Pd, Cirinnà accetta la candidatura: "Tanti mi hanno detto ripensaci, farò mia battaglia"

Politica
©LaPresse

Così la senatrice ha annunciato, nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Palazzo Madama, di aver accettato la candidatura proposta dal Partito democratico e per la quale nelle scorse ore aveva duramente protestato

ascolta articolo

“Penso che sarà una battaglia difficile, complicata ma che forse vale la pena di fare, per salvare l'Italia dall'oscurantismo e dai fascisti. E nonostante tutti gli errori fatti, credo che valga ancora la pena votare Pd”. Così Monica Cirinnà ha annunciato, nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Palazzo Madama, di aver accettato la candidatura proposta dal Partito democratico e per la quale nelle scorse ore aveva duramente protestato. “Essere rieletti al collegio di Roma 4 sarà una battaglia difficilissima. Farò la mia battaglia e lo faccio perché tantissime persone mi hanno chiesto di ripensarci”, ha spiegato la senatrice.

“Non è ripensamento per interesse, è amore per la comunità”       

“Cirinnà va su un collegio dato perdente, senza paracadute e senza che glielo diciamo...”. Queste le parole con cui la Cirinnà, paladina dei diritti Lgbt, ha poi sintetizzato la scelta del Pd sulla sua candidatura. “L'uninominale Roma 4 contiene dei territori per cui io non sono adatta”, ha riferito ancora la senatrice facendo riferimento ai molti messaggi di supporto ricevuti. “Letta chiacchiera di occhi di tigre, io li tiro fuori, ma lo faccio solo per loro, per una comunità. Combattere come ultimo dei gladiatori è l'unico modo per non sottrarmi alla battaglia. Non è un ripensamento dettato da interesse, ma da amore e rispetto”, ha sottolineato.      

"Il coraggio di lottare"

"Lo faccio con ansia", ha dichiarato ancora Cirinnà, confermando la sua retromarcia. "Per nessuno di noi è bello fare un salto nel buio ma lo faccio per dimostrare che in Parlamento ci si può tornare solo se si ha il coraggio di lottare e anche se non mi verrà riconosciuto dal mio partito, non fa niente. L'importante è che sia la gente a ricordarselo. Se avere gli occhi di tigre vuol dire questo, allora io non abbandonerò chi si sente solo. La solitudine è un male bruttissimo e io penso che il Pd possa farcela, anche davanti a sondaggi complicati e difficili", ha affermato la senatrice. "Ritenere che solo alcuni senatori potranno essere difensori della Costituzione in un collegio comodo e blindato, penso sia un errore", ha concluso Cirinnà. "Io la difesa delle Costituzione la faccio da quasi 10 anni qui al Senato. Nessuno ha un pedigree per difendere la Costituzione e altri no. Il Pd ha scelto di proteggere alcune persone e di lasciare a combattere altri sto in battaglia, nonostante, prima, avessi ritenuto di non farlo e lo faccio perché tanti mi hanno chiesto di ripensarci". 

approfondimento

Cirinnà propone in beneficenza soldi ritrovati, il giudice dice no

Politica: I più letti