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G7, Draghi: "Uniti su Kiev. Se perde, perdono le democrazie"

Politica
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Al vertice di Elmau, in Baviera, ha preso parte in videconferenza anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Secondo quanto si apprende il premier italiano avrebbe evidenziato nel suo discorso il valore della candidatura ucraina anche per la stessa Europa

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"Siamo uniti con l'Ucraina perché se Kiev perde, tutte le democrazie perdono. Se dovesse succedere sarà più difficile sostenere che la democrazia è un modello di governo efficace". Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi nel corso della sessione odierna del G7 alla quale ha partecipato in collegamento anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Voglio ringraziare il Presidente Zelensky per il benvenuto eccezionale a Kiev", ha dichiarato il premier italiano. Draghi avrebbe poi insistito per imporre un tetto anche al prezzo del gas. Una possibilità - quella di agire su tutti prodotti energetici importati dalla Russia - che servirebbe ad "affamare" Mosca, sottolinea Washington, registrando "progressi" che hanno portato dare mandato "con urgenza" ai ministri dell'Energia dei 7 Grandi di studiare l'applicazione del price cap sull'energia russa. In serata poi i leader del G7 hanno condannato l’attacco missilistico contro un centro commerciale a Kremenchuk, in Ucraina, definendolo “abominevole”: “Ci uniamo al cordoglio per le vittime innocenti”, hanno scritto una una dichiarazione condivisa. (LE FOTO DELL’ATTACCO A KREMENCHUK)

Il valore della candidatura di Kiev 

Draghi ha poi inoltre ribadito il sostegno europeo all’Ucraina, sottolineando come “Putin non deve vincere”, e che la candidatura di Kiev all’interno dell’Unione è importante non solo per loro ma anche per lo stesso Continente. “L'Unione Europea ha mutato in modo profondo il suo atteggiamento verso i Paesi vicini, la sua strategia di lungo periodo. È un cambiamento molto importante”. 

Zelensky a leader G7: fare tutto per fine guerra entro anno

I leader del G7 si sono collegati in video con con Volodymir Zelensky nella sessione dedicata al tema "il mondo in conflitto". Zelensky ha ringraziato i leader per il sostegno all'Ucraina. Il presidente ucraino ha esortato i leader del G7 a "fare tutto il possibile" per porre fine alla guerra nel suo Paese entro la fine dell'anno. Zelensky ha inoltre invitato i leader dei sette Paesi a "intensificare le sanzioni" contro Mosca. "Oggi non è il momento di negoziare”, ha aggiunto.

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G7 al fianco dell'Ucraina “finché sarà necessario”

Nella bozza dello statement finale del G7 sull'Ucraina, pubblicata da Ansa, si legge: "Continueremo a garantire supporto finanziario, umanitario, militare, diplomatico e staremo al fianco dell'Ucraina finché sarà necessario. Noi siamo impegnati ad aiutare l'Ucraina per la fine della guerra della Russia, a mantenere la sovranità e l'integrità territoriale, a difendersi e a scegliere il suo futuro”. C’è anche la condanna “all'aggressione brutale, non provocata, ingiustificabile contro l'Ucraina dalla Russia, aiutata dalla Bielorussia". Il G7 scrive che "rimane inflessibile nell'impegno verso sanzioni coordinate e senza precedenti in risposta all'aggressione russa e continueremo a coordinarci per provvedere a materiale, training, logistica, intelligence e supporto economico per istruire le forze armate ucraine".

Scholz: ”Relazioni con Mosca non possono tornare come prima”

Il cancelliere Olaf Scholz, a margine di una bilaterale con il canadese Justin Trudeau, ha detto: "Abbiamo parlato del sostegno all'Ucraina e del fatto che, con misure toste, faremo tutto il possibile per appoggiarla. Ma abbiamo anche sottolineato il fatto che eviteremo un conflitto fra Nato e Russia”. Il cancelliere ha poi aggiunto che le relazioni con la Russia "non potranno tornare a essere come prima della guerra in Ucraina”. In un tweet, la presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen ha scritto: "Stamattina Zelensky ci ha aggiornato sull'aggressione russa. Ammiriamo la sua leadership e la resilienza della sua gente. Il G7 ha mostrato una apprezzabile unità. Siamo d'accordo sul fatto che sosterremo Kiev fino a quando sarà necessario".

Macron: “Rafforziamo investimenti in sicurezza energetica”

"La guerra della Russia all'Ucraina sta sconvolgendo i mercati energetici. Dobbiamo rafforzare il nostro coordinamento e gli investimenti per garantire la sicurezza energetica per tutti. Senza distoglierci dal nostro obiettivo: raggiungere insieme la carbon neutrality entro il 2050". Lo ha scritto su Twitter il presidente francese Emmanuel Macron, che sta partecipando al G7 al castello di Elmau.

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G7: “Ridurre dipendenza da combustibili fossili”

I leader dei paesi G7 hanno inoltre "convenuto di esplorare le opzioni per decarbonizzare il mix energetico e accelerare la transizione dalla dipendenza dai combustibili fossili, nonché per una rapida espansione dell'energia pulita da fonti rinnovabili e dell'efficienza energetica”, si legge nella dichiarazione del G7 sul clima riportata da Ansa. Il testo è stato adottato insieme a Ue, Argentina, India, Indonesia, Senegal e Sudafrica. Questo obiettivo, si legge ancora, "include la riduzione graduale del carbone" e l'aumento della quota di energie rinnovabili nel mix energetico", riconoscendo "i contributi di approcci come l'economia circolare". Inoltre "si impegnano a lavorare insieme per affrontare i potenziali impatto negativi e facilitare la creazione di nuovi posti di lavoro".

G7: “Accelerare gli sforzi per la neutralità climatica”

I Paesi del G7, l'Ue, Argentina, India, Indonesia, Senegal e Sudafrica inoltre "hanno deciso di lavorare insieme per accelerare un processo di transizione verso la neutralità climatica, garantendo nel contempo la sicurezza energetica". Viene "riaffermato l'impegno all'accordo di Parigi e al patto di Glasgow per il clima per mantenere l'aumento medio globale della temperatura ben al di sotto dei 2°C, proseguendo negli sforzi per limitarlo a 1,5°C". In questo quadro, "i leader hanno deciso di collaborare con un'attenzione particolare alle riforme delle politiche energetiche che accelerino la decarbonizzazione delle economie verso lo zero netto, per garantire l'accesso universale all'energia sostenibile e a prezzi accessibili e offrire vantaggi socioeconomici e opportunità di sviluppo in linea con l'Agenda 2030, tenendo conto delle condizioni specifiche e delle priorità di sviluppo di ciascun paese"

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