"Per noi davanti a tutto ci sarà la scuola". Il leader dei dem ha definito i punti del programma elettorale in vista del 25 settembre: si parte da lavoro, ambiente e diritti
Il segretario del Partito democratico Enrico Letta ha esposto i punti del programma elettorale del suo partito. "Stiamo definendo gli ultimi dettagli del nostro programma per le elezioni del 25 settembre. Per noi davanti a tutto, trasversalmente, ci sarà la scuola, con il piano "Conoscere è potere", con cui vogliamo investire 10 miliardi di euro in 5 anni". (ELEZIONI 2022. LO SPECIALE - GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA)
Scuola, lavoro e ambiente: le priorità
Enrico Letta ha diffuso sui suoi canali social le schede con gli 8 punti del programma del Partito democratico in vista delle elezioni del 25 settembre prossimo. "Quando si parla di "democrazia a rischio" - spiega il dem - ci si concentra solo sulle riforme istituzionali o sui regolamenti parlamentari. Sono interventi utili e necessari, ci mancherebbe. Ma la riforma prioritaria, una cura per l'Italia, oggi è la scuola. Luca Serianni nella sua lezione di congedo lo disse con le parole forse più belle, rivolte agli studenti della Sapienza: "Voi per me siete lo Stato". E la scuola è dove formiamo gli italiani di domani". "Le nostre priorità - aggiunge Letta - sono lavoro, ambiente, diritti, ma la scuola siamo noi come popolo: come cresciamo, come guardiamo il mondo, come viviamo gli uni con gli altri. Conoscere è vivere,
diceva Gramsci. E conoscere è anche potere: come verbo e come sostantivo. Negli anni di insegnamento in università ho avuto la conferma di quanto siano ancora attuali quelle parole".
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I punti
Il programma Conoscere è potere prevede molti punti "che vogliamo attuare in 5 anni", spiega il segretario dem, che aggiunge: "Lo so: il Pd e il centrosinistra hanno fatto diversi sbagli compresa una riforma sciatta e non condivisa con la comunità scolastica. Io da presidente del Consiglio avevo preso l'impegno di non tagliare di un euro la spesa in istruzione. E l'ho fatto. Guardando al 2027 non ci accontenteremo di non tagliare, ma dovremo investire".
Ecco i primi 8 punti pubblicati sui social:
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𝟭. 𝗔𝘂𝗺𝗲𝗻𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗴𝗹𝗶 𝘀𝘁𝗶𝗽𝗲𝗻𝗱𝗶 𝗱𝗲𝗴𝗹𝗶 𝗶𝗻𝘀𝗲𝗴𝗻𝗮𝗻𝘁𝗶. Dobbiamo restituirgli la dignità e il ruolo che meritano, non dimentichiamo di come hanno affrontato la DAD senza strumenti adeguati per via del divario digitale. Garantiremo la formazione continua e riporteremo, in cinque anni, gli stipendi in linea con la media europea. Costerà tra i 6 e gli 8 miliardi, da finanziare a partire dai 75 miliardi della programmazione europea 2021-2027, da considerare al netto dei fondi già previsti nel Pnrr.
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𝟮. 𝗦𝗰𝘂𝗼𝗹𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗶𝗻𝗳𝗮𝗻𝘇𝗶𝗮 𝗼𝗯𝗯𝗹𝗶𝗴𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮 𝗲 𝗴𝗿𝗮𝘁𝘂𝗶𝘁𝗮. Oggi in Italia 1 bambino su 10 non frequenta la scuola dell'infanzia, iniziamo a lasciarli indietro prima ancora di insegnargli a leggere e scrivere, creando le prime odiose diseguaglianze nell'accesso a un sistema educativo idoneo e ad un’alimentazione sana. La scuola, invece, deve accompagnare tutti i genitori, le bambine e i bambini, dai primissimi anni di vita.
𝟯. 𝗦𝗰𝘂𝗼𝗹𝗲 𝘀𝗼𝘀𝘁𝗲𝗻𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶 𝗲 𝘀𝗶𝗰𝘂𝗿𝗲. A partire dai fondi PNRR già previsti serve un piano per l’edilizia scolastica che tenga insieme sostenibilità e sicurezza - anche sotto il profilo sanitario, con l'installazione di nuovi sistemi di aerazione - e innovazione tecnologica.
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𝟰. 𝗧𝗿𝗮𝘀𝗽𝗼𝗿𝘁𝗶 𝗲 𝗹𝗶𝗯𝗿𝗶 𝗱𝗶 𝘁𝗲𝘀𝘁𝗼 𝗴𝗿𝗮𝘁𝘂𝗶𝘁𝗶. Gli spostamenti casa-scuola possono diventare un costo considerevole per le famiglie, specie con l’inflazione che erode tanti risparmi. Vogliamo garantire la piena gratuità del trasporto pubblico locale e dei libri scolastici per le famiglie a reddito medio e basso (in base all'Isee).
𝟱. 𝗩𝗶𝘃𝗲𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝘀𝗰𝘂𝗼𝗹𝗮, 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗶. Ragazze e ragazzi devono vivere la scuola, non limitarsi a lezioni e compiti a casa, indipendentemente dalla famiglia in cui nascono. Per questo abbiamo pensato a un Fondo nazionale per integrare il finanziamento regionale per i viaggi-studio, le gite scolastiche, il tempo libero e l'acquisto di attrezzature sportive e strumenti musicali. Attività che stimolano pensiero critico e curiosità intellettuale.
𝟲. 𝗜𝗻𝘃𝗲𝘀𝘁𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗻𝗲𝗹 𝗱𝗼𝗺𝗮𝗻𝗶, 𝗶𝗻𝘃𝗲𝘀𝘁𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗱𝗼𝗻𝗻𝗲. Oggi gli studi in Scienze, Tecnologie, Ingegneria e Matematica sono appannaggio quasi esclusivamente maschile. Vogliamo modificare il processo di orientamento nelle materie STEM così da incoraggiare anche le ragazze a scegliere questi indirizzi che sono molto richiesti sul mercato del lavoro.
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𝟳. 𝗠𝗲𝗻𝘀𝗲 𝗴𝗿𝗮𝘁𝘂𝗶𝘁𝗲. Garantiremo l’accesso universale e gratuito di bambine e bambini alle mense scolastiche.
𝟴. 𝗣𝘂𝗻𝘁𝗶𝗮𝗺𝗼 𝘀𝘂𝗹 𝘀𝗼𝘀𝘁𝗲𝗴𝗻𝗼. Garantiremo l’aumento dei docenti di ruolo di sostegno per affiancare nel percorso scolastico tutte le persone con disabilità.