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M5S, De Raho: "Mi candido alle elezioni perché nessuno parla di mafia"

Politica
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Intervistato da La Repubblica, l'ex procuratore nazionale Antimafia tra i 15 nomi nel listino Conte spiega che in questa campagna elettorale non si sta parlando di "criminalità organizzata e di capitali mafiosi". Un tema, secondo l'ex magistrato, "non trascurabile da parte della politica soprattutto ora con l'arrivo dei fondi del Pnrr e con l'emergenza 'guerra'"

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Tra i candidati per il Movimento 5 stelle alle elezioni del 25 settembre - in particolare tra i 15 nomi nel listino di Giuseppe Conte - c'è anche quello di Federico Cafiero de Raho, ex procuratore nazionale Antimafia. Settant'anni, da sempre in prima linea contro la criminalità organizzata, sarà uno dei candidati dei 5 Stelle al Senato con ogni probabilità in Campania ed in Calabria. E tra i suoi obiettivi c'è quello di combattere le mafie. L'ex magistrato, intervistato da La Repubblica, ha spiegato che il principale motivo della sua candidatura è che in questa campagna elettorale non si sta parlando di "criminalità organizzata e di capitali mafiosi". "Soprattutto ora con l'arrivo dei fondi del Pnrr e con l'emergenza 'guerra' lo considero un tema non trascurabile da parte della politica", ha aggiunto de Raho, spiegando che "da esponente della società civile" potrà "continuare a lavorare per il Paese per battere criminalità e corruzione".

"Dopo 40 anni in magistratura spero di servire ancora le istituzioni"

''Da procuratore nazionale ho partecipato a diverse audizioni parlamentari - dice ancora De Raho spiegando come è nata la sua candidatura - Ho avuto modo di segnalare criticità in proposte di legge e di avanzare suggerimenti. Tutto questo e la mia specializzazione nella lotta alle mafie, ha fatto sì che nascesse una proposta di candidatura. Io ho accettato con spirito di servizio, perché dopo 40 anni di attività in magistratura spero di dare ancora il mio contributo alle istituzioni. La Rete ha detto sì. E ora aspetto di sapere dove verrò candidato''. Sull'ipotesi di iscriversi al Movimento 5 Stelle risponde: ''Mi considero un indipendente e tale resterò. Mi piacerebbe che la mia candidatura fosse intesa come una voce della società civile''. Sul Movimento 5 stelle spiega:  ''Innanzitutto mi fa piacere che ritengano prioritaria la lotta alla corruzione, all'illegalità e alla criminalità. E poi la questione della povertà: non da oggi, ma ad ogni mio intervento pubblico in convegni o seminari, ho sempre richiamato l'attenzione agli ultimi, a chi non ce la fa, che sia un disoccupato o un lavoratore che comunque guadagna troppo poco. La politica deve occuparsi di loro. Dobbiamo difendere l'economia sana dalle infiltrazioni mafiose, ma dobbiamo anche difendere e sviluppare il lavoro''. 

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