
Governo Meloni: da riforma fisco a pensioni, i temi sul tavolo nei primi mesi del 2023
Mentre la Legge di bilancio arriva in Senato, l’esecutivo pensa già ai provvedimenti che potrebbero prendere forma in inverno. I dossier più caldi sono lavoro, fisco ed energia. A gennaio si inizierà a parlare anche della riforma del sistema pensionistico. A marzo, esauriti gli aiuti contro il caro-energia, potrebbe arrivare una nuova “Manovra”. Si punta anche a velocizzare i tempi del processo, approvare una stretta sui migranti, lavorare a un "grande piano strutturale" sulla natalità. Infine, il “pacchetto sport”

Mentre il governo è alle prese con la Manovra, che oggi arriva in Senato e deve essere approvata entro il 31 per evitare l’esercizio provvisorio, si guarda già a quali sono i temi che l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni dovrà affrontare nei prossimi mesi. Dalla riforma del fisco e quella delle pensioni, un altro decreto armi, nuove regole per le navi ong, il tavolo sui ristori ai commercianti per l'uso del Pos: sono questi i provvedimenti che potrebbero prendere forma già nei primi mesi del 2023
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Partiamo dal tema economia. I dossier più caldi sono lavoro, fisco ed energia. Il ministero del Lavoro, dopo la stretta al reddito di cittadinanza, ha già annunciato per la seconda metà di gennaio un decreto destinato ad avviare una riforma complessiva, che va dai centri per l'impiego all'attuazione del Pnrr sull'occupabilità. A gennaio parte anche il tavolo per la riforma delle pensioni. E dai primi mesi del 2023 riapre il cantiere delega fiscale
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A marzo, quando saranno esauriti gli aiuti contro il caro-energia, potrebbe arrivare una nuova “Manovra”: il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti non l’ha esclusa e ha ricordato quanto accaduto già lo scorso anno, con il governo Draghi costretto a intervenire con un decreto ogni tre mesi. Il cronoprogramma del Pnrr prevede anche l'attuazione della delega sulla concorrenza. Un altro dossier delicato è quello dell'ex Ilva, che potrebbe essere affrontato dal Consiglio dei ministri già mercoledì
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Passiamo alla giustizia. La priorità, ha spiegato il governo, va ai provvedimenti che hanno un impatto sulla crescita. “Velocizzare i tempi del processo” e “dare uno slancio all’economia”: sono questi i due obiettivi dichiarati dal ministro Carlo Nordio. Il ministro ha poi annunciato che tra i primi atti a gennaio ci saranno gli interventi contro la "paura della firma": si lavora, infatti, per stralciare dal codice il reato di abuso d’ufficio
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Il Guardasigilli ha promesso un dibattito in Parlamento sul reato di abuso d’ufficio e il veicolo dovrebbe essere un disegno di legge di iniziativa governativa. Anche molti sindaci chiedono di intervenire su questo reato, già modificato diverse volte negli ultimi anni ma il cui perimetro - è la critica - sarebbe comunque ancora troppo elastico. Un'ipotesi potrebbe essere un intervento sull'abuso d'ufficio di vantaggio per lasciare l'abuso di danno. Il ministro ha già chiarito che a suo avviso il reato potrebbe anche essere abolito
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Per quanto riguarda la difesa, tra i provvedimenti più attesi c'è il decreto per il sesto invio di armi all'Ucraina. Il ministro Guido Crosetto non si è sbilanciato sui tempi, ma ha assicurato che l'iter sarà quello seguito dal governo Draghi: lista secretata e passaggio al Copasir. Gli invii potranno proseguire fino al 31 dicembre 2023. In un eventuale sesto decreto saranno compresi anche generatori e gruppi elettrogeni chiesti da Kiev per far fronte ai tagli di energia causati dalle bombe di Mosca
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Passiamo agli interni. Il Viminale è al lavoro per licenziare in tempi brevi il decreto che conterrà una stretta sui migranti, con gli arrivi via mare che quest'anno hanno superato quota 100mila. Le navi umanitarie - secondo la linea attesa - dovranno dirigersi subito verso il porto assegnato dopo il primo salvataggio; alle persone recuperate a bordo dovrà essere chiesto se intendano presentare domanda di protezione internazionale, affinché sia il Paese di bandiera della nave a farsi carico dell'accoglimento
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Per chi non rispetterà il nuovo “codice di comportamento”, nelle intenzioni del governo dovrebbero esserci - come ai tempi del decreto Salvini - multe salate, fermi amministrativi, fino al sequestro delle imbarcazioni in caso di reiterata inosservanza delle prescrizioni

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Infine, lo sport. Le due priorità del ministro Andrea Abodi a gennaio sono i Giochi della Gioventù e un pacchetto per lo sport. Sui Giochi, un progetto che avrebbe voluto inserire già in Manovra, proseguiranno nelle prime settimane del 2023 i dialoghi con gli altri ministeri per un protocollo d'intesa e per trovare un veicolo legislativo per le risorse

Nel "pacchetto sport" dovrebbe finire anche il diritto alla scommessa (una percentuale a favore dell'organizzatore dell'evento sportivo su cui si gioca) e lo stop al divieto di sponsorizzazione e pubblicità per le aziende di betting (con una campagna sul contrasto alla ludopatia). In cantiere, inoltre, nuovi aiuti per il caro energia e l'intermediazione nei rapporti tra Coni e Sport e Salute
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