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Medvedev a europei: “Alle urne punite vostri governi idioti”. Reazioni di Pd, Lega e M5s

Politica
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L’ex presidente della Russia su Telegram ha invitato gli elettori ad “agire” e ha aggiunto: “Chiamateli a rendere conto”. Dura risposta del ministro degli Esteri Luigi Di Maio: “Ingerenza preoccupante”. ll Pd invita il centrodestra a prendere le distanze. Salvini: “Non mi interessa fare polemica col resto del mondo”. Conte: “Intromissione pericolosa”. Calenda: “Il 25 settembre la Russia avrà un’amara sorpresa”

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L’ex presidente della Federazione russa Dmitri Medvedev torna a far parlare di sé: su Telegram l’attuale vicepresidente del consiglio di sicurezza nazionale russo ha scritto che alle urne "vorremmo vedere i cittadini europei non solo esprimere il malcontento per le azioni dei loro governi, ma anche dire qualcosa di più coerente. Ad esempio, che li chiamino a rendere conto, punendoli per la loro evidente stupidità". Parole a cui sono seguite le prese di posizione del ministro degli Esteri Luigi Di Maio, che ha parlato di “ingerenza preoccupante del governo russo nelle elezioni italiane”, e del Partito democratico, che ha chiesto ai partiti del centrodestra di prendere le distanze da Medvedev. Una richiesta a cui Matteo Salvini ha replicato: "Non mi interessano gli insulti del Pd. Voteranno gli italiani e non russi, cinesi ed eschimesi. All'estero possono dire quello che vogliono ma  non mi interessa fare polemica col resto del mondo” (VERSO LE ELEZIONI, GLI AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE).

Medvedev: “Agite, vicini europei”

La polemica è iniziata all’ora di pranzo, con l’attacco di Medvedev su Telegram. L’ex presidente russo ha sottolineato come "i voti degli elettori” siano “una potente leva di influenza”. "Naturalmente, noi vogliamo una cooperazione pacifica, commercio, scambi e altre cose che sono normali. Non ci chiudiamo a nessuno, sosteniamo qualsiasi proposta ragionevole. Se il 'prezzo per la democrazia europea' è il freddo negli appartamenti e i frigoriferi vuoti, questa 'democrazia' è per i pazzi", ha aggiunto il vicepresidente del consiglio di sicurezza di Mosca. Che ha aggiunto: "Ecco perché quattro governi europei si sono già dimessi in breve tempo. Ma questa chiaramente non è la fine. I voti degli elettori sono una potente leva di influenza anche sui politici più congelati. Quindi agite, vicini europei. Non rimanete in silenzio. Chiamate i vostri idioti a rendere conto. E vi ascolteremo". "Il vantaggio è evidente - ha concluso - l'inverno è molto più caldo e confortevole in compagnia della Russia che in uno splendido isolamento con la stufa a gas spenta".

Di Maio: “Ingerenza davvero preoccupante”

A stretto giro è arrivata la replica del ministro degli Esteri Luigi Di Maio: "È davvero preoccupante l'ingerenza del governo russo nelle elezioni italiane. Un esponente russo, Medvedev, interviene nuovamente a gamba tesa su questioni di politica interna, questa volta dando anche un'indicazione di voto. Le forze politiche italiane prendano le distanze in maniera netta, senza alcuna timidezza, dalla propaganda russa". "Noi stiamo lavorando per diversificare le fonti di approvvigionamento del gas, perché non si può dipendere da chi, con i soldi degli italiani, finanzia la guerra sanguinosa in Ucraina. Per questo serve anche un tetto massimo in Ue al prezzo del gas”, ha chiuso Di Maio.

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Pd: “Destra ambigua, si distanzi”

Poco dopo Enrico Borghi, della segreteria nazionale del Partito democratico, chiama in causa il centrodestra: “Medvedev, il falco del regime russo tifoso dei massacri in Ucraina, entra nella campagna elettorale italiana, invitando gli elettori a punire nelle urne il governo. Grave fatto di ingerenza, tutti ne prendano le distanze, iniziando da una destra sempre più ambigua sul tema". Più tardi, su Twitter, l’account ufficiale del Pd rilancia: "Sono passate cinque ore e ancora non sappiamo nulla di cosa pensano Meloni,  Salvini e Berlusconi delle parole di Medvedev sulle elezioni e su chi sosteneva lealmente il governo Draghi".

Salvini: “Non mi interessa fare polemica col resto del mondo”

Nel tardo pomeriggio interviene il leader della Lega, Matteo Salvini, che risponde all’attacco dei dem in un’intervista al Tg4: “Non mi interessano gli insulti del Pd. Voteranno gli italiani e non russi, cinesi ed eschimesi. All'estero possono dire quello che vogliono ma non mi interessa fare polemica col resto del mondo". Per poi aggiungere: "Il problema degli italiani non sono tweet, insulti o polemiche di Letta o un televirologo che dice che Salvini è un assassino, ma la bolletta della luce, il gas, la benzina, il mutuo e il carrello della spesa”.

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Letta: “Lega disdica accordo con partito Putin”

Poco dopo a rispondere è direttamente il segretario del Pd, Enrico Letta: "Noi chiediamo che tutti i partiti dicano no a queste ingerenze. In particolare la Lega ha un accordo firmato nel 2017 con Russia Unita, il partito di Putin. Questa intesa deve essere disdettata, se non lo fanno è gravissimo per la sovranità del nostro paese”, ha detto in una intervista al TG1.

Conte: “Intromissione pericolosa”. Calenda: “Russia avrà amara sorpresa”

E poi sul tema sono intervenuti via Twitter anche il presidente del M5s Giuseppe Conte e il leader di Azione/Italia Viva Carlo Calenda. L’ex premier ha scritto: “L'intromissione di Dmitri Medvedev sulle prossime tornate elettorali europee è inopportuna e pericolosa: gli italiani non devono prendere lezioni e consigli da nessuno, tanto meno da chi si è reso protagonista di guerra e condotte che violano i più elementari diritti umani". Mentre il leader del fronte centrista ha cinguettato: "La Russia e Medvedev il 25 settembre avranno un'amara sorpresa. Ci impegneremo a sconfiggere i loro "amici" Conte, Berlusconi e Salvini".

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Urso: “Grottesca dichiarazione Medvedev”

Nella polemica si è gettato anche Adolfo Urso, presidente del Copasir e senatore di Fratelli d'Italia: “La dichiarazione grottesca di Medvdev è solo la punta dell'Icesberg, dobbiamo aumentare consapevolezza e resilienza anche perché l'Italia è tassello fondamentale della difesa occidentale e atlantica e quindi Paese target. Il Copasir ha da tempo denunciato il rischio di ingerenze straniere nelle democrazie occidentali, specie durante i processi elettorali, sollecitando le istituzioni a predisporre adeguate misure. Proprio domani nella riunione del Comitato questo sarà uno degli argomenti della Relazione annuale al Parlamento a conclusione della nostra indagine conoscitiva".

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