Calenda a Sky TG24: "Sul gas serve un patto di responsabilità". VIDEO

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Il numero uno di Azione/Italia Viva è stato il primo ospite di Casa Italia, il nuovo programma condotto da Fabio Vitale e dedicato all’imminente voto per il rinnovo del Parlamento, previsto il 25 settembre. Tra i temi toccati la crisi energetica, su cui ha ribadito l'appello agli altri leader politici: “Sediamoci e assumiamoci la nostra parte di responsabilità”

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Un rinnovato appello ai leader politici per far fronte alla crisi energetica: “Sediamoci e assumiamoci la nostra parte di responsabilità”. Carlo Calenda, numero uno di Azione/Italia Viva, è stato il primo ospite di Casa Italia, il nuovo programma di Sky TG24 condotto da Fabio Vitale e dedicato alle elezioni previste il 25 settembre, in onda dal lunedì al venerdì dalle 20.30. Con lui in studio i giornalisti Agnese Pini e Alessandro Giuli. (LO SPECIALE DI SKY TG24: VERSO IL VOTO - TUTTE LE NEWS SULLE ELEZIONI IN DIRETTA). Calenda ha toccato alcuni punti cruciali di questa campagna elettorale e sul caro energia ha specificato che il rigassificatore di Piombino “è necessario”. “Con Draghi non ho mai parlato di questioni politiche ma il Paese deve andare avanti sulla sua agenda”, ha aggiunto. Per poi pronosticare che in caso di affermazione di Azione/Italia Viva oltre il 10% dei consensi “si formerà una maggioranza Ursula”.

“Non terrorizziamo i mercati”

Sul tema del gas e le misure per contrastare l’aumento delle bollette, Calenda ha detto: “La proposta che noi abbiamo fatto è abbastanza semplice: sediamoci e assumiamoci la nostra parte di responsabilità". Poi ha precisato: "Noi chiediamo a Draghi una cosa che teoricamente per lui sarebbe molto difficile, cioè investire soldi e attuare una manovra complessa sul prezzo dell’energia sapendo che in questo momento è in ordinaria amministrazione, ma al contempo prendiamo due impegni ritirare le proposte che stanno terrorizzando i mercati, che non si faranno mai e che valgono centinaia di miliardi di euro, e impegnarsi a fare il rigassificatore di Piombino senza il quale non riusciremmo a marzo ad avere sufficienti quantità di gas". "L’idea  - ha proseguito Calnea - è: chiediamo un impegno a Draghi, sfiduciato dalle forze che gli chiedono di intervenire ma prendiamoci delle responsabilità". Il leader di Azione/Italia Viva ha quindi aggiunto: "Al mio appello hanno risposto ormai tutti, tranne Letta".

“Proseguire su agenda Draghi”

“Questo Paese deve andare avanti sull’agenda Draghi perché è un’agenda di buonsenso”, ha detto Calenda. “Se il Terzo Polo avrà un buon risultato, bisognerà trovare un governo e vista la situazione che abbiamo speriamo vada avanti l'attuale premier", ha aggiunto. E alla domanda su eventuali contatti con il presidente del Consiglio, il numero uno di Azione ha replicato: "Io con Draghi ho parlato solo di questioni che hanno a che fare con il mio vecchio incarico, non di questioni politiche. Sarebbe sbagliato attribuirselo, io non sono parte del'esecutivo. La cosa importante oggi è cercare di far scegliere gli italiani su un programma di serietà e pensiamo che lui possa farlo meglio di tutti“.

Calenda

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“Sì tassa su extra profitti"

“Noi siamo stati i primi in assoluto a proporre una tassa sugli extra profitti” delle imprese, ha aggiunto ancora Calenda. “Tuttavia questo tributo non sta generando un gettito sufficiente, sennò sarebbe molto semplice. Mentre si cerca di capire perché il gettito è inferiore alle previsioni, bisogna quindi operare in modo differente perché questo non basta", ha spiegato. Poi ha dichiarato: "Io sono totalmente favorevole a tassazione sui profitti straordinari fatti non per qualità dell’azione dell’azienda ma per congiunture straordinarie di mercato, penso che sia un principio di buon senso”.

“Rigassificatore di Piombino è necessario”

Sul tema del rigassificatore di Piombino, Calenda ha detto che “ovunque deve arrivare un impianto le persone non sono contente”. Per il leader di Azione/Italia Viva però le navi gasiere sono tra le più sicure che ci siano, tanto che in numerosi porti ci sono i rigassificatori. La ragione per cui serve a Piombino e non altrove è perché lì c’è “la darsena della Concordia, e questo consentirebbe di accelerare i tempi". Poi la proposta: "Penso che si possa e si debba compensare Piombino con lo stesso sistema adottato in Basilicata, cioè togliendoli tutti i costi relativi al gas. Questo potrebbe aiutare non solo gli insediamenti produttivi, ma anche l’acciaieria”.

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“Obiettivo 10% e oltre”

“Penso che Azione/Italia Viva debba arrivare sopra il 10%, perché così sarà difficile formare un governo di parte e si potrà riformare un’area” di responsabilità, ha detto Calenda parlando dell'obiettivo della lista da lui guidata e di cui fa parte anche il partito di Matteo Renzi. “Gli appelli al voto utile sono sbagliati. Letta non mi risponde" sull'energia "perché vuole avvalorare l’idea che ci siano solo lui e Giorgia Meloni. Il Paese non è tagliato con l’accetta e proprio questa idea di militarizzare il proprio popolo contro gli altri è forse la ragione per cui l’Italia è messa così male", ha aggiunto il leader. 

“Ipotesi maggioranza Ursula”

“Sette secondi dopo un nostro eventuale successo elettorale, quello che succede è che Lega, Forza Italia e Pd si staccano e sostengono una ‘maggioranza Ursula’”, ha infine pronosticato Calenda. Che ha aggiunto: “Fossi in Giorgia Meloni riconoscerei che la persona più adatta a guidare il governo in questo momento è Mario Draghi. È legittimo dire ‘sono pronta’, ma non è così". "Il momento è molto particolare in Italia e in Occidente, non possiamo far scendere Schumacher dalla Ferrari e farla guidare a qualcuno che non ha mai guidato in Formula 1”, ha chiosato il leader. 

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