Il leader pentastellato sulla richiesta che il presidente del Consiglio riferisca in Aula: "Chiederlo non è irrituale, è un dovere". Giovedì prossimo l'intervento in Senato e alla Camera
"Pace fatta? Stilettate a Draghi? Assolutamente no. Io ho posto questioni politiche con cui mi interrogo con il partito di maggioranza relativa in Parlamento e la popolazione italiana. Chiedere che Draghi venga in Parlamento non è irrituale, è un dovere". E' quanto ha detto Giuseppe Conte, spiegando la richiesta che il premier riferisca in Aula sulle posizioni dell'Italia nel conflitto ucraino (L'INCONTRO CON BIDEN - TUTTE LE NEWS SUL CONFLITTO LIVE).. "Non mi permetterei di dare stilettate al premier - ha detto Conte a Vespa - ho posto questioni politiche".
Giovedì prossimo il premier alle Camere
Il premier Mario Draghi dopo la missione negli Stati Uniti, parlerà giovedì prossimo in Parlamento, prima alle 9 al Senato, poi alle 11:30 alla Camera. Sullo sfondo il tema caldo dell'invio di armi all'Ucraina e l'impegno del governo per la pace. Da un lato i Cinquestelle premono. "Chiedere che Draghi venga in Parlamento dopo un'emergenza del genere non è irrituale, è un dovere", dice il leader del M5s, Giuseppe Conte, prima di mettere in chiaro di non aver inferto stilettate al capo del governo. "Quanto abbiamo sentito parlare di negoziati? Ad oggi abbiamo sentito parlare di aumento di spese militari, di quali armi inviare all'Ucraina", rilancia Mariolina Castellone, capogruppo del Movimento 5 Stelle al Senato.