. "La chiave del suo successo, suggeriscono gli analisti, è stata l'abilità con cui ha saputo gestire i rapporti con l'ex primo ministro Berlusconi, leader di Fi, e Salvini, capo della Lega”, continua l’analisi. "Il problema più immediato e attuale di Meloni – si legge ancora – è Alfredo Cospito”
Il quotidiano inglese The Times dedica un articolo a Giorgia Meloni: nell'edizione online, in un pezzo richiamato in homepage, racconta come - mentre a ottobre scorso, in coincidenza del suo insediamento, l'Europa si chiedeva se costituisse un pericolo - ora la premier italiana sia diventata il leader più popolare del vecchio continente. Il giornale, già il 2 gennaio 2020, aveva inserito Meloni - unica italiana - tra i "venti volti che potrebbero plasmare il mondo".
The Times: Meloni è “la leader più popolare dell’Ue”
“Called a danger, now Giorgia Meloni is EU's most popular leader” (“Definita un pericolo, ora Giorgia Meloni è la leader più popolare dell’Ue”: è questo il titolo del pezzo firmato da Peter Conradi, che ripercorre questi primi mesi al governo della 46enne presidente del Consiglio dei ministri. "C'erano stati timori sul fatto che i politici del suo partito, FdI, fossero troppo apertamente nostalgici dei giorni di Benito Mussolini, erano stati previsti scontri con l'Ue e i mercati finanziari in merito ai suoi piani economici. Critici speculavano su quanto a lungo la giovane leader con poca esperienza di governo potesse tenere insieme una coalizione di tre partiti che include i suoi più grandi rivali. Eppure Giorgia Meloni è uscita dai primi 100 giorni di governo come il leader più popolare dell'Ue", si legge nell’articolo.
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L’analisi del quotidiano inglese
In un altro passaggio del pezzo, si legge ancora: "La chiave del suo successo, suggeriscono gli analisti, è stata l'abilità con cui ha saputo gestire i rapporti con l'ex primo ministro Berlusconi, leader di Forza Italia, e Salvini, capo della Lega. I loro partiti, una volta potenti, hanno dovuto accontentarsi dell'esser soci di minoranza nel suo governo dopo che FdI a settembre ha preso il 26% delle preferenze dal precedente 4% del 2028”. Per il quotidiano inglese, Meloni è stata anche aiutata dal fatto che "la sinistra è rimasta divisa tra il Movimento 5 Stelle antiestablishment e il centro-sinistra del Pd che in questi mesi deve scegliere chi rimpiazzerà Enrico Letta, che ha rassegnato le dimissioni proprio dopo la disfatta di settembre".
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Le Regionali e il caso Cospito
Nell’articolo c’è anche un passaggio sulle prossime Regionali. "I sondaggi – si legge – dicono che Francesco Rocca, candidato di FdI, prenderà il controllo del'Lazio, la regione che ha come capoluogo Roma, scalzando la sinistra che invece l'ha tenuta più di un decennio. Un significato ugualmente importante è quello del risultato in Lombardia, la regione che include Milano ed è governata dalla Lega. Attilio Fontana è il candidato di quel partito ed è sicuro di rimanere presidente della Regione, ma fratelli d'Italia sembra sul punto di essere il partito più grande e questa potrebbe essere un'umiliazione per Salvini e potrebbe scatenare un tentativo all'interno della Lega di scalzarlo che si potrebbero ripercuotere anche sugli equilibri romani". The Times guarda anche alla cronaca di queste ore. "Il problema più immediato e attuale di Meloni – si legge – è Alfredo Cospito, un anarchico in prigione che sta protestando con lo sciopero della fame perché venga abolito il 41 bis usato più frequentemente contro i boss della mafia, regime al quale è sottoposto".