
Lo annuncia con una nota Mario Perantoni, presidente della commissione Giustizia della Camera, deputato M5S e relatore del provvedimento. "Tra le novità che rafforzano l'impianto del progetto iniziale: le pene detentive per lo spaccio di lieve entità di cannabis scendono dagli attuali 4 anni a due anni e due mesi"

Coltivazione di poche piantine per uso personale e pene detentive più basse - che potrebbero significare niente carcere - per lo spaccio di lieve entità di Cannabis. Arriva dalla Commissione Giustizia della Camera il primo sì al testo "Magi-Licantini", che propone un approccio diverso al tema delle droghe leggere

Mercoledì ci sarà il voto sul mandato al relatore e per il momento l'inizio della discussione in Aula è previsto per venerdì 24, anche se è già fissata una riunione della capigruppo per aggiustare il calendario

Il tema da sempre divide le forze politiche e, infatti, Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia hanno proposto e votato emendamenti soppressivi sui punti nevralgici del provvedimento

Siamo contrari a questo testo - dice il capogruppo di Forza Italia in Commissione Giustizia Pierantonio Zanettin - perchè siamo contrari al messaggio che si darebbe ai giovani"

Perantoni è fiducioso sull'esito: "Grazie al contributo costruttivo di tutti i colleghi abbiamo scritto un testo molto equilibrato e concreto che va incontro alle istanze di larghissima parte della società senza compromettere l'esigenza di rigore nel contrasto alla diffusione delle sostanze stupefacenti"

Il cuore della proposta di legge è la coltivazione domestica, ma sono previste anche pene detentive più basse per lo spaccio di lieve entità di cannabis (dagli attuali 4 anni a due anni e due mesi); mentre non potrà essere mai considerato fatto di lieve entità la cessione di sostanze stupefacenti a minori da parte di persone di maggiore età

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