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Guerra Ucraina, Crosetto: "Vogliamo la pace ma senza aiuti Kiev soccomberà"

Politica

"Dobbiamo spiegare all'opinione pubblica che sono i russi a volere l'escalation, per non lasciar passare la menzogna che siano gli altri, cioè tutti noi, a non cercare la pace" ha detto il ministro. "Se nessun carro armato russo avesse varcato il confine dell'Ucraina - ha aggiunto - non ci troveremmo in questa situazione"

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In un'analisi sulla situazione attuale del conflitto tra Russia e Ucraina, il ministro della Difesa Guido Crosetto ha evidenziato al Corriere della Sera come siano "i russi a volere l'escalation, non noi a non cercare la pace". Secondo l'esponente del governo Meloni "alcune nazioni hanno deciso di fornire carri, su richiesta ucraina, perché si prepara un attacco russo su larga scala. La scelta non nasce dalla volontà di proseguire la guerra, ma dalla necessità di aiutare una nazione aggredita a fronteggiare un attacco in cui la Russia impiegherà i 300 mila soldati che sta finendo di addestrare. Un attacco così sproporzionato che se l'Ucraina non ricevesse aiuti potrebbe solo soccombere". "Molti italiani sono contrari da mesi, la verità è che nessuno di noi vuole la guerra e l'obiettivo del governo è fare di tutto per farla finire - ha sottolineato Crosetto -. Dobbiamo spiegare all'opinione pubblica che sono i russi a volere l'escalation, per non lasciar passare la menzogna che siano gli altri, cioè tutti noi, a non cercare la pace. Se nessun carro armato russo avesse varcato il confine dell'Ucraina non ci troveremmo in questa situazione"  (LIVEBLOG - SPECIALE). 

La scontro con Medvedev

Sugli attacchi dell'ex presidente russo Medvedev che gli ha dato dello sciocco, il ministro commenta: "Mi lascia indifferente, ho preferito rispondergli con il giusto tono, che bisogna tenere nei rapporti istituzionali tra due Paesi importanti. Se l'obiettivo di quella che i russi hanno chiamato Operazione militare speciale era conquistare Kiev, occupare l'intera Ucraina e portare i carri armati ai confini dell'Europa, la responsabilità dell'escalation non poteva essere attribuita ad altri. Si vede che Medvedev si è infastidito perché ho semplicemente cercato di spiegare la verità, partendo da dati di realtà".  

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In merito al sesto decreto atteso in settimana, il ministro aggiunge: "Non posso dare i dettagli. Posso dire che, subendo anche qui delle critiche, stiamo inviando quello che gli ucraini ci hanno chiesto per difendersi dagli attacchi missilistici che stanno colpendo principalmente obiettivi civili e infrastrutturali. In questo decreto, cosa che purtroppo non interessa nessuno, abbiamo messo anche tende riscaldate, vestiario e una quantità enorme di generatori per fornire energia elettrica a milioni di persone". 

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