L’ex premier ha incontrato il capo dello Stato dopo le tensioni nella maggioranza sugli impegni di finanziamento del Fondo per le esigenze di difesa nazionale: “Abbiamo evitato che si spendessero 10-15 miliardi in appena due anni”, ha rivendicato il leader dei 5 Stelle su Instagram, che poi si smarca dagli alleati Dem: “Non siamo succursale del Pd”
“Continueremo a sostenere il governo, ma non rinunciamo alle nostre posizioni”: è questo il succo del messaggio che Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 stelle, ha rilasciato dopo l’incontro con il capo dello Stato Sergio Mattarella. L’incontro dell’ex premier con il presidente della Repubblica è arrivato sulla scia delle tensioni con l’attuale inquilino di Palazzo Chigi, Mario Draghi, sul tema dell’aumento delle spese militari fino al 2% del Pil. Tensioni che avevano fatto temere per la stabilità della maggioranza in un momento così delicato a livello nazionale e internazionale, tra la guerra in Ucraina e l’esplosione del prezzo del gas e dell’elettricità (GUERRA IN UCRAINA, il Liveblog - lo Speciale - Il racconto degli inviati di Sky TG24).
“Nessuno pianti bandierine”
L’incontro tra Conte e Mattarella è avvenuto alle 17.30: "Continueremo a dimostrare grande responsabilità verso il paese nel continuare a sostenere il governo, ma non rinunciamo alle nostre posizioni: che nessuno si permetta di parlare di bandierine o di polemiche strumentali noi poniamo questioni politiche che riguardano la vita dei cittadini”, ha detto il leader del M5s Giuseppe Conte dopo l'incontro con il capo dello Stato. "Ha chiesto maggiore condivisione nel governo sul tema delle armi? Assolutamente si! Ho detto che il M5s è il partito di maggioranza relativa e pone questioni politiche: abbiamo mostrato responsabilità nel periodo più duro della pandemia e continueremo a dimostrare grande responsabilità" .
“A Mattarella ho rappresentato sofferenza del Paese”
“A Mattarella ho rappresentato la situazione del paese per come viene riferito dai cittadini e attori sociali”, ha aggiunto ancora Conte. “Il paese sta soffrendo e dobbiamo quindi costruire subito un sistema di interventi da non rinviare”. Sull’incontro Conte ha detto: "Con Mattarella ci siamo sentiti, ci siamo rincorsi e poi abbiamo concordato per oggi".
“Chi ha votato contro Dl Ucraina è fuori dal M5s”
Conte ha poi dato un segnale: i 5 stelle che hanno votato contro la fiducia sul Dl Ucraina sono "fuori dal Movimento". L’ex premier, rispondendo a una domanda in tv, ha detto che “su questo decreto la linea è stata subito chiara. Siamo stati favorevoli alle sanzioni e con maggior sofferenza agli aiuti militari. Chi ha votato contro la fiducia a questo decreto è fuori dal Movimento 5 stelle”.
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“Evitati 10/15 miliardi di spese militari in 2 anni”
Prima dell’incontro con Sergio Mattarella, Conte aveva affidato alcune riflessioni a una diretta Instagram: "Oggi ho voluto confrontarmi con voi sul tema delle spese militari e sulle priorità del Paese. Anche grazie al vostro sostegno abbiamo evitato che si spendessero 10-15 miliardi in appena due anni, entro il 2024, per le spese militari. Abbiamo evitato che mentre il 15% di cittadini e imprese non riesce a pagare le bollette si triplicassero le spese annuali in armamenti e Difesa. Era evidente a tutti che ci fosse un tentativo di accelerare sulla tempistica degli impegni Nato. Finora solo il M5S aveva detto pubblicamente di andare oltre il termine del 2024, anche rimandando tutto al 2028 o al 2030. Ora, finalmente, le parole del ministro Guerini e quelle del presidente Draghi rappresentano un'apertura di buon senso alle nostre posizioni”, ha detto Conte
“Non siamo succursale del Pd”
"Prima ci danno degli irresponsabili, poi ci danno ragione. Il Paese ha altre emergenze: carobollette, sostegni a giovani coppie e imprese, svolta verso le rinnovabili”, ha aggiunto Conte. Poi, in un passaggio particolarmente animato, l’ex premier è sembrato smarcarsi dai Dem: “L’alleanza con il Pd va avanti da tempo, abbiamo lavorato insieme e sperimentato un pacchetto importante di riforme. È chiaro però che io pretendo rispetto e dignità. Non posso accettare accuse di irresponsabilità. Non funziona così: non siamo la succursale di un'altra forza politica, non siamo succedanei di qualcuno. Non accetto che ogni volta che poniamo una questione politica ci si accusa di volere una crisi governo. Vogliamo il rispetto da tutte le forze politiche”, ha detto Conte.
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“Confronto sul Def”
Nel corso della diretta Instagram Conte ha parlato anche del Def: “Aspettiamo il Documento e lì cercheremo di capire quale programma economico e finanziario il governo presenta per ovviare a queste gravi difficoltà economiche e sociali. E poi controlleremo il rapporto tra le risorse per i cittadini e gli investimenti militari”. Conte ha anche chiesto “occasioni per discutere insieme le risorse che verranno messe nel Def. Il governo ci spieghi ora dove trova le risorse per le armi e perché questa soglia del 2028 è compatibile, visto che ci ha detto che non può fare lo scostamento di bilancio”.