
G7, Paesi pronti a bloccare esportazioni di oro russo: chi lo ha deciso e cosa succede
I Grandi della Terra, riuniti ad Elmau in Baviera, stanno pensando a una mossa storica: bloccare l’export russo di oro, che arriva soprattutto in Paesi come il Regno Unito. Una decisione che toglierebbe a Mosca 19 miliardi di dollari ma che ancora lascia perplessa l’Unione: "Dobbiamo evitare di diventare vittime collaterali delle sanzioni", ha dichiarato il presidente del Consiglio europeo Charles Michel

“Colpiremo al cuore della macchina da guerra di Putin”. A dichiararlo il primo ministro britannico Boris Johnson, che ha annunciato l’intenzione di Usa, Regno Unito, Canada e Giappone - riuniti ad Elmau, in Baviera, per il G7 - di bloccare l’importazione di oro proveniente dalla Russia
GUARDA IL VIDEO: Russia sull'orlo del default tecnico sul suo debito
Una mossa non da poco, visto che il metallo aureo è la seconda fonte più alta di reddito da export per la Federazione, che ne produce il 10% mondiale. Mosca ha una delle riserve auree più grandi del mondo, con un valore stimato di oltre 140 miliardi di dollari. Primi acquirenti le banche commerciali russe, che lo inviano ai raffinatori prima di venderlo all’estero
Iscriviti alla nostra newsletter per restare aggiornato sulle notizie di economia
Il divieto di importazione, che dovrebbe entrare in vigore a breve, si applicherà all'oro di nuova estrazione o raffinato. Non riguarda l'oro di origine russa precedentemente esportato dalla Russia e non è prevista l'estensione delle restrizioni all'oro russo acquistato legittimamente prima dell'entrata in vigore del divieto di importazione
G7 Germania, al tavolo price cap sul petrolio. Stop a oro russo
Principale mercato dell’oro russo sono proprio i Paesi del G7 come la Gran Bretagna: lo scorso anno sono arrivati in Uk 15 miliardi di dollari in oro russo, che rappresentano quasi il 28% delle importazioni del metallo aureo del Paese secondo i dati di Un Comtrade
Uk, Paese bloccato per sciopero trasporti più grande in ultimi 30 anni
La disponibilità aurea russa è triplicata dopo l’invasione della Crimea nel 2014 ma negli ultimi mesi è rimasta invariata: infatti, secondo i dati del World Gold Council, le riserve auree restano a quota 2.301,64 tonnellate nel primo trimestre del 2022, uguali a quelle degli ultimi quattro mesi del 2021
Ucraina, Kiev teme fronte bielorusso, Putin darà gli Iskander a Minsk
“Lo stop dei Paesi del G7 a importare oro dalla Russia priverà il Paese di circa 19 miliardi di dollari l'anno. Una privazione significativa", ha dichiarato il segretario di Stato Usa, Anthony Blinken

Secondo una fonte del governo statunitense martedì 28 arriverà un annuncio da parte dei Paesi del G7 sul divieto di importazione dell’oro. "Le esportazioni russe hanno avuto un valore di 12,6 miliardi di sterline (15,45 miliardi di dollari) lo scorso anno e i russi facoltosi hanno acquistato lingotti per ridurre l'impatto finanziario delle sanzioni occidentali”, ha dichiarato il governo britannico in una nota

In parte ancora scettica l’Ue: lo dimostra la prudenza del presidente del Consiglio europeo Charles Michel che, a una domanda sulle pressioni americane per vietare le importazioni di oro, ha risposto che “è possibile che al G7 si trovi uno strumento specifico ma è necessario che l’Unione faccia le sue verifiche, per evitare di diventare vittime collaterali delle sanzioni”

Oltre alla questione dell’oro i leader si sono riuniti anche per affrontare altre questioni all’ordine del giorno, alla presenza anche del presidente americano Joe Biden, giunto in Baviera prima di ripartire per Madrid

L'impennata dell'inflazione, l'incombente crisi alimentare e la scarsità di energia sono alcuni dei punti toccati al tavolo dei leader, oltre al pericolo recessione e alle conseguenze del cambiamento climatico