Governo, verso le elezioni. Renzi: "Domani ci vediamo con Calenda e si decide"

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"Se si fa l'accordo bisogna capire qual è la prospettiva". Lo afferma il leader di Italia Viva. "Sono pronto a fare un passo indietro sulla leadership". Botta e risposta tra Enrico Letta e Giorgia Meloni. "E' evidente che Giorgia Meloni sta cercando di cambiare immagine, di riposizionarsi e di 'incipriarsi'", dice il segretario del Pd. La replica della leader di Fratelli d'Italia: "Non ho bisogno di incipriarmi per essere credibile". Berlusconi: "Io candidato? Ora ci penso e poi decido"

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Berlusconi, fa sorridere operazione Cln in 21mo secolo

"Proporre una specie di comitato di liberazione nazionale del 21  secolo, come se ci fossero i nazisti da combattere, è un'operazione che francamente fa un po' sorridere, e non rende un buon servigio alla politica". Così il presidente di FI Silvio Berlusconi, in un'intervista al 'Giornale'. "Tutto questo da' la misura della confusione, della mancanza di idee ed anche della paura del maggiore partito della sinistra. Il Pd da molti anni governa pur senza aver mai vinto le elezioni - aggiunge -. Ricordo che l'ultimo presidente del Consiglio indicato dagli italiani con il voto sono stato io, nel 2008. Da allora il governo del Paese è dipeso da manovre di palazzo, sulla testa degli elettori. Ora tutto questo sta per finire. Il 25 settembre gli italiani sceglieranno finalmente da chi vogliono essere governati". 
- di Redazione Sky TG24

Tremonti, 'prossimo ministro Economia? Sarei onorato di essere candidato'

Giulio Tremonti possibile nuovo ministro dell'Economia in un eventuale governo di centro destra? "Io sarei onorato per essere candidato ma questi sono discorsi che non hanno molto senso attuale". Così Giulio Tremonti, presidente Aspen Institute, ospite oggi di Agorà Estate su Rai 3. 
- di Redazione Sky TG24

Tajani, a FI unico voto utile moderato

Il "solo voto utile che si può dare ai moderati è quello a Forza Italia" per "fare della nostra una vera coalizione di centrodestra, equilibrata nelle sue componenti". Così il coordinatore di FI, Antonio Tajani, in un'intervista al 'Corriere della sera'. "Disperdere il voto dandolo a chi lo porterebbe a sinistra indebolendo l'area di governo che noi vogliamo rappresentare sarebbe un grave errore", aggiunge con riferimento indiretto a un eventuale terzo polo di
Azione-Iv. "Noi non abbiamo bisogno di dimostrare chi siamo", aggiunge, "ci hanno dato per morti tante volte, abbiamo subito scissioni, tutte finite male per chi se ne e' andato. E siamo
ancora qui con i sondaggi che ci danno in crescita, non temiamo nessuno". "E' giusto scegliere di dare forza al centro ma a un centro che non cambia idea ogni cinque minuti, sta sempre dalla stessa parte, ha un programma chiaro, un leader autorevole, una collocazione decisiva nel Ppe", conclude.
- di Redazione Sky TG24

Gelmini, Azione colma vuoto lasciato da FI

"Dopo tanti anni di militanza ho deciso di lasciare Forza Italia perché si è resa complice di Matteo Salvini nello staccare la spina al governo Draghi. In quel preciso istante, Forza Italia si è consegnata definitivamente alla Lega, spostandosi verso destra e lasciando al centro uno spazio importante. So che tanti elettori moderati e riformisti si sentono traditi dall'irresponsabilità di chi per puro calcolo elettorale ha voluto privare il Paese di una guida autorevole come Draghi, ma sono certa che Azione saprà colmare questo vuoto e diventare la casa di chi a populismo e sovranismo preferisce europeismo, atlantismo, pragmatismo e riforme". Così la ministra per gli Affari regionali Mariastella Gelmini. "Azione è la forza politica che più mette al centro il metodo e l'agenda di Mario Draghi - prosegue -. Abbiamo il dovere di
portarla avanti per il bene dell'Italia. Infrastrutture, attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, formazione e Industria 4.0, taglio di Irap e Irpef, ambiente, una mensilità in più per i lavoratori: queste sono le nostre battaglie. La nostra campagna elettorale parte da qui", sottolinea. "Siglando il patto col Pd, pensavamo di poter dare continuità all'azione del governo Draghi - conclude -. Ma l'accordo del Partito democratico con Sinistra italiana ha fatto saltare tutto. Tante, troppe le contraddizioni. Bene ha fatto Calenda a intraprendere una strada diversa. Era impossibile andare avanti". 
- di Redazione Sky TG24

