
Draghi in Algeria, primo nostro fornitore di gas: da rinnovabili a grandi opere, 15 intese
Il presidente del Consiglio ha partecipato al IV vertice intergovernativo. Consolidati i rapporti tra i due Paesi nel settore energetico: "L'Algeria è il nostro primo fornitore di gas e le quantità aumenteranno nei prossimi anni". Nel 2021 il valore dell'interscambio Italia-Algeria è stato pari a 7,34 miliardi di euro

Il premier Mario Draghi è stato oggi ad Algeri per il IV vertice intergovernativo Italia-Algeria. Rinnovabili, strade, autostrade e grandi opere, lotta alla corruzione, attraverso la collaborazione con l'Anac, ma anche alla radicalizzazione in carcere: sono questi alcuni dei 15 tra accordi, memorandum di intesa, protocolli di cooperazione e dichiarazioni di intese firmati tra governo italiano e algerino
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Il vertice, co-presieduto da Draghi e dal presidente algerino Abdelmadjid Tebboune, ha visto la partecipazione dei ministri Di Maio, Lamorgese, Cartabia, Cingolani, Giovannini e Bonetti
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Draghi ha dichiarato che il vertice "ha confermato il nostro partenariato privilegiato nel settore energetico. In questi mesi, l'Algeria è diventato il primo fornitore di gas del nostro Paese" e l'annuncio dei 4 miliardi di metri cubi di gas dei giorni scorsi rappresenta "una accelerazione rispetto a quanto previsto" dagli accordi e "anticipa forniture ancora più cospicue nei prossimi anni"
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Un primo protocollo prevede lo scambio di informazioni ed esperienze in materia giudiziaria , carceraria (reinserimento sociale dei detenuti e prevenzione della radicalizzazione nelle strutture carcerarie) e di modernizzazione e digitalizzazione della giustizia. Un secondo memorandum è in materia di lotta alla corruzione, con una cooperazione bilaterale che guarda a trasparenza e prevenzione
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L'Algeria, era stato sottolineato prima del viaggio di Draghi, contribuisce in modo "determinante" all'azione del governo italiano di diversificazione delle fonti di approvvigionamento, essendo diventata in questi mesi il primo fornitore di gas dell'Italia
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L'ultimo accordo firmato con l'Algeria risaliva a pochi giorni fa. La società energetica algerina Sonagrach ha deciso di aumentare il volume delle sue forniture di gas all'Italia di altri 4 miliardi di metri cubi a partire da questa settimana. Le maggiori forniture saranno consegnate a Eni e alle società partner
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L’accordo segue l'intesa, siglata la scorsa primavera, in base alla quale le forniture sono state aumentate di 3 miliardi di metri cubi da subito e di altri 6 miliardi dal 2023 per arrivare a un totale di 9 miliardi fra gas e GNL
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Il gas costituisce la quasi totalità delle importazioni italiane dall'Algeria mediante il gasdotto TMPC (TRANSMED) che attraversa il canale di Sicilia da Capo Bon (Tunisia) fino a Mazara del Vallo. In ambito energetico, il rapporto tra Italia e Algeria non si limita al gas: di recente sono stati firmati anche altri accordi riferiti alle rinnovabili e all'idrogeno verde

Nel 2021 il valore dell'interscambio Italia-Algeria è stato pari a 7,34 miliardi di euro di cui 5,58 miliardi le nostre importazioni e 1,76 miliardi le nostre esportazioni

Le imprese italiane con presenza stabile sono circa 200: quella più importante è Eni, nel Paese fin dal 1981. Un altro accordo siglato di recente tra Eni e Sonatrach riguarda l'accelerazione dello sviluppo di campi a gas in Algeria e la decarbonizzazione attraverso idrogeno verde

Negli ultimi mesi i rapporti bilaterali tra Italia e Algeria hanno visto diverse visite politiche di alto livello: la visita di Stato del presidente Sergio Mattarella in Algeria nel novembre 2021 e la visita di Stato del presidente algerino Tebboune in Italia nel 2022

"Il vertice di oggi è anche l'occasione per riaffermare l'impegno di Italia e Algeria per la stabilità e per la prosperità del Mediterraneo, messe a dura prova dall'invasione russa dell'Ucraina", ha detto Draghi. "Italia e Algeria continuano a lavorare insieme per la pace nel Mediterraneo, a partire dalla crisi libica e dalle difficoltà che affronta la Tunisia. Sono certo sapremo dare un contributo decisivo alla stabilità di questi Paesi, nel rispetto della loro sovranità"

La cooperazione riguarderà anche il settore dei lavori pubblici, in particolare a strade, autostrade, ponti e altre grandi opere. Tre memorandum riguardano il settore produttivo: sviluppo di startup, promozione di investimenti attraverso scambi di informazioni e incentivi alle microimprese italiane per investire in Algeria

Uno specifico accordo riguarda il partenariato nel campo dell'industria farmaceutica, anche attraverso joint venture e delocalizzazioni dei siti produttivi italiani verso l'Algeria. Una dichiarazione d'intenti riguarda invece la cooperazione scientifica, mentre un memorandum d'intesa intende istituire una cooperazione per lo sviluppo di progetti in numerosi settori industriali, tra cui l'industria metallurgica, chimica, plastica, agroalimentare, tessile e cantieristica

Un accordo riguarda invece il settore del marmo. Altra intesa nel campo della promozione del patrimonio storico e culturale. C'è poi una dichiarazione d'intenti per la cooperazione bilaterale sulla formazione diplomatica e un memorandum nel campo dello sviluppo sociale, delle pari opportunità, della solidarietà e della famiglia