Calenda, Terzo polo con 'obiettivo Ursula'

Con Matteo Renzi "ci stiamo sentendo, stiamo discutendo. Ma, visto com'è andata con il Pd, finché non sono depositati i simboli non mi sbilancio". Così il segretario di Azione Carlo Calenda in un'intervista alla Stampa'. "Io spero che nasca" un Terzo polo, aggiunge, "ci sono tutte le premesse per farlo, perché con Italia Viva siamo vicini dal punto di vista programmatico. Poi c'è da accordarsi su come organizzare la campagna elettorale, su chi parlerà per la coalizione, oltre ovviamente ai collegi". "Stiamo lavorando, ma è pur sempre un incontro tra forze politiche che hanno fatto scelte diverse nel recente passato: loro sono stati al governo con il Movimento 5 stelle, noi no", aggiunge. La leadership "è una delle questioni che dobbiamo definire con chiarezza, ma la comunicheremo solo se e quando chiuderemo l'accordo. Potrebbe anche essere una figura terza, magari una donna", afferma.
L'obiettivo, sostiene, "è' arrivare a una maggioranza Ursula, costruendo una coalizione larga che chieda a Mario Draghi di rimanere a Palazzo Chigi". 
- di Redazione Sky TG24

Meloni, governo politico ma potremmo avvalerci di tecnici

"Siamo pronti, come recita anche il nostro slogan elettorale. Il nostro governo sarà un governo politico legittimato dal voto popolare e porrà fine alla lunga stagione dei tecnici e dei premier che nessun italiano aveva mai votato. Questo ovviamente non ci impedirà di avvalerci, se necessario, di competenze che non vengano dalla politica di partito". Così la presidente di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni in un'intervista a 'Panorama. 
- di Redazione Sky TG24

M5S, Di Battista: "Non sono come loro, sotto Grillo padre padrone non ci sto"

Non ritengo ci siano le condizioni per una mia candidatura alle prossime elezioni politiche". Così in un video sui canali social dell'ex 5 stelle. "Tante componenti dell'attuale M5s non mi vogliono, da Grillo passando per Fico". Su Conte afferma: "E' stato molto sincero, è un galantuomo"
- di Redazione Sky TG24

Come funziona la legge elettorale Rosatellum

Il 25 settembre si tornerà a votare (in anticipo sulla scadenza naturale della legislatura) sotto la nuova legge elettorale che implica un sistema misto proporzionale e maggioritario. Ecco cosa succede alla Camera e al Senato. LE COSE DA SAPERE.

- di Redazione Sky TG24

I partiti politici italiani: simboli, progetti e chi sono i leader

I partiti iniziano a preparare il terreno per la campagna elettorale in vista delle elezioni del 25 settembre, fissate dopo la fine dell'esecutivo Draghi. Dal Partito democratico di Enrico Letta a Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni, ecco le principali formazioni politiche che guardano al ritorno alle urne. L'APPROFONDIMENTO.

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Vertice di centrodestra, alleati trovano l'accordo: chi prende più voti indica il premier

Secondo quanto emerge a summit in corso, ogni partito correrà con il proprio capo politico e chi prenderà piu' voti indicherà il candidato presidente del consiglio da sottoporre al Capo dello Stato in caso di vittoria delle elezioni. Ogni forza politica della coalizione andra' alle elezioni con il proprio simbolo. L'ARTICOLO COMPLETO.

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Forza Italia, chi sono i fuoriusciti dal partito dopo la mancata fiducia a Draghi

La scelta di Silvio Berlusconi di non partecipare alla votazione per verificare la tenuta del governo non è piaciuta a tutti. Hanno così abbandonato la forza politica i ministri Mariastella Gelmini, Renato Brunetta e Mara Carfagna. A dire addio agli azzurri anche Mara Carfagna, Andrea Cangini, Giusy Versace e Annalisa Baroni. IL FOCUS.

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Parlamento, dopo elezioni sarà in formato ridotto: 200 seggi al Senato e 400 alla Camera

Dopo le Politiche di settembre, quelle che si riuniranno saranno due Camere inedite, dimagrite di circa il 30% dei parlamentari: il numero di deputati passa da 630 a 400 e quello dei senatori eletti da 315 a 200, più i cinque senatori a vita. Entra in vigore, infatti, la riforma costituzionale varata nel 2020. Se la sforbiciata risolverà i soliti problemi di spazio, rimangono dei dubbi sulla funzionalità degli organismi, specie per Palazzo Madama. COSA CAMBIA.
- di Redazione Sky TG24

